Una livida e rigonfia nube incombeva minacciosa all’orizzonte da giorni: se già si delineava un quadro piuttosto instabile sino alla prima metà di agosto 2025, ora abbiamo un’assoluta certezza. Violente perturbazioni scuoteranno l’estate, spargendo sotto di sé un gelo decisamente anomalo per la stagione, condito di qualche intricato mistero burtoniano. È davvero accaduto, di nuovo: la Nevermore Academy ha riaperto i suoi pesanti e logori battenti, riversando inquietudine e scompiglio nel mondo terreno. Dopo uno stato di catalessi lungo quasi tre anni la seconda stagione di Mercoledì è finalmente approdata su Netflix, e ci avevano avvertito: nulla è come sembra.
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Mercoledì 2, cosa aspettarsi dalla seconda stagione: trama e costumi
Dell’arrivo di Mercoledì 2, l’acclamatissima serie tv targata Netflix concepita dal genio di Tim Burton, e delle nuove tetre avventure della iconica primogenita della famiglia Addams si parlava invero già da molto tempo, ma adesso tutto questo è finalmente realtà: la celebre piattaforma streaming ha deciso di scindere il lancio della seconda stagione in due parti; mentre la prima sarà disponibile a partire dalle ore 9:00 di oggi, 6 agosto, vedremo la seconda dal prossimo 3 settembre in poi.
La cupa ma comunque lieta notizia era stata annunciata con largo anticipo attraverso un trailer in cui avevamo visto la sociopatica adolescente varcare nuovamente la soglia della Nevermore Academy, descrivendo il tutto come “un ritorno sulla scena di un crimine… so già dove sono sepolti i corpi”.
Stando alle prime immagini emerse ci attendono bambole inquietanti, creature misteriose mai viste prima ma, soprattutto, un grande mostro da affrontare. Oltre all’inimitabile Jenna Ortega perfettamente calata nei gotici panni di Mercoledì, si vede tornare anche Emma Myers in quelli ben più variopinti di Enid Sinclair, la sua vivace coinquilina licantropa.
Ci sono ancora ovviamente Morticia e Gomez — sempre rispettivamente interpretati da Catherine Zeta-Jones e Luis Guzman — ma vi sono altrettante novità: nelle clip anticipatorie si era visto Mano distribuire i copioni a volti inattesi, tra cui il mitico Steve Buscemi, sullo schermo nel ruolo di Barry Dort, il nuovo preside, Billie Piper in quello di Isadora Capri, Thandiwe Newton nei panni della dottoressa Fairburn, Joanna Lumley in quelli della nonna e, attenti bene, Lady Gaga. La star impersonerà Rosaline Rotwood, un’icona nella storia della Nevermore. Per vederla in azione ci toccherà però pazientare sino al prossimo settembre, a quanto si dice.
D’altronde da quando si è diffusa a macchia d’olio — siamo proprio certi che fosse olio? — sui social la strampalata, convulsa coreografia della nostra protagonista del cuore sulle note di Bloody Mary (nella serie Goo Goo Muck dei The Cramps) nulla è stato più lo stesso: la proprietaria di quella canzone meritava senza dubbio un’entrata in scena epocale e, a quanto pare, l’avrà.
Da allora l’opera in puntate alla Burton maniera si annovera in cima alla top ten delle serie tv più viste su Netflix, e non sarebbe davvero potuto essere altrimenti. L’archetipo di ogni adolescente dark, cinica e disillusa, alle prese con enigmi ed avventure macabre, tra dark humor e risvolti soft-horror a renderne la trama riconoscibile, a dispetto del proprio carattere ruvido ha conquistato ogni generazione, dai più giovani agli inguaribili nostalgici senza distinzione alcuna.
A renderlo possibile è stato probabilmente un terzetto ben assestato di elementi vincenti: la maestria ed il carisma della giovanissima Jenna Ortega, lo styling di Colleen Atwood e l’impeccabile quanto caratteristica regia di Tim Burton. Ed ecco Mercoledì Addams passare in men che non si dica da costume di Halloween ormai démodé a vera e propria trendsetter.
L’eroina non convenzionale della storia si distingue per unicità su più fronti: combatte ineccepibilmente la scherma, parla fluentemente tutte le lingue del mondo, suona il violoncello con una tecnica magistrale e, mentre indaga e sventa con le sue sole forze la minaccia che incombe sull’intera cittadina, trova persino il tempo di scrivere un romanzo. In più, nota di merito dovuta, vanta un guardaroba da urlo. A volte letteralmente.
Nel guardaroba di Mercoledì Addams, tutti vogliono vestire come lei: le (cupe) fashion inspo
Il peculiare fascino di Mercoledì è forte di un’aura che profuma di passato ma che si arricchisce grazie a tendenze contemporanee, e dunque in perfetto linguaggio Gen Z. La famosa primogenita di Morticia e Gomez ha saputo riportare in auge lo stile dark, ma con un inatteso pizzico collegiale – ed anche di moda d’archivio, perché no.
Gli esperti del settore hanno ricondotto la sua personale cifra stilistica alla corrente dark academia, un’estetica e una sottocultura che celebrano la conoscenza sotto forma di letteratura classica, d’arte, di storia, il tutto permeato da un’atmosfera intellettuale e malinconica ispirata al mondo accademico europeo, guardando alle uniformi delle università d’élite come Oxford e Cambridge.
Ad occuparsi dei costumi della seconda stagione è stata ancora una volta la fantasmagorica vestiarista Colleen Atwood, la quale ha voluto elevare un altro po’ il look dei protagonisti (in particolar modo quello di Catherine Zeta-Jones) pur rimanendo fedele alle silhouette originali, quelle che li rendono iconici.
Vedremo infatti la provetta alunna mantenere i suoi imprescindibili colletti bianchi e le sue inconfondibili trecce corvine, ma integrare al contempo il proprio armadio con capi e accessori di stampo moderno che la fanno assomigliare di più alle sue coetanee: ed eccola inaspettatamente con addosso bomber smanicati dalla finitura vinilica, gilet con zip, capispalla in stampa vichy, anfibi, polo e perfino felpe.
Prepariamoci dunque a fare ritorno alla Nevermore (che esiste davvero, in Romania, ma è conosciuta come il castello di Cantacuzino) secolare istituto di magia nera, insieme — ma non troppo vicini — a Mercoledì. Come passare inosservati, sperando di passarla liscia? Assumendo un aspetto consono alle tenebrose circostanze, ovviamente.
Come fare? Secondo le It-girl più ferrate bastano lunghi, a tratti immensi, cappotti scuri, da scegliere in tinta unita (prugna, neri, color caffè) oppure a fantasia, in cui avvolgersi con scenografico fare vampiresco. Immancabile la cravatta, le attualmente popolarissime minigonne a pieghe, i gilet ma, soprattutto, chunky shoes come anfibi e mocassini.
Ad essere le benvenute sono poi le Mary Jane, lucide o opache e ancor meglio se dotate di platform, i gambaletti, tutto ciò che è di pelle nera, rifacendosi a questa seconda stagione tutti quegli indumenti tecnici completi di tasche e cinghie e tutto ciò che semplicemente presenta un colletto. E, per quanto concerne la palette, che sia funerea il più possibile. Esplicita richiesta della nostra accompagnatrice in persona.