Davide Lacerenza, imprenditore milanese noto per essere il titolare del locale La Gintoneria di Davide, è stato arrestato il 4 marzo dalla Guardia di Finanza di Milano con l’accusa di autoriciclaggio, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, nonché detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Secondo le indagini in corso, l’uomo, in concorso con l’ex compagna e socia Stefania Nobile e un terzo soggetto, avrebbe offerto ai clienti del suo locale servizi diversi da quelli dichiarati, oltre che illegali. Tra questi, la possibilità di consumare droga e usufruire di prestazioni sessuali da parte di escort appena diciottenni.
Chi è Davide Lacerenza
Nato nel 1965, Davide Lacerenza ha raccontato la propria storia nell’autobiografia pubblicata nel 2020 con Sperling & Kupfer, intitolata Vergine, single e milionario. Nel libro, ripercorre l’infanzia semplice nel quartiere Giambellino e il percorso che lo ha portato ad affermarsi nel settore della ristorazione e dell’intrattenimento notturno. Ma il suo primo impiego è stato presso un banco di frutta e verdura nei mercati cittadini, mentre il lavoro come modello gli ha consentito di arrotondare le entrate prima del successo tutt’altro che trasparente.
Nel 2005 ha avviato l’attività imprenditoriale nel settore della ristorazione, rilevando insieme a Stefania Nobile un piccolo bar in zona Greco, trasformato successivamente in La Malmaison. Con il tempo, il locale ha acquisito notorietà fino a diventare La Gintoneria di Davide, trasferita poi in via Napo Torriani. Grazie a una strategia di comunicazione improntata sul lusso e l’esclusività, il locale è divenuto un punto di riferimento per personaggi del mondo dello spettacolo, influencer e politici.
La storia della Gintoneria
La Gintoneria ha spesso attirato l’attenzione mediatica non solo per la sua clientela facoltosa, ma anche per episodi di cronaca. In passato, il locale è stato oggetto di chiusure temporanee disposte dalla Questura a seguito di risse, disturbo della quiete pubblica e presunti episodi di spaccio di sostanze stupefacenti. Il proprietario ha così costruito intorno a sé un’immagine di imprenditore fuori dagli schemi, noto per sciabolare bottiglie di champagne con carte di credito e per dichiarazioni provocatorie, come quella rilasciata al programma radiofonico La Zanzara: “Sono un mostro di potenza”.
Il marketing del locale si è così basato su un’offerta esclusiva, come sottolineato anche dallo slogan esposto all’ingresso: “No beer, spitz, amari e minchi*te simili. Only fine wine, gin e champagne”. I prezzi delle bottiglie possono raggiungere cifre molto elevate, con alcuni clienti disposti a spendere migliaia di euro per una sola serata.
Il legame con Stefania Nobile
Stefania Nobile, figlia della nota televenditrice Wanna Marchi, è stata una delle persone più importanti della vita di Lacerenza. I due hanno condiviso per anni una relazione sentimentale e successivamente sono diventati soci in affari. “È la persona più importante della mia vita”, aveva dichiarato Lacerenza. Nobile, classe 1964, si definisce sul proprio profilo Instagram agente ufficiale di Lacerenza e della madre.
Il 4 marzo, Lacerenza e Nobile sono stati posti agli arresti domiciliari nell’ambito di un’indagine condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza. Secondo l’accusa, ai clienti de La Gintoneria di Davide non venivano offerti solo alcolici di pregio, ma anche droga ed escort, con serate che in alcuni casi potevano raggiungere i 70mila euro di spesa. La Procura ha ipotizzato inoltre che per i clienti più facoltosi fosse disponibile un privé vicino al locale, dove era garantita maggiore privacy, oltre a un servizio a domicilio.