Scherzo Giorgia Meloni, chi sono i due comici russi Vovan e Lexus

La storia di Vovan e Lexus, i comici russi responsabili dello scherzo telefonico rivolto alla presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni

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Ilaria di Pasqua

Lifestyle Editor

Nata a Carpi, si laurea in Fashion Culture and Management. La sua avventura nella moda comincia come Producer, ma nel 2020, con coraggio, diventa Web Editor, fonde stile e scrittura con amore.

Nelle ultime ore non si parla d’altro: Giorgia Meloni è stata vittima di un’ audace scherzo telefonico, in cui i due goliardici comici si sono spacciati per una serie di celebrità internazionali. Dietro lo scherzo si celano due versatili individui: Vovan e Lexus, pseudonimi rispettivamente di Vladimir Kuznetsov e Alexey Stolyarov. I due eclettici personaggi, oltre ad aver fatto ridere milioni di persone in tutto il mondo con i loro scherzi telefonici, sono stati al centro di numerose controversie legate alla loro presunta connessione con i servizi segreti russi e alla loro abilità nel mettere in imbarazzo leader politici di rilievo.

Chi sono Vovan e Lexus

Vovan e Lexus sono due comici russi che, con i loro scherzi telefonici, hanno raggiunto la fama a livello internazionale. Vladimir Kuznetsov, noto come Vovan, e Alexey Stolyarov, con lo pseudonimo Lexus, sono entrambi nella loro trentina, con una passione per il giornalismo e l’umorismo che li ha portati a intraprendere una carriera fuori dal comune.

La loro abilità nel mettere in scena scherzi telefonici elaborati e convincenti li ha resi celebri, ma c’è di più dietro questa apparente follia comica.

Secondo quanto riportato da fonti autorevoli come il Guardian e il giornale russo indipendente Meduza, esiste la possibilità che Vovan e Lexus siano coinvolti in attività connesse ai servizi segreti russi.

La teoria suggerisce che potrebbero essere usati per promuovere l’agenda del Cremlino e ottenere informazioni o dichiarazioni imbarazzanti da leader occidentali. Sebbene questa teoria sia ancora oggetto di dibattito, ci sono numerosi casi che suggeriscono un legame tra i comici e le autorità russe.

Vovan e Lexus
Fonte: IPA
Vovan e Lexus

Il loro scopo e le loro incursioni

L’attività di Vovan e Lexus inizia nel 2014, un anno cruciale per la geopolitica mondiale, poiché segna l’inizio dell’invasione russa dei territori ucraini del Donbass e della Crimea. Il suddetto evento ha scatenato una serie di scherzi telefonici mirati a leader politici e figure di spicco.

Uno dei bersagli preferiti dei due comici è senza dubbio il mondo politico Ucraino. Ecco infatti che hanno impersonato il presidente Petro Poroshenko e l’ex ministro della giustizia ucraino, Arsenly Yatsenyuk, per ingannare leader mondiali come Recep Tayyip Erdogan della Turchia, Zoran Zaev della Macedonia del Nord e Angela Merkel, ex cancelliera tedesca.

Gli scherzi della coppia si sono rivelati efficaci nel raccogliere informazioni e dichiarazioni in situazioni imbarazzanti.

Un’altra identità che Vovan e Lexus hanno assunto ripetutamente è quella del presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, attualmente in carica.

Imitando la voce di Zelensky, i due russi sono riusciti a ingannare numerose personalità internazionali, tra cui il presidente della Federal Reserve statunitense, Jerome Powell, la presidente della Banca Centrale Europea, la scrittrice di successo J. K. Rowling, il regista David Lynch e l’attore Ian McKellen.

I loro operati mettono in evidenza l’abilità dei comici nel convincere le loro vittime, anche quando il tema della conversazione sembra completamente fuori luogo.

Il colpo a Giorgia Meloni

L’ultimo episodio che coinvolge Vovan e Lexus è il loro scherzo telefonico rivolto alla presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni.

Nell’audace colpo, i due comici si sono spacciati per diverse personalità internazionali, tra cui Greta Thunberg, Vladimir Putin, l’ex presidente della Svizzera Ueli Maurer e politici ucraini come Petro Poroshenko e l’attuale Volodymyr Zelensky.

Nonostante il pesante accento russo ben riconoscibile durante la conversazione in inglese, sono riusciti a ottenere una conversazione con la presidente italiana.

Il loro abile gioco di ruoli e la capacità di impersonare figure di spicco hanno messo in evidenza la vulnerabilità delle personalità politiche di fronte a scherzi telefonici ben orchestrati. Tuttavia, ci sono interrogativi sulla motivazione dietro tali azioni e sul coinvolgimento dei servizi segreti russi.

In una intervista a Repubblica i comici russi Vovan e Lexus non spiegano come sono riusciti a raggiungerla: “Preferiamo non dirlo. Non vogliamo mettere nei guai le persone che sono state coinvolte. Palazzo Chigi sa com’è successo. O almeno spero. Se non lo sa, vuol dire che ha un problema di sicurezza” precisa Lexus.

“È stata lei a chiamarci all’orario concordato. Non è l’ufficio della premier ad avere colpe. ‘Grandi’ colpe. Siamo noi  – dice Vovan – che sappiamo fare il nostro lavoro”. “Non siamo in contatto con i servizi né russi né stranieri. E men che meno, siamo agenti segreti” sottolineano i due.