Organizzare una cerimonia può rivelarsi molto dispendioso, motivo per cui il governo italiano ha deciso di sostenere le giovani coppie con un Bonus matrimonio. La misura, approvata lo scorso anno, non è stata ancora confermata per il 2024, ma è molto probabile che venga attuata. I futuri sposi, quindi, potrebbero contare su un contributo di un massimo di 20.000 euro per il ‘fatidico sì’, ed ammortizzare i costi spesso elevati che lo accompagnano. Ma chi può usufruire del Bonus matrimonio 2024? E cosa bisogna fare per ottenerlo? Scopritelo nella nostra guida.
Indice
Cos’è il Bonus matrimonio 2024
Il Bonus matrimonio è stato introdotto nel 2023 con un duplice obiettivo: supportare le giovani coppie decise a sposarsi, ed offrire un contributo al settore del wedding, duramente colpito dal COVID19. Nonostante la misura non sia stata ancora confermata per il 2024, è molto probabile che venga finalmente attuata. Le modalità potrebbero essere quelle previste per lo scorso anno, ma è consigliabile consultare a cadenza regolare il sito dell’INPS e dell’Agenzia delle entrate.
Il Bonus matrimonio è stato inoltre pensato per incentivare i giovani a convolare a nozze. La misura era stata inizialmente proposta solo per i matrimoni religiosi, allargandosi successivamente anche ai riti civili. Nel nostro Paese il numero delle coppie decise a compiere il grande passo è infatti sempre più basso, e le cifre diventano ancor più drammatiche nel caso di cerimonie in Chiesa: si parla di un calo doppio rispetto a quello dei matrimoni civili. Oltre alle questioni di fede, alla base di questi numeri ci sarebbero anche i costi decisamente più onerosi. Che, il governo, vorrebbe contrastare con dei contributi speciali alle coppie.
Cosa prevede il Bonus matrimonio
Il Bonus matrimonio prevede il rimborso di parte delle spese nuziali fino al 20% del totale, con un tetto massimo di 20mila euro. Il contributo per ogni coppia può essere utilizzato per coprire i costi relativi a: partecipazioni di nozze; abiti e accessori da cerimonia; allestimenti floreali; acconciatura e make-up per gli sposi; noleggio auto degli sposi; affitto della location (sia per la cerimonia che per il ricevimento); fotografo e riprese video; wedding planner; fedi nuziali; bomboniere; animazione e intrattenimento per gli ospiti.
Sono incluse, quindi, tutte le principali voci di spese relative ai fiori d’arancio, a cui se ne aggiungono altre due: viaggi di nozze e catering. Per queste ultime, tuttavia, è previsto un rimborso massimo di 700 euro. Qualunque sia il budget previsto per le cerimonia, in definitiva, il supporto economico del governo potrebbe rivelarsi fondamentale per moltissimi giovani, costretti a fare i conti con inflazione e costo della vita in vertiginoso aumento.
Chi può usufruire del bonus matrimonio 2024
Qualora dovessero essere confermati i requisiti del 2023, il Bonus matrimonio potrebbe non essere elargito a tutti i cittadini che ne faranno richiesta. Per poter usufruire del contributo, infatti, è necessario rispettare alcune caratteristiche:
- avere un’età inferiore ai 35 anni;
- avere un ISEE non superiore a 23.000 euro e non superiore a 11.500 euro a persona;
- possedere la cittadinanza italiana da almeno 10 anni;
- celebrare il matrimonio in Italia nel corso del 2024.
Si tratta quindi di un contributo riservato unicamente alle giovani coppie decise a sposarsi per la prima volta in Chiesa o civilmente. Non dovrebbero essere apportate significative modifiche ai requisiti di accesso, ma è ipotizzabile un leggero aumento della soglia ISEE delle coppie.
Come richiedere il Bonus matrimonio 2024
L’accredito del Bonus matrimonio è subordinato alla presentazione di documenti che dimostrino l’avvenuta celebrazione delle nozze o dell’unione civile, che si deve svolgere tra l’1 gennaio ed il 31 dicembre 2024. A questa documentazione, si dovranno allegare un massimo di 5 fatture per le quali si intenda richiedere un rimborso spese fino al 20% del totale. La domanda dovrebbe essere inoltrata all’Agenzia delle Entrate anche nel 2024, ma non è da escludere che ci possano essere delle novità.
Gli altri bonus destinati agli sposi
Qualora non venga attuato il Bonus matrimonio 2024, esistono comunque altre agevolazioni su cui gli sposi potranno contare in vista del loro grande giorno. Scopriamo quali sono.
Congedo matrimoniale: si tratta di un periodo retribuito, con astensione dal lavoro, della durata di 15 giorni. Ne possono fare richiesta entrambi i coniugi, qualunque sia la categoria lavorativa a cui appartengono (inclusi apprendisti e lavoratori a domicilio). Il congedo può essere richiesto ed usufruito a partire da tre giorni precedenti alle nozze.
Il bonus viaggio di nozze: introdotto nel 2021, questo contributo potrebbe essere nuovamente attuato qualora il Bonus matrimoni 2024 non si concretizzi. Prevedeva un rimborso del 50% delle spese sostenute per il viaggio di nozze, fino a un massimo di 3.000 euro.
Detrazioni fiscali per le spese relative alla prima casa: le coppie sposate o conviventi possono usufruire di agevolazioni relative alla ristrutturazione e all’arredamento della loro prima casa, che copriranno fino al 19% della somma prevista. Per poter usufruire della misura, bisogna essere proprietari dell’immobile ed essere sposati o conviventi.
Insomma, nonostante i molti oneri finanziati connessi alla celebrazione di un rito nuziale, questi piccoli ammortizzatori potrebbero aiutare gli sposi a realizzare il proprio sogno d’amore con un notevole risparmio.