Chi vive da sola in realtà è meno sola. Ecco perché

La scienza conferma che chi sceglie di andare a vivere da sola non soffrirà mai la solitudine, a queste condizioni

Nell’immaginario comune di tutti, soprattutto in quello di una mamma, quando una figlia va a vivere da sola, sceglie un destino fatto di serate in solitaria tra cibo spazzatura, digiuno e occhi fissi al soffitto.

Perché la solitudine fa paura, e questa è una verità che riguarda più la società intera che la singola persona. Una reputazione ormai, tremenda, che scatena nella nostra mente la convinzione che chi sceglie di vivere da sola (o resta in questa condizione dopo la fine di una relazione) è destinata a sentirsi perennemente triste e sconsolata. Chiaro che, chi pensa questo, non sa che la solitudine fa brillare!

In questo scenario piuttosto attuale, si collocano degli studi molto interessanti, che riguardano proprio la solitudine e che sfatano il mito del “chi va a vivere da solo, è destinato a sentirsi solo”.

Una nuova ricerca mostra che le persone che vivono da sole, al contrario, sono meno sole. Del resto basta guardarci intorno per vedere quanti individui vivono nella medesima situazione di insoddisfazione e solitudine pur vivendo con altre persone o convivendo con il proprio partner.

Forse è capitato anche a noi, tutta colpa di quella paura di restare sole che, piuttosto di farci cambiare le cose che non vanno, ci spinge a restare in una comfort zone che ci imprigiona e ci rende infelici.

E a proposito dello studio condotto dai due ricercatori Maike Luhmann e Louise C. Hawkley è emerso proprio questo: che si tratti di un single o di una persona che, anche se fidanzata, sceglie di vivere da sola, non è assolutamente vero che sia destinata a sentirsi sola, anzi.

Lo studio, condotto su un campione di 16000 persone, tra i 18 e i 103 anni, di nazionalità tedesca, ha analizzato i legami tra il sentirsi soli e vivere da soli. Gli autori hanno scoperto che la percezione della solitudine può variare in base al personale vissuto, alla posizione sociale e al reddito percepito.

Chiaro è, che se una donna a 70 anni si è ritrovata vedova, dopo un lungo e felice matrimonio, probabilmente soffrirà la solitudine. Così come una persona, con un reddito basso, guidata dalla paura di non riuscire ad affrontare tutte le spese, avrà paura di vivere da sola.

Al contrario, chi sceglie di andare a vivere da solo, stabilendo i giusti equilibri con se stesso e con l’esterno, non avrà alcun tipo di problema. Secondo gli esperti, vivere da soli, può persino migliorare la qualità delle relazioni sociali con amici, parenti e vicini di casa.

Un altro dato interessante, emerso dallo studio, riguarda il fatto che molte persone, spaventate dalla solitudine, hanno scelto di andare a convivere o sposarsi, privandosi quindi della possibilità di scoprire se davvero vivere da sole è così “tremendo” come pensano.