Carolina di Monaco, non solo Charlene. Sconfitta da un’altra Principessa

La più popolare delle Principesse d'Europa, è oggi messa all'angolo dal resto della famiglia, a causa delle sue scelte e delle rivalità che porta avanti

Nel Principato non c’è più spazio per Carolina di Monaco, e a far dimenticare la sua presenza ci pensano due Principesse, che con lei non hanno mai avuto un ottimo rapporto: Stephanie e Charlene. Esclusa da ogni celebrazione natalizia pubblica a Palazzo, negli ultimi anni la vediamo solo per la Festa del Principato e il Ballo della Croce Rossa: a tutti gli altri eventi ai quali prende parte, dalle inaugurazioni alle sfilate di moda, non partecipa in veste ufficiale, e sembra che proprio questo aumenti i dissapori con sua sorella e sua cognata, ormai protagoniste assolute della scena monegasca.

La parabola discendente di Carolina di Monaco

C’era una volta Carolina di Monaco, la più bella, la più amata, la più popolare del Principato, e poi, improvvisamente, non c’era più. Travolta per decenni dal gossip più sfrenato (complici anche le sue tormentate storie d’amore), ad un certo punto la sorella del Principe Alberto ha vietato a giornalisti e paparazzi di avvicinarsi a lei e ai suoi figli (all’epoca ancora minorenni), e dal quel momento è iniziata la sua graduale eclissi.

Non è, però, solo colpa delle copertine negate, ma anche della sua scelta di sposare Ernst August di Hanover (dal quale è separata ma non divorziata). Con le nozze Carolina ha perso il titolo di Altezza Serenissima, e dunque di Principessa di Monaco, perché ha prevalso quello di Altezza Reale, diventando Carolina di Hanover.

Questo ha comportato l’impossibilità per lei, da quel momento, di rappresentare in veste ufficiale il Principato, e di sostituire suo fratello, onore e onere rimasto solo a Stephanie. Carolina può affiancare, dunque, ma non avere un ruolo ufficiale: la sua graduale scomparsa dalla scena pubblica, quindi, è stata una ovvia conseguenza.

Se si tratta del Ballo della Croce Rossa o della Festa Nazionale di Monaco è sempre al fianco di Alberto, ma dietro di lei: Charlene. Così, sua sorella e sua cognata sono diventate le Principesse che l’hanno scalzata dai riflettori, dai quali lei stessa inizialmente era scappata, ma che ora brama più che mai.

Carolina e Stephanie: quella rivalità tra sorelle mai spiegata

Ebbene sì, Carolina ama le luci della ribalta, anche se sembra sdegnarle. Nasce così la rivalità con sua sorella Stephanie, con la quale non ha mai avuto un ottimo rapporto, come riportano le cronache mondane. Se non c’è mai stato un vero e proprio litigio, la freddezza tra le due è cresciuta anno dopo anno, specie quando la minore delle due ha rubato la scena alla maggiore, e non solo sui rotocalchi rosa.

Oggi Stephanie è presidentessa onoraria del Festival del Circo di Montecarlo, una delle istituzioni familiari più care ai Grimaldi, fondata dal padre, il Principe Ranieri, nel 1974 e che, dopo due anni di stop a causa della pandemia, tonerà a gennaio 2023. Una delle eredità più importanti, nelle mani della Principessa ribelle che ha sempre amato il circo e gli animali.

E Carolina? Nulla, non è a capo di nessuna organizzazione, di nessun evento, e non è quasi mai al fianco di Alberto, a differenza di Stephanie, la sua prediletta, che è stata amorevole e presente per Charlene nei duri mesi della malattia.

Charlene vince il cuore dei monegaschi

Proprio Charlene è oggi la rivale numero uno di Carolina: tra le due non corre buon sangue, e neanche la malattia della prima ha fatto placare l’animo della seconda che, anzi, pare sia alla base di tanti problemi. Secondo i bene informati, Carolina ha sempre lavorato per screditare e allontanare Charlene, ottenendo solo antipatia dai monegaschi, che tifano senza remore per la moglie del Principe Alberto.

Persino sua figlia, Charlotte Casiraghi, si è mostrata sorridente e in confidenza con la zia, durante l’inaugurazione del villaggio di Babbo Natale a Monaco, mentre lei appare sempre più isolata e esclusa dalla famiglia, che un tempo era completamente oscurata da lei.