Rania di Giordania punta il dito contro l’Occidente: “Il silenzio sui Palestinesi”

La Regina di Giordania Rania al-Yasin condanna il "doppio standard" dell'Occidente sulla situazione a Gaza

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Giorgia Prina

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La Regina di Giordania Rania ha lanciato un attacco all’Occidente. Parole che non sono solo un’accusa o una denuncia, ma sono un vero e proprio grido di dolore per una popolazione, quella della Striscia di Gaza, che sta soffrendo la controffensiva dell’esercito israeliano dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre. Sono giorni di bombardamenti e di attacchi a punti sensibili dei palestinesi. Sotto le bombe muoiono in troppi e chi non muore vive nella paura e nell’ansia della fuga impossibile. Ora anche la regnante di Giordania, nota per le sue capacità diplomatiche e sempre attenta a soppesare con attenzione le sue parole non è rimasta a guardare davanti alla carneficina che si sta consumando da entrambe le parti di un campo di battaglia aperto da troppo tempo.

Rania di Giordania sulla guerra tra Israele e Hamas: “Doppio standard”

Rania di Giordania è nata in Kuwait da genitori palestinesi. Anche per questo non è potuta rimanere in silenzio di fronte alla sofferenza di quanto sta accadendo nella Striscia. Rania, insieme al marito, il re Abdullah II, governa un Paese che secondo le Nazioni Unite ospita il 40% del totale dei rifugiati palestinesi registrati in Medio Oriente, per un totale di circa 2 milioni di persone e 10 campi profughi. Qualsiasi scintilla nel conflitto è capace di innescare dunque un effetto esplosivo nell’opinione pubblica del Paese. La regnante raramente ha espresso pareri netti sulla guerra in corso da decenni tra israeliani e palestinesi, arrivata ora a un punto di rottura che sembra purtroppo anche di “non-ritorno”. Così la Regina ha rilasciato una lunga intervista alla Cnn, che ha poi pubblicato sui suoi profili social. Al centro del discorso di Rania c’è il fatto che a suo parere l’Occidente usi un “doppio standard” di trattamento nei confronti delle due due schieramenti in guerra, mettendo a tacere le atrocità dei bombardamenti israeliani a Gaza.

“Le persone in Medio Oriente, Giordania compresa, sono scioccate e amareggiate dalla reazione del mondo a questa catastrofe che sta accadendo. Nelle ultime due settimane abbiamo visto un evidente doppio standard nel mondo”. Due pesi e due misure, dunque. Parole che arrivano appena prima dell’escalation di violenza delle prime luci di sabato 28 ottobre. Un’intervista senza mezzi termini quella rilasciata dalla Regina a Christiane Amanpour della Cnn. Le sue parole, diffuse attraverso i social e citate dal Guardian, hanno fatto il giro del mondo.

Riferendosi al massacro perpetrato da Hamas all’inizio di ottobre (che ha visto l’atroce morte di 1400 civili e che ha dato origine al nuovo scontro), la Regina ha dichiarato: “Quando è avvenuto l’attacco del 7 ottobre il mondo si è schierato immediatamente e inequivocabilmente dalla parte di Israele e del suo diritto alla difesa, condannando l’attacco”. La stessa solidarietà senza indugio sarebbe mancata, secondo la Regnante, quando è stato Israele ad attaccare e ad assediare Gaza: “Ciò che stiamo vedendo nelle ultime due settimane è il silenzio del mondo”, ha accusato Rania di Giordania, spiegando: “Ci è stato detto che è sbagliato uccidere una famiglia, un’intera famiglia con le armi, ma va bene bombardarli a morte?”.

“Il silenzio è assordante e per molti nella nostra regione rende il mondo occidentale complice attraverso il supporto e la copertura che dà a Israele”. E poi: “È una vecchia storia di 75 anni fa. Una storia di morte angosciante e di migrazione per il popolo palestinese. È una storia di occupazione sotto un regime di apartheid”. Parole che non possono lasciare indifferenti. L’evocazione di termini come “occupazione” e “apartheid” ci riporta al passato di dolore che ha condannato alla terra contesa tra filo spinato e mare a generazioni di sofferenza e segnate dal ricordo della guerra sempre in attesa di scoppiare.

La reazione del mondo all’intervista di Rania di Giordania

Non sono mancate le repentine riposte dell’Occidente accusato dalla Regina Rania rispetto alle sue parole nell’intervista rilasciata alla Cnn. Non si è infatti fatto attendere il presidente francese Emmanuel Macron il quale, durante una conferenza stampa in Egitto, ha dichiarato: “La Francia non pratica il doppio standard, il diritto internazionale si applica a tutti e la Francia difende i valoro universali dell’Umanesimo…tutte le vite si equivalgono, tutte le vite meritano la nostra compassione, il nostro impegno…per una pace giusta e durevole in Medio Oriente”.

Prima dell’intervista alla Cnn, la Regina Rania di Giordania aveva pubblicato diverse storie e post a sostegno del popolo palestinese. Per esempio il 17 ottobre scorso ha diffuso un filmato di un suo discorso di 14 anni fa, la cui didascalia dice: “Durante un intervento nel 2009, nel pieno di una guerra di tre settimane a Gaza. Quattordici anni e cinque guerre dopo è sconfortante quanto poco sia cambiato. Il mondo non può rimanere in silenzio. [Tutto] questo deve finire”.