Oosouji, quando la pulizia di casa diventa guarigione

Si chiama Oosouji ed è una pratica secolare che proviene dal Giappone. Ci insegna a pulire casa, ma soprattutto a fare ordine dentro di noi

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Esistono tante e diverse tradizioni nel mondo, usanze e modi di fare che ci affascinano da sempre e che, in determinati periodi della vita, facciamo nostri per un motivo o per un altro. Alcuni di questi, che si trasformano in vere e proprie lezioni di vita, provengono dal Paese del Sol Levante. Lo abbiamo visto con il Wabi sabi, con l’Ukeireru e con l’Ikigai, che ci insegnano a fare nostra l’arte della felicità e dell’accettazione.

E ora possiamo vederlo anche con l’Oosouji che è un metodo di pulizia secolare che proviene proprio dal Giappone e che non si limita solo a insegnarci come tenere in ordine la casa e pulire ogni ambiente, ma ci insegna a guarire attraverso questa pratica. Ecco come funziona.

Cos’è l’Oosouji e come si pratica

Il suo nome è Oosouji ed è una pratica legata alle pulizie che proviene direttamente dal Giappone. Il nome stesso di questa attività si traduce in italiano come “Grande Pulizia”, ma se pensate che si tratti soltanto di una tecnica per tenere in ordine gli ambienti e far brillare i pavimenti vi sbagliate.

La pulizia alla quale fa riferimento l’Oosouji, infatti, riguarda quello che si trova intorno a noi, ma anche e soprattutto quello che abbiamo dentro. Ordinando il caos esteriore e interiore possiamo fare spazio al nuovo e quindi accogliere tutte le infinite possibilità che ci aspettano.

Durante la grande pulizia, che si effettua una sola volta all’anno, l’invito è quello di sbarazzarsi del superfluo, di orpelli e fardelli che non solo ingombrano gli ambienti della casa, ma che in qualche modo impediscono anche la nostra crescita interiore. Tutto, infatti, è finalizzato a sgomberare gli spazi per fare entrare nuovi sogni, obiettivi e anche energie rinnovate per affrontare i mesi che verranno.

Sulla carta, l’Oosouji, assomiglia in tutto e per tutto a una di quelle grandi pulizie stagionali di cui ci occupiamo periodicamente. Si inizia, infatti, dai soffitti, dai pavimenti e dalle pareti per una pulizia profonda e impeccabile. Dopo di che ci si dedica agli armadi, ai cassetti e agli scaffali: l’obiettivo, in questo caso, è di sbarazzarci di tutte le cose che non ci servono più. Abiti vecchi che non buttiamo per affetto, oggetti mai utilizzati e poi, ancora, tutti quegli accessori che non usiamo da tanto tempo.

L’Oosouji richiede grande impegno e concentrazione. Per questo il consiglio è quello di disattivare le notifiche dello smartphone e di concentrarsi solo ed esclusivamente sulle pulizie che, lo abbiamo già detto, riguardano lo spazio esterno ma anche interno.

La pulizia come metodo di guarigione

L’Oosouji, dicevamo, si svolge una sola volta l’anno. In Giappone, solitamente, la grande pulizia viene pianificata l’ultima settimana di dicembre, proprio in concomitanza della fine e dell’inizio dell’anno. Il motivo è presto detto: eliminare tutto ciò che fa parte del passato per fare spazio all’anno che verrà e per accoglierlo nel migliore dei modi.

Non solo pulizie, però, durante l’Oosouji l’invito è quello di tagliare tutti i ponti con il passato. Se per esempio ci sono dei debiti da saldare o delle spese che sono state rimandate, è questo il momento giusto per sistemare tutti i conti aperti, anche quelli finanziari.

L’obiettivo della grande pulizia, lo abbiamo già detto, non è solo quello di avere una casa ordinata e scintillante, ma soprattutto quello di perpetuare un vero e proprio atto di guarigione interno, che permette di liberare la mente e il cuore dai fardelli del passato per concentrarsi sul presente e sul futuro.