Come scegliere il cane

La scelta giusta del cane è fondamentale per il benessere della creatura pelosa e della famiglia umana

Foto di Lauretana Satta

Scegliere di prendere un cane è certamente un atto d’amore ma soprattutto di grande responsabilità. Decidere di accogliere un cane nella propria famiglia deve essere una scelta ben ponderata, perché avrà un impatto incredibile sulla nostra quotidianità, sulle nostre decisioni e sul nostro modo di vedere il mondo.

Prima di adottare un animale domestico è necessario porsi una domanda: si è realmente pronti ad accogliere un cane nella propria vita? Se la risposta è sì, allora si può iniziare a pensare a quale cane prendere, consapevoli che la scelta deve essere di un animale che sia adatto e compatibile con noi stessi, la nostra situazione e il nostro stile di vita.

Trovarsi male purtroppo è più facile di quanto si pensi: l’obiettivo ovviamente è quello di vivere insieme al cane una vita gratificante e piena d’amore, ma il loro benessere dipende dal rispetto della loro natura e dalla soddisfazione delle loro necessità. Come si sceglie il cane adatto? Ecco alcuni tra i fattori principali da considerare.

Non fatevi guidare dall’aspetto fisico

Quando si è pronti a prendere il cane il criterio che non deve guidare la scelta è l’aspetto fisico. Non c’è colore o tipo di pelo che contino. Le apparenze ingannano. I cani non sono peluche e crescono: quel cucciolo che sembra un pupazzo piange, sporca e rosicchia tutto; il cagnolino bianco dal muso angelico nasconde un’anima da serial killer; quello dal manto corto spela tutto l’anno; l’angelo venuto dal sud in realtà è un diavolo.

Tutte situazioni che hanno un elemento in comune: il cane scelto per l’aspetto fisico si rivela un problema, anche molto serio. Non è certo l’apparenza che rende compatibili.

Tenete conto della razza del cane

Fondamentale nella scelta del cane è la sua predisposizione genetica, le caratteristiche di razza. Sono quelle che contestualizzano la compatibilità del cane con la situazione in cui si pensa di inserirlo e lo stile di vita che dovrà seguire.

Un cane nato per la guardia inserito in una famiglia con un via vai continuo di ospiti diventerà facilmente un problema; non lo sarà invece per chi vive da solo in campagna e vuole un compagno che lo aiuti anche a tenersi sicuro.

Un cane nato per il lavoro che deve essere impegnato ore e ore al giorno è un problema per umani pigri o sempre fuori, mentre sarà adatto per chi ha uno stile di vita attivo e vuole un compagno con cui impegnarsi.

Quando il cane fa una vita non adatta alla sua natura emergono stress, ansia, frustrazione, problemi comportamentali (anche molto seri) e difficoltà che rendono la convivenza difficile, a volte addirittura impossibile: la responsabilità ovviamente non è del cane, è degli umani.

Valutate la storia personale del cane

Un altro fattore che deve essere valutato è la storia personale del cane: cuccioli che sono stati portati via dalla mamma troppo presto, cani non socializzati, che hanno vissuto traumi, maltrattati, sono cani difficili, a volte difficilissimi.

I cani protagonisti delle famose adozione del cuore, che vengono da allevamenti non seri, da negozi, da cattivi canili, o di cui non si conoscono le origini, hanno un altissimo potenziale di rischio e i problemi che si portano dietro sono possono rendere la vita insieme impossibile.

Prima di prendere un cane è necessario quindi sapere chi è conoscere la sua storia.

Ogni cane ha il suo carattere e la sua personalità

Quando si decide di adottare un cane sono da considerare anche il suo carattere e la sua personalità: ogni cane è un individuo a sé e può deviare dalle caratteristiche di razza per cui esistono Labrador riservati, Terranova che odiano l’acqua, Flat coated aggressivi, Bassotti che non abbaiano, Beagle ubbidienti, Collie paurosi, Cocker pigri, Golden che difendono, e l’elenco potrebbe continuare ancora a lungo.

Nella scelta del cane, oltre alla predisposizione di razza che indica di massima le sue caratteristiche e le sue esigenze, è fondamentale scegliere l’animale con carattere e personalità più compatibili con le proprie aspettative.

Non dimenticate le vostre esigenze

Odore

È vero che ci si abitua a tutto e che l’amore è cieco, ma nessuno ha mai detto che non ha olfatto: per chi ha le narici sensibili, convivere con un cane può essere molto difficile. Alcuni cani odorano molto, alcuni odorano un po’, altri non odorano per niente: preselezionare tra le razze compatibili con le proprie sensibilità olfattive è possibile e ponendo le basi per una buona convivenza.

Ordine

Ci sono cani che perdono molto pelo e cani che ne perdono molto meno: la lunghezza del manto non dice nulla. Se si è maniaci della pulizia convivere con un cane che cambia il manto può essere difficile, quindi individuare le razze compatibili con il proprio orientamento in termini di ordine e pulizia è fondamentale.

Bava

Alcuni cani sbavano, c’è poco da fare: girano la testa e lanciano schizzi di bava sulle pareti, si avvicinano per farsi accarezzare e ornano di bava il divano, si stendono per terra e lasciano un lago di saliva, mendicano cibo e lasciano strisce di bava sui vestiti. Per chi apprezza la pulizia, la convivenza con uno “sbavatore” può essere difficile, per non dire impossibile. Visto che non tutti i cani sbavano, anche in questo caso preferite delle razze che più si adattano alla vostra sensibilità.

Vocalità

Posta l’individualità di ognuno, ci sono razze di cani molto vocali e altre più quiete, e ci sono situazioni di vita – un appartamento in città o una villetta isolata ad esempio – in cui il peso della vocalità dell’animale è diverso: considerarla aiuta a indirizzare la convivenza futura.

Taglia

Infine, c’è un criterio estetico che deve essere preso in considerazione nella scelta del cane ma in combinazione con altri fattori essenziali: è la taglia dell’animale. Non perché i cani piccoli siano ‘buoni’ e i cani grandi abbiano bisogno di tanto spazio, ma per una questione di forza necessaria per gestirli in caso di necessità. Un conto è trattenere lo slancio di un Pomeranian, un altro quello di un Weimaraner. Il proprietario è sempre responsabile di quello che fa il suo cane per cui deve essere in grado di saperlo gestire.

Riassumendo, sulla scelta del cane pesano tanti fattori:

  • La taglia e il colore non dicono niente di chi è e di come è il cane
  • La lunghezza del pelo non dice niente di se e quanto spela il cane
  • La razza di appartenenza dà indicazioni di massima sul tipo di vita per cui il cane è predisposto, delle sue esigenze e anche del tipo di visione del mondo e di interpretazione delle situazioni che potrebbe avere
  • Per sapere chi è il cane si devono considerare il modo in cui è stato allevato, il suo carattere, la sua personalità e le sue esperienze di vita
  • Ogni cane è unico
  • I cani che fanno vite inadeguate possono rendere la convivenza impossibile
  • Gli umani devono scegliere cani che abbiamo caratteristiche ed esigenze compatibili con loro e il loro stile di vita
  • Con l’eccezione dei criminali e degli psicopatici, che esistono tanto tra gli umani tanto tra i cani, non c’è il cane giusto e il cane sbagliato. Esistono situazioni per cui certi cani sono adatti e situazioni per cui sono adatti altri.

In generale, la scelta del cane è talmente importante che farsi accompagnare nel processo di selezione da un educatore cinofilo professionista, serio e preparato, è fortemente consigliabile.

Da notare che il modo in cui si sceglie il cane è solo l’inizio, la precondizione di vita felice insieme. Non è una garanzia perché per stare bene insieme il cane deve essere anche gestito correttamente. Di questo però ci occuperemo un’altra volta.