Matrimonio in divisa: idee ed ispirazioni per nozze militari

Look, rituali e decorazioni a tema: tutto quello che c’è da sapere se volete organizzare un matrimonio militare

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Anna Verrillo

Giornalista e Lifestyle Editor

Sangue campano e cuore a stelle e strisce. Scrive di cultura e spettacolo con frequenti incursioni nella cronaca rosa perché da brava gemelli non ama prendersi troppo sul serio.

Tradizione, regalità e, ovviamente, tanto romanticismo: questi gli elementi che caratterizzano i matrimoni in divisa, che da sempre esercitano grande fascino ed ammirazione.Eppure, perché una cerimonia militare possa considerarsi pienamente riuscita, ci sono dei piccoli, ma significativi particolari, da curare. State pensando di celebrare il vostro matrimonio in divisa? Dal look ai riti più significativi da inserire nel vostro giorno del ‘sì’, ecco tutti i requisiti fondamentali per dei fiori d’arancio indimenticabili.

Il look da indossare per un matrimonio militare

Il fascino della divisa non conosce eguali, anche in caso di fiori d’arancio.Lo sanno bene anche le Royal Family del Vecchio Continente: il principe William d’Inghilterra, ad esempio ha pronunciato il fatidico sì indossando la divisa della guardia irlandese, mentre Alberto di Monaco ha indossato quella completamente bianca dei carabinieri. Tuttavia in fatto di stile nel giorno dei vostri fiori d’arancio, l’etichetta non è particolarmente rigida: tanto gli sposi quanto gli invitati possono scegliere tra diverse opzioni. Unico imperativo? Mai perdere di vista l’eleganza.

Il look degli sposi

Se gli sposi sono parte di un corpo militare, possono scegliere di indossare l’Alta uniforme del proprio ordine di appartenenza. Tanto gli sposi che le spose possono quindi indossare la propria tenuta militare, ma anche rinunciarvi in favore di un più tradizionale abito da cerimonia. L’Alta uniforme di ciascun ordine è contraddistinta da un colore differente:bianca per la Marina Militare; nera per Esercito e Carabinieri; blu per Polizia ed Aeronautica militare. Tutte, per l’occasione, sono fornite di accessori particolari come alamari, cappelli e medaglie d’onore. Se si sceglie di indossare la divisa nel corso della cerimonia, si dovranno lasciare sul lato guanti, cappello e sciabola per tutta la durata del rito.

Ad ogni modo carabinieri, poliziotti e membri dell’esercito sempre più spesso sfruttano la possibilità di sfoggiare un duplice outfit: se nel corso della cerimonia religiosa o civile optano per la tradizionale uniforme, si riservano comunque la possibilità di indossare un altro abito per il banchetto. In questo modo, rispetteranno la tradizione senza rinunciare ad un pizzico di glamour.

Il look degli invitati

Se uno dei due sposi sceglie di indossare l’uniforme durante la cerimonia, anche gli invitati che appartengono al suo stesso ordine militare sono tenuti ad indossarla. Gli altri ospiti,invece, devono rispettare le regole generali in fatto di look: abito lungo o completo con giacca li metteranno al riparo da critiche e brutte figure.

Matrimonio in divisa: dettagli e decorazioni

I dettagli fanno la differenza, anche e soprattutto in un matrimonio militare. Il primo particolare da non sottovalutare riguarda le partecipazioni di nozze: sugli inviti, infatti, i classici ‘Signor’ e ‘Signora’ dovranno essere necessariamente sostituiti dal grado militare degli sposi.

Capitolo a parte meritano le decorazioni: in questo caso il galateo non prevede regole particolarmente rigide, ma è a discrezione dei neosposi trovare un trait-d’union tra i dettagli della loro cerimonia e la formalità delle nozze militari. Molti scelgono di omaggiare il proprio corpo militare con addobbi che ricordino il colore dell’uniforme: bianco nel caso della Marina militare,  o azzurro per l’Aeronautica militare. Ma si può scegliere anche di celebrare il tricolore, inserendo particolari nei classici colori rosso verde e bianco.

Infine, non sottovalutate l’importanza della musica: per accompagnare i momenti salienti della cerimonia, la colonna sonora potrebbe includere marce o sinfonie affini al corpo militare degli sposi, così come le bomboniere potrebbero ricordare la forma e le sembianze di un oggetto simbolo dell’arma di appartenenza.

I rituali della cerimonia in divisa

La celebrazione del rito, religioso o civile che sia, non prevede cambiamenti nel corso della cerimonia militare: non sono inserite formule particolari alternative a quelle tradizionali, né variazioni di altro tipo. I cambiamenti più importanti riguardano invece alcuni piccoli rituali che da sempre contraddistinguono la vera essenza delle nozze in divisa: tradizioni di grande fascino e solennità, a cui difficilmente gli sposi che appartengono ad un ordine militare possono rinunciare.

Il picchetto d’onore

Il picchetto d’onore si svolge al termine della cerimonia: i colleghi militari degli sposi si dispongono sull’uscio dell’edificio in cui si è celebrato il rito con le sciabole sguainate in posizione di riposo. Questo rito ha un valore simbolico molto importante: rappresenta la fratellanza tra colleghi e la possibilità dei festeggiati di contare sempre sul sostegno dell’arma.

Il ponte di sciabole

Quando gli sposi varcano la porta d’ingresso della Chiesa o del municipio al termine della cerimonia, si ritrovano davanti ai colleghi militari disposti in fila su due lati. All’ ‘Attenti’ del comandante, questi ultimi sguaineranno le sciabole creando una sorta di ponte sotto cui i due coniugi dovranno passare. Gli ultimi due ufficiali posti all’estremità del ponte dovranno invece incrociare in basso le rispettive armi, impedendo il passaggio agli sposi: le scioglieranno solo dopo il bacio dei due festeggiati.

Il lancio dei cappelli

La tradizione vuole che, una volta sciolto il ponte di sciabole, uno dei militari faccia cadere il cappello dello sposo con un colpo di sciabola.A coglierlo dovrà essere la sposa, la quale sarà a sua volta colpita leggermente con l’arma sul fondo schiena in segno di buon auspicio.

Il primo brindisi

Stando alle tradizioni, anche il primo brindisi tra gli sposi spetta al militare con il grado più alto dell’Arma: sarà lui ad innalzare per primo il calice, seguito in ordine da colleghi ed altri invitati.