Come affrontare un lutto e accettare il ciclo della vita

Accettare la perdita è doloroso e complesso, ma con consapevolezza e supporto è possibile trovare nuove opportunità di crescita

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Donatella Ruggeri

Psicologa

Psicologa, fondatrice di “Settimana del Cervello”. È una nomade digitale: lavora da remoto e lo fa viaggiando.

Pubblicato: 26 Gennaio 2025 17:28

La vita è fatta di momenti e fasi che si susseguono, come il mutare delle stagioni: nuovi inizi e conclusioni si alternano. Fa parte di un ciclo naturale che, pur essendo talvolta doloroso, va elaborato e accolto.

Il concetto di ciclo vita-morte-vita affonda le radici nelle antiche tradizioni e nei simbolismi di molte culture. Questo schema universale ci ricorda che nulla rimane immutato: le relazioni evolvono, le opportunità nascono e tramontano e ogni fine segna un nuovo inizio. Come la natura segue il ritmo tra fioritura e riposo, anche noi attraversiamo periodi di perdita e rinascita. Dobbiamo quindi imparare a trovare significato anche nelle transizioni più difficili.

Perché è importante accettare i cambiamenti della vita

Tentare di resistere al cambiamento è normale e molto umano: spesso ci aggrappiamo a ciò che conosciamo, per paura dell’ignoto. Tuttavia, imparare ad accogliere le trasformazioni – dalla fine di una relazione a un nuovo lavoro o un lutto – ci consente di sviluppare resilienza e di rimanere aperte verso le nuove opportunità. Accettare non significa dimenticare o sminuire il passato, ma riconoscere il valore di ogni esperienza e la possibilità di ricominciare.

Con questa visione, è possibile affrontare le transizioni con maggiore consapevolezza e fiducia, trovando nel ciclo della vita non solo dolore, ma anche rinnovamento e crescita interiore.

Il lutto nel ciclo vita-morte-vita

In ogni cultura, la morte viene interpretata in modi diversi ma vi è sempre l’esigenza di dare un senso alla perdita e di accompagnare simbolicamente chi se ne va.

Dal punto di vista religioso, il cristianesimo affronta il lutto con il raccoglimento spirituale, attraverso riti come la messa e la sepoltura che offrono conforto nella speranza della resurrezione. Il buddhismo vede la morte come una tappa nel ciclo delle rinascite.

Nell’induismo, la cremazione è il rituale per liberare l’anima e permetterne la reincarnazione, mentre l’islam considera la morte un passaggio verso l’aldilà. Infine, in molte culture africane, i funerali diventano celebrazione della vita, con musica, danze e colori che testimoniano la continuità dell’esistenza nella comunità.

Dal punto di vista psicologico, il lutto non è solo una reazione alla perdita, ma un momento di trasformazione che può portare a una rinnovata comprensione di sé e del mondo.

Anche se oggi tendiamo ad allontanare dalla nostra esperienza tutto ciò che riguarda la morte, perché troppo doloroso, comprendere che essa fa parte del ciclo della vita può diventare un’opportunità di crescita e consapevolezza personale.

Accettare di essere parte di questo processo richiede sicuramente di confrontarsi con le proprie emozioni e paure, ma può condurre a una profonda evoluzione psicologica ed emotiva. In questo contesto, il lutto diventa un passaggio verso una integrazione del passato, del presente e delle possibilità di vita del futuro.

Affrontare un lutto: le fasi del dolore

Il lutto è un processo complesso e profondamente personale. Comprendere le sue diverse fasi può aiutare a navigare questo percorso emotivo e a riconoscere che le nostre reazioni sono parte di un naturale processo di guarigione.

La psichiatra svizzera Elisabeth Kübler-Ross ha identificato cinque fasi principali nell’elaborazione del lutto. Queste non seguono un percorso lineare e possono manifestarsi in modo diverso per ciascuno, con alcune fasi che potrebbero anche non essere sperimentate.

  • Negazione: è spesso la prima reazione, in cui sembra impossibile che si sia verificata la morte di un caro. La tendenza a negare l’accaduto, che può anche essere inconsapevole, è un meccanismo di difesa temporaneo che aiuta ad attenuare l’impatto immediato della notizia;
  • Rabbia: quando la realtà inizia a farsi strada, possono arrivare sentimenti di rabbia e frustrazione. Possiamo sentirci arrabbiate con noi stesse, con la persona scomparsa o con il mondo intero per l’ingiustizia subita;
  • Contrattazione: è la fase in cui si cerca di negoziare con pensieri come “Se solo avessi fatto…” o “Cosa sarebbe successo se…”. È un tentativo di riprendere il controllo e trovare un senso nella perdita;
  • Depressione: il riconoscimento della realtà porta con sé una profonda tristezza. Il vuoto lasciato dalla persona cara si manifesta attraverso sentimenti di disperazione e solitudine;
  • Accettazione: infine, si giunge ad accettare la realtà. Pur mantenendo vivo il ricordo della persona cara e pur continuando a fare i conti con il senso di mancanza, si trova un modo per continuare il proprio cammino nella nuova realtà.

L’importanza – sottovalutata – di riconoscere e accettare le proprie emozioni

Riconoscere e accettare le proprie emozioni durante un lutto è necessario per innescare e accelerare la guarigione.

Ti do alcuni suggerimenti:

  • Permettiti di sentire: non nascondere, almeno a te stessa, quello che stai provando. Non negarlo. Non cercare di offuscare le emozioni riempiendo il tempo e la mente di altri pensieri e cose da fare. È naturale provare tristezza, rabbia, confusione o anche sollievo. Ogni sentimento è legittimo e fa parte dell’elaborazione;
  • Parlane con qualcuno: condividere come ti senti con amici fidati, familiari o professionisti può farti sentire meglio e darti altri punti di vista e prospettive;
  • Evita di isolarti: le nostre esperienze passate potrebbero averci insegnato che dobbiamo cavarcela da sole, ma ogni esperienza è a sé e isolarsi, anche se la tentazione è forte, può peggiorare e prolungare il dolore;
  • Sii paziente con te stessa: il lutto non ha tempi prestabiliti. Prenditi il tempo necessario per guarire, senza giudicarti;
  • Cerca un aiuto professionale: se le emozioni diventano travolgenti o persistono troppo a lungo (oltre sei mesi), può essere utile iniziare un percorso di supporto psicologico.

Costruire e ri-costruire

Dopo un lutto possiamo sentirci in colpa se ci concediamo di ricominciare, ma questo fa parte del naturale ciclo vita-morte-vita.

Riprendere o creare nuove abitudini quotidiane può offrire una struttura rassicurante e restituire un senso di normalità e controllo, così come partire da piccoli obiettivi raggiungibili, dedicarsi a un hobby o completare semplici attività domestiche, aumenta la fiducia in noi stesse e alimenta un senso di realizzazione.

Piccole azioni quotidiane per convivere con il dolore

Crea i tuoi rituali

Puoi dedicare un momento della giornata al ricordo, ad esempio accendendo una candela, visitando un luogo importante o scrivendo una lettera alla persona che non c’è più. I rituali aiutano a mantenere viva la connessione e a una dare struttura e un canale al dolore.

Medita per 10 minuti al giorno

Fai esercizi di respirazione profonda quando l’ansia aumenta, cammina nella natura e fa’ attenzione a ciò che ti circonda. Queste pratiche ti aiutano a rimanere ancorata al presente.

Ricorri all’arte

Dipingi i tuoi stati d’animo, suona uno strumento, crea un album di ricordi. L’arte, in ogni sua forma, può diventare uno sfogo sicuro per il dolore.

Le routine sono tue alleate

Mantieni degli orari regolari per i pasti e il sonno, fai una breve passeggiata quotidiana, dedica tempo alla cura di te e del tuo ambiente. Le abitudini creano stabilità quando tutto sembra crollare.

Concediti anche di ridere

Se qualcosa ti fa ridere, ridi: permettiti momenti di leggerezza, prenditi cura di una pianta, ascolta la musica che ami, passa del tempo con il tuo cane o gatto. La felicità non è un tradimento verso chi non c’è più.

Chiedi aiuto

Cerca supporto, quando serve. Considera di prendere parte a gruppi di sostegno per il lutto, consulta uno psicoterapeuta se il dolore diventa invalidante, parla con chi ha vissuto esperienze simili. Non c’è vergogna nel chiedere aiuto.

Onora i ricordi

Quando il dolore si fa meno intenso, cucina i piatti preferiti della persona scomparsa, continua le tradizioni che condividevate, racconta le storie. Mantenere viva la memoria aiuta a integrare la perdita nella nuova realtà.

Ricordati del tuo corpo

Fai movimento regolare, anche leggero, nutri il corpo con cibi sani, concediti riposo quando sei stanca. Ricorda che il benessere fisico sostiene quello emotivo!