La minestra riscaldata non è buona. Soprattutto in amore

Le seconde possibilità vanno concesse quando ne vale la pena. Ma nella vita non bisogna mai accontentarsi, figuriamoci di qualcosa che abbiamo già avuto

Foto di Sabina Petrazzuolo

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

C’è chi l’amore lo conquista, lo costruisce e lo nutre giorno dopo giorno e chi invece lo butta via al primo soffio di vento o alla prima distrazione. Ci sono persone che preferiscono le vie di fuga ai confronti, che scappano durante un conflitto piuttosto che affrontarlo. Che si trovano a loro agio gettando via qualcosa, alla stregua di un oggetto rotto, piuttosto che ripararlo, perché le cose nuove sanno essere molto più affascinanti.

E ci sono persone che tornano, a volte lo fanno mosse dalle migliori intenzioni o solo per comodità. Altre volte, invece, lo fanno perché si rendono conto tardi di ciò che avevano. Ma la vera domanda è: siamo disposte a ricostruire i cocci di un amore andato in frantumi?

A volte le seconde possibilità sembrano doverose. Altre volte, invece, si rilevano più fallimentari delle prime. E poi c’è quel vecchio detto, ma sempre attuale, che afferma che la minestra riscaldata non è mai buona, soprattutto in amore. E in effetti viene da chiedersi: perché scegliere di investire il proprio tempo, di nuovo, in una relazione che ci ha fatto letteralmente a pezzi?

Quando l’ex ritorna

A volte ritornano: lo fanno gli uomini e le donne, lo fanno tutte quelle persone che hanno preferito scappare via al primo soffio di vento, neanche fosse stato uno tsunami. Lo fanno perché si rendono conto che il sentimento, in realtà, non era mai finito o perché semplicemente incontrandosi per caso ci si accorge che questo si è riacceso.

Attenzione però. Non sempre i ritorni nascondono le migliori intenzioni, non quando non si impara dai propri errori. A volte, infatti, è la sensazione di smarrimento a farci tornare nei luoghi dove ci sentivamo a casa. Altre volte, invece, è la solitudine a spingerci tra le braccia di chi un tempo ci aveva amato, rispettato e protetto.

E il problema dei ritorni sta proprio lì, non tanto nel fatto che la minestra riscaldata ormai non è più buona, quanto più che il rischio di ricommettere gli stessi errori, e ritrovarsi ad affrontare i problemi di sempre, è più alto che mai. Inutile dire che se le basi di un ritorno non sono quelle giuste l’epilogo non solo sarà come quello che abbiamo vissuto ma, se possibile, ancora più disastroso.

Questo non vuol dire che bisogna rinunciare alle seconde possibilità. “Certi amori non finiscono” – cantava Venditti – “Fanno dei giri immensi e poi ritornano”, e questo è vero soprattutto quando ci si conosce magari da giovani, quando non si ha la maturità, e neanche gli strumenti, di affrontare i problemi che insorgono e quando ci si incontra nel momento sbagliato. E allora sì che forse quella minestra è ancora buona, ma semplicemente perché ha tutto un altro sapore.

Seconde possibilità e minestre riscaldate: che fare?

Quando parliamo di amore, di nuovi inizi e ritorni, non c’è mai una cosa giusta o sbagliata da fare. Perché l’unica cosa giusta è quella che fa stare bene noi. È per questo che, al di là delle dicerie popolari, prima di ributtarci a capofitto in una storia dobbiamo capire se quell’ex relazione va ancora bene per noi.

La prima cosa da fare è indagare a fondo sui motivi che hanno portato alla prima rottura: un tradimento? Un terzo incomodo? Litigi e incomprensioni? E poi, ancora, fare lo stesso con quelli che, invece, oggi ci spingono tra le braccia di fa parte del nostro passato. Spesso, infatti, non è l’amore che ci invita a dare una seconda possibilità a una relazione naufragata, quanto più la noia, la paura di restare sole o il dolore mai affievolito rispetto ai rimorsi e ai rimpianti, a tutto quello che poteva essere e non è stato.

I motivi possono essere davvero tantissimi, e l’unico modo per uscire indenni da quello che può sembrare un disastro annunciato è ascoltarsi e farlo per davvero. Se quella relazione è finita c’è una ragione, e quella è scandito da qualche parte dei ricordi e nella memoria.

Tornare indietro non si può, non è possibile. Quello che possiamo e dovremmo fare, invece, è concederci un nuovo inizio. Assicurarci che dietro quell’ennesimo ritorno non si nasconde solo un desiderio di rivalsa o l’illusione di replicare una cosa che è stata bellissima sì, ma che ha già fatto il suo corso.

Prima di “riscaldare” la minestra, dunque, chiedetevi se davvero ne vale la pena. Se siete pronte a ricominciare con qualcuno che ha fatto parte del vostro passato e se è davvero lui che volete nel presente. In alternativa, e sempre in tema di cibo, ricordatevi che avete tanti piatti freschi a disposizione e che, in fondo, anche senza un piatto supplementare sapete bastarvi (e sfamarvi) da sole.