Il fastidio verso alcuni odori in gravidanza è purtroppo un fenomeno molto comune che ha un nome ben preciso, come lo sono altrettanto le cause ed il periodo in cui si concentra maggiormente questa alterazione poco piacevole.
Molte donne potrebbero raccontare come l’alterazione degli odori abbia reso infernale le prime settimane di gravidanza, caratterizzandole da nausee mattutine a dir poco invalidanti. Come vedremo in questo articolo, sebbene ci siano una serie di pietanze e bevande che comunemente creano fastidio alla donna in gravidanza, più rari ma comunque possibili sono moltissimi quegli odori non legati al cibo verso i quali la futura mamma, a causa di una forte sensibilizzazione del proprio olfatto, avverte del malessere: si va dai rivestimenti dell’auto, ad alcuni materiali di mobili, alla legna nel camino e cosi via.
Indice
Sintomi di gravidanza: iperosmia gravidica e disgeusia
Prima ancora di aver avuto conferma della propria gravidanza dal test e prima ancora che ci venga in mente la possibilità di farlo, ci sono dei segnali che possiamo leggere come sintomi del nostro stato interessante.
Elenco dei sintomi più comuni:
- ritardo del ciclo;
- nausea;
- tensione al seno;
- stanchezza;
- alterazione del gusto;
- alterazione dell’olfatto;
- voglie;
- sbalzi di umore.
Ad alcuni di questi sintomi si può aggiungere anche qualche altro segnale come mal di schiena, crampi, minzione frequente. È importante sottolineare che ogni gravidanza ha la propria storia e che se non sempre in presenza di questi fattori c’è una gravidanza, la loro assenza non esclude alcunché. Sarà sempre una visita ginecologica, eventualmente preceduta dal test, a poterci dare conferma del nostro stato interessante. Dunque, anche l’alterazione dei sensi, del gusto e dell’olfatto, può essere indice di una gravidanza in essere. Si parla di disgeusia nel primo caso, mentre di iperosmia gravidica nel caso della nuova percezione degli odori.
Iperosmia, odori in gravidanza: cause e studi
Parliamo di iperosmia quando siamo in presenza di una maggiore sensibilità agli odori, tale da portare ad intolleranza, perdita di appetito, nausea e vomito, anche verso cibi che ci sono sempre piaciuti. Questo disturbo è causato dal cambiamento ormonale e dalla presenza più numerosa delle cellule adibite all’olfatto. Si tratta di un fastidio che si concentra più facilmente nel primo trimestre e destinato nel tempo a diminuire e poi ad annullarsi nei trimestri successivi o comunque nel post parto.
Secondo uno studio internazionale, il 76% delle gravide avverte tale alterazione degli odori, ed il 67% nei primi mesi di gravidanza. Tali anomalie sono poi assenti nelle fasi successive. Gusto ed olfatto sono sensi collegati, per cui non è raro che tali alterazioni coesistano, ma per fortuna sono temporanee quando sono collegate ad una gravidanza e non siano sintomi di altre situazioni patologiche.
L’alterazione dell’olfatto in gravidanza, le sue cause ed i sintomi più comuni sono stati oggetti di studi e ricerche, e riportando quando pubblicato da uno di essi, su Gynecology anche Obstetrics, si evince che tale fenomeno sarebbe collegato ad un meccanismo di identificazione delle tossine dunque riscontrabile quando l’embrione diventa vulnerabile alle tossine stesse.
La scienza ritiene maggiormente attendibile l’ ipotesi che tale alterazione dipenda dai cambiamenti ormonali: nello specifico, sembrerebbe che tale sensibilità agli odori sia collegata all’aumento di gonadotropina corionica, comunemente chiamata con la sigla HCG.
Tale cambiamento olfattivo, secondo alcuni, potrebbe avere una funzione protettiva per la gravidanza, in quando andrebbe a far avvertire sgradevoli gli odori di pietanze che potrebbero mettere a rischio l’embrione prima ed il feto poi. In realtà tale ipotesi non ha mai trovato alcun riscontro. Ad onor del vero, spesso, sono presenti nella lista dei cattivi odori quello del caffè, come anche quello dell’alcol o della carne cruda che sappiamo non essere nella lista dei prediletti per una gravidanza sana. Ma, come scritto pocanzi, la scienza non accredita tale tesi ed a maggior ragione, se si pensa che non tutte le donne soffrano per gli stessi odori, né tutte con la stessa intensità o durata, un l’ipotesi dell’alterazione degli odori come meccanismo protettivo messo in atto natura, non avrebbe senso se non sia in grado di tutelare tutte.
Quali sono gli odori più critici in gravidanza
Anche se non esiste una regola, possiamo elencare quali siano le pietanze e le bevande che stravolgono l’olfatto della maggior parte nelle future mamme. Non tutte vi si ritroveranno, mentre altre potrebbero, come scritto all’inizio, aggiungere odori assai originali addirittura legati ad oggetti!
I 10 odori più fastidiosi in gravidanza:
- pesce
- carne cruda
- uova
- caffè
- profumi
- sudore
- cibo per cani
- fumo
- vernici e detersivi
- benzina.
Odori in gravidanza: rimedi
Per quanto tale alterazione sia temporanea essa porta con sé una serie di problematiche. La donna che ne soffre potrebbe avere crisi di vomito, in grado di creare un serio problema di idratazione, come anche poco appetito che, a sua volta, potrebbe portare ad un importante perdita di peso. Per questo, se è vero che non possiamo incidere in modo sostanziale su tale condizione, se non attraverso qualche semplice accorgimento, dall’altro canto è importante riferire al ginecologo/a che ci segue, cosa stiamo patendo e con quali conseguenze, in modo da essere rassicurate e/o da capire come affrontare la problematica in essere. Per quanto riguarda ciò che è in nostro potere, vediamo qualche piccolo accorgimento da poter mettere in atto.
5 semplici rimedi:
- evitiamo ristoranti e bar;
- arieggiamo il nostro appartamento il più possibile;
- mettiamo al bando profumi (sotto qualunque forma) in casa;
- cambiamo i detersivi dagli odori aggressivi;
- costruiamoci una dieta familiare adeguata al nostro nuovo olfatto.
Fonti bibliografiche: