Chi ha paura di uscire? Le donne in Italia non si sentono al sicuro

Le donne italiane non si sentono al sicuro. Secondo il rapporto dell'ISTAT, infatti, una su due ha paura di uscire di notte da sola

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Esiste un mondo, da qualche parte nel nostro immaginario, in cui uomini e donne godono degli stessi diritti e delle pari opportunità. Un luogo dove gli stereotipi, i giudizi e i pregiudizi non trovano spazio nella quotidianità. Un posto dove le donne sono libere di essere e di fare ciò che vogliono, senza condizionamenti, senza paure e timori, senza temere per la loro incolumità.

Ma quel mondo non esiste, almeno non nella realtà. Non qui e ora. E anche se di passi avanti ne sono stati fatti, negli anni e nei secoli, le donne non sono ancora libere nella loro totalità. Non di vestirsi come vogliono, senza attirare beceri commenti, non di raggiungere posizioni di spicco, senza faticare il doppio della controparte maschile, e neanche di uscire da sole la sera. Non possono farlo perché hanno paura degli abusi e soprusi, della violenza.

A confermarlo è stata una recente indagine condotta dall’ISTAT che, tra le tante cose, ha analizzato la percezione della sicurezza nel nostro Paese. Dai dati è emerso che una donna su due, in Italia, ha paura di uscire la sera.

Le donne e la paura di uscire da sole, di sera

Non si tratta di una paura infondata, quella di attraversare le strade più desolate della città dopo il crepuscolo, ma di un vero e proprio allarme che merita di essere ascoltato e diffuso. Sono tanti, purtroppo, i fatti di cronaca che hanno coinvolto il BelPaese, e non solo, di molestie e violenze che le donne hanno subito di sera e di notte. Gli stessi che hanno paralizzato metà della popolazione femminile del mondo.

Una corsa fuori città al tramonto, l’attesa di un autobus di notte, il rientro a casa a piedi dopo il crepuscolo: tutte situazioni di ordinaria quotidianità, queste, che dovrebbero essere vissute nella massima libertà e spensieratezza, ma che per le donne rischiano di trasformarsi in un incubo senza fine.

E a poco serve il grande sforzo di associazioni e start up, che hanno messo in circolo strumenti come applicazioni per smartphone per le donne che girano di notte da sole, se prima non si educano le persone a rispettare le donne. Se non ci si sforza, tutti quanti, a rendere la società che abitiamo un posto migliore.

Le donne non dovrebbero rinunciare a uscire di notte da sole, se è questo che vogliono. Non dovrebbero salire su carrozze rosa, chiedere all’amico di turno di fargli compagnia, camminare guardandosi costantemente alle spalle o preoccupandosi che il loro abbigliamento possa attirare l’attenzione di qualche malintenzionato. No, le donne non devono avere paura, ma ce l’hanno. E non possiamo dargli torto.

Sicurezza al femminile: il rapporto dell’ISTAT

I dati, come abbiamo anticipato, parlano chiaro: la metà delle donne che vivono in Italia ha paura di uscire quando arriva la notte. A confermarlo è stato il recente rapporto ISTAT sul Benessere Equo e Sostenibile in Italia che, tra i tanti fattori, ha analizzato anche la sicurezza, e la percezione di questa, nel Paese.

Dal quadro delineato dall’Istituto di Ricerca italiano, è emerso che la questione sicurezza è percepita in modo molto diverso e disomogeneo tra gli abitanti del Paese. La più grande differenza è proprio quella di genere. Oltre il 70% degli uomini, infatti, si dice sicuro ad attraversare la città o a passeggiare tra le strade, di notte. Molto diversa è invece la percezione della controparte femminile in ogni fascia d’età. Dai dati emerge che solo il 51,5% di questa si sente sicura quando il sole lascia spazio alla Luna.

Questo vuol dire che ancora oggi, nel 2023, una donna su due ha paura a uscire di notte, senza la compagnia di qualcuno. E no, non è così che dovrebbe essere.