Due anni senza Elisabetta II, la fine di un’era

Sono già passati due anni dalla sua morte e, nonostante il tempo scorra inesorabile, la Regina Elisabetta II rimane una figura iconica nella mente di tutti

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Gilda Faleri

Royal editor

Royal Watcher toscana laureata in comunicazione. Conduce un programma TV dedicato alle famiglie reali e ha fondato uno dei primi blog italiani a tema royals.

Pubblicato: 6 Settembre 2024 18:33

In molte occasioni viene definita la “regina immortale” perché intere generazioni sono nate e cresciute con lei, sia all’interno del suo regno, sia fuori dai confini. Negli ultimi anni di vita, soprattutto negli ultimi mesi, quando era venuto a mancare suo marito, il Principe Filippo, la Regina sembrava più fragile di quanto era stata in passato.

Nonostante la veneranda età, – aveva spento da pochi mesi 96 candeline – la sua scomparsa è sembrata improvvisa e inaspettata, perché ha lavorato fino alla fine, facendo quello che aveva sempre fatto: il suo dovere al servizio del suo popolo.

Gli ultimi giorni

L’ultima sua apparizione pubblica è stata il 6 settembre 2022, due giorni prima della morte, quando ha portato a termine il suo ultimo dovere costituzionale, dando il benvenuto, nel suo salotto a Balmoral, al quindicesimo e ultimo primo ministro britannico dei suoi 70 anni di regno, Liz Truss, che sostituiva l’uscente Boris Johnson.

Come riferisce il mensile Majesty, nell’ultima settimana di vita, trascorsa al castello scozzese, Elisabetta II non ha trascurato nemmeno i suoi appuntamenti privati che ogni anno scandivano le sue amate vacanze, ospitando una festa per i vari nipoti e cugini Bowes Lyon – la famiglia della madre – che venivano sempre al castello a settembre per la caccia.

La Regina Elisabetta II e il nuovo Primo Ministro Liz Truss a Balmoral, il 6 settembre 2022
Fonte: Getty Images
La Regina Elisabetta II e il nuovo Primo Ministro Liz Truss a Balmoral, il 6 settembre 2022

È stata una perfetta padrona di casa fino alla fine, quando ha presenziato ad una cena, l’ultima domenica sera della sua vita. Alcuni presenti hanno affermato che era divertente, lucida e interessata a coloro che la circondavano, come al solito. Gli invitati, però, hanno notato che i suoi occhi erano estremamente rossi e invece della solita cena in abito da sera, per quella serata era richiesto abbigliamento casual per tutti.

Alle ore 15.10 del pomeriggio dell’8 settembre, la Regina Elisabetta II è morta, dopo una vita trascorsa a regnare, ma mai a governare. Salita al trono nel 1952, quando era una giovane donna di soli 25 anni, è riuscita a rimanere salda al timone per oltre sette decadi.

La grande popolarità di Elisabetta II

Per anni, la Regina Elisabetta II è stata il componente della famiglia reale più popolare, un fatto che perdura anche oggi. Il lungo periodo di regno l’ha sicuramente aiutata, ma Elisabetta II ha rappresentato un ponte tra il declino dell’impero britannico, il Commonwealth, e il mondo contemporaneo.

Ha sperimentato e si è adeguata a tutte le innovazioni tecnologiche e di comunicazione: dal telegrafo ai social, dalla radio alla tv, cercando sempre di utilizzarle al meglio per comunicare un’istituzione millenaria, sempre più complicata da comprendere. È difficile, se non impossibile, pensare a una figura analoga che abbia esercitato una tale influenza, in un periodo di tanti cambiamenti ed evoluzioni.

La Regina e il Duca di Edimburgo salutano dal balcone di Buckingham Palace dopo l'incoronazione, il 2 giugno 1953
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La Regina e il Duca di Edimburgo salutano dal balcone di Buckingham Palace dopo l’incoronazione, il 2 giugno 1953

L’immagine di Elisabetta II è così viva, che a volte sembra che sia ancora in questo mondo. I suoi look colorati, l’immagine che ha dato di se stessa sempre uguale negli anni, i suoi sorrisi e gesti di felicità alle corse quando il suo cavallo vinceva, le cavalcate nel parco di Windsor, i suoi viaggi in giro per il mondo, i ricevimenti a Buckingham Palace, le sue battute, i suoi occhi vivaci e curiosi, le espressioni di disappunto che non riusciva a trattenere, il suo nome è imprescindibile dalla parola regina.

La Regina ha svolto un ruolo centrale nella formazione e nel mantenimento del Commonwealth e nella costruzione del soft power della Gran Bretagna negli ultimi sette decenni.

Come lei nessuno mai

Nonostante le tante avversità affrontate in 70 anni di regno, come afferma il giornalista e scrittore Alexander Larman sulle pagine del Time, Elisabetta II ha stabilito un’aspettativa altissima della monarchia che nessuno, almeno per il momento, è stato in grado di raggiungere. Ha lasciato tutti orfani di un’era nella quale la monarchia si è rialzata più volte e la Regina è stata un punto di riferimento mondiale, amata e rispettata da tutti, anche da chi trovava l’istituzione obsoleta preferendo la repubblica.

Tornando un po’ indietro nel tempo, c’è solo un’altra sovrana che ha tenuto così alto il nome della monarchia: la Regina Vittoria, durante i suoi quasi 64 anni sul trono. Dopo di lei, si sono susseguiti quattro re che non hanno eguagliato la sua fama e il rispetto che si era guadagnata. C’è voluta un’altra donna, Elisabetta II, che mezzo secolo dopo, ha iniziato a regnare, facendo addirittura parlare di “nuova età elisabettiana”, soprattutto negli ultimi tempi.

La Regina Elisabetta II durante l'annuale apertura del Parlamento nel 2015
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La Regina Elisabetta II durante l’annuale apertura del Parlamento, nel 2015

Il suo grande senso del dovere, il suo rigore, il suo essere Regina di tutti cercando, però, di mantenere il giusto distacco e quel mistero che rende ancora affascinante la monarchia, hanno lasciato a Carlo III il compito impossibile di ereditare un lascito troppo grande per chiunque.

Nell’ultimo anno la monarchia inglese ha attraversato tempi non facili con la malattia di Re Carlo III e dell’amata Principessa del Galles. Questi eventi hanno amplificato l’assenza di Elisabetta II e molti guardano al suo regno con un misto di nostalgia e rimpianto.

Una regina “per caso”, perché alla nascita non sarebbe dovuta diventarlo, ma la vita è imprevedibile e così nel 1936, quando suo zio Edoardo VIII, poi Duca di Windsor, ha abdicato al trono per sposare Wallis Simpson, lasciando la corona al fratello, padre di Elisabetta, lei è diventata l’erede e mai si è tirata indietro dai suoi doveri.

L’eredità di una Regina

Carlo III è salito al trono in età da pensione e il tumore che lo ha colpito non ha aiutato il Sovrano a dare un suo contributo decisivo alla monarchia. Come è stato detto più volte, nonostante le sue idee innovative e le sue capacità, sarà un re che traghetterà la monarchia nella contemporaneità, ma in molti oggi guardano con grandi speranze al figlio William e alla nuora Kate.

Elisabetta II con il figlio Carlo, all'epoca Principe del Galles
Fonte: Getty Images
Elisabetta II con il figlio Carlo, all’epoca Principe del Galles

Il Principe William, che nello sguardo ricorda molto sua madre, la Principessa Diana, sta cercando di adempiere ai suoi compiti di futuro sovrano nel migliore dei modi, nonostante la malattia che ha colpito la moglie abbia creato tanta preoccupazione e un vero uragano a corte.

A due anni dall’inizio del regno di Carlo III, secondo un sondaggio condotto da YouGov, è proprio il Principe William ad avere il massimo gradimento con il 75%, seguito dalla moglie, la Principessa Catherine.

Re Carlo si piazza al quarto posto, dietro la sorella, la stacanovista Principessa Anna, e la Regina Camilla si ferma al settimo posto, nonostante negli ultimi mesi abbia presenziato ineccepibilmente a tanti eventi pubblici, anche facendo le veci del marito. Elisabetta II era stata lungimirante decidendo di dare pubblicamente sostegno alla nuora Camilla che si è poi rivelata essere la roccia del Re.

La Royal Family nel 2022 durante i festeggiamenti per il Giubileo di Platino
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La Royal Family nel 2022 durante i festeggiamenti per il Giubileo di Platino

La Regina è riuscita a mantenere anche la promessa fatta durante la pandemia di COVID-19, quando aveva affermato “ci incontreremo di nuovo”: in quel periodo è stata di conforto per molti, una sicurezza in un momento in cui dominavano malessere e incertezza e oggi continua a essere nei cuori delle persone ed è facile sentir parlare di lei o vedere la sua immagine in tv o nei social.