Un nome d’arte che non si dimentica e una storia musicale che è impressa nei suoi geni. Nesli, il cui vero nome è Francesco Tarducci, è un cantautore, rapper e produttore musicale di grande talento che non ha mai sfruttato la sua popolarità e – anzi – ha sempre rispettato la sua arte. Nato a Senigallia, in provincia di Ancona, il 29 dicembre 1980, è conosciuto principalmente per la sua capacità di unire sonorità rap e pop con testi profondamente introspettivi e personali. Il nome d’arte Nesli è un omaggio al rapper statunitense Nas, uno degli artisti che ha influenzato la sua carriera e il suo stile musicale nei primi anni di attività.
Indice
Gli inizi: le radici e la famiglia
Nesli proviene da una famiglia con una forte inclinazione per la musica. Suo fratello maggiore è Fabri Fibra, all’anagrafe Fabrizio Tarducci, uno dei rapper più noti e influenti della scena hip hop. Insieme, i due fratelli hanno condiviso i primi passi nel mondo della musica, specialmente negli anni ’90, quando entrambi erano ancora sconosciuti al grande pubblico.
Fabri Fibra ha avuto un impatto non banale sulla carriera di Nesli, specialmente agli inizi. I due hanno collaborato nei primi anni, sviluppando il loro stile musicale e affinando le loro abilità. Col tempo, le loro strade artistiche si sono divise, sia a livello di collaborazioni che di stile musicale. Questa separazione ha portato i due artisti a percorrere strade diverse, con Nesli che ha iniziato a distaccarsi dal puro rap per abbracciare sonorità più melodiche e intime.
La carriera musicale
La carriera di Nesli inizia nel 1999, quando pubblica il suo primo lavoro, Fitte Da Latte, un album in cui collabora strettamente con Fabri Fibra. In quel periodo, il suo stile si avvicina molto a quello del fratello, caratterizzato da un rap diretto, duro e spesso provocatorio. Gli anni successivi vedono Nesli affermarsi nella scena rap underground, guadagnando un pubblico fedele, attratto dalla sua capacità di combinare liriche personali con un sound che rispecchia l’hip hop statunitense.
Il primo album da solista arriva nel 2003 con Ego, un lavoro che mostra già una maturità artistica crescente, seppure ancora molto radicato nel mondo del rap. Segue Home nel 2004, che prosegue sulla stessa scia. In questi primi lavori, Nesli dimostra una grande abilità nel giocare con le parole e nel raccontare storie di vita personale, speranze e disillusioni, un marchio che caratterizzerà tutta la sua produzione futura.
Una svolta importante arriva con l’album Le verità nascoste del 2007, che rappresenta un punto fondamentale per l’artista. In questo lavoro, pur rimanendo legato alle sue radici rap, Nesli comincia a sperimentare con nuovi suoni, integrando elementi di musica pop e rock nelle sue composizioni. Questo album contiene brani più introspettivi e melodici, che segnano l’inizio della sua transizione verso uno stile più cantautorale, un cambiamento che culminerà negli anni successivi.
La consacrazione: l’approdo al mainstream
Il vero cambiamento avviene con l’album L’amore è qui del 2009, in cui Nesli inizia a distaccarsi definitivamente dall’etichetta di rapper puro. Questo lavoro è caratterizzato da una forte componente melodica, con canzoni che spaziano dal pop al rock, con testi che parlano di amore, sofferenza, ricerca interiore e riscatto. I fan storici del rap sono divisi: alcuni accolgono con entusiasmo il cambiamento, mentre altri criticano la sua evoluzione, preferendo il Nesli più crudo degli esordi. Questa nuova direzione lo porta a conquistare un pubblico più ampio e a consolidare la sua presenza nel panorama musicale italiano.
Arriva quindi Nesliving Vol. 3 – Voglio nel 2012, che rappresenta l’apice della sua trasformazione artistica. L’album contiene il singolo La Fine, uno dei suoi brani più celebri, che viene successivamente reinterpretato da Tiziano Ferro. Questo riconoscimento da parte di uno degli artisti pop più famosi d’Italia conferma il successo della sua nuova direzione musicale e gli dà una visibilità ancora maggiore.
La decisione di passare dal rap a uno stile più pop-cantautorale è stata una mossa coraggiosa, che ha richiesto un forte cambiamento sia a livello artistico che di immagine. Se da una parte ha perso parte del pubblico legato alle sue origini rap, dall’altra ha guadagnato una nuova fetta di fan che apprezzano la sua capacità di raccontare emozioni e storie in modo più accessibile e universale.
Il Festival di Sanremo e il percorso solista
Nel 2015, Nesli partecipa al Festival di Sanremo con la canzone Buona fortuna amore, un brano che riflette pienamente il suo nuovo stile. La partecipazione al Festival rappresenta un importante riconoscimento della sua carriera e del suo nuovo percorso musicale. Sebbene non riesca a vincere, la sua esibizione a Sanremo lo consacra definitivamente nel mainstream italiano.
Da questo momento in poi, Nesli continua a pubblicare musica che si muove tra il pop e il cantautorato, abbandonando quasi completamente le sonorità rap che avevano caratterizzato i suoi esordi. Il suo album Andrà tutto bene del 2015 rafforza ulteriormente questa trasformazione, con brani che parlano di speranza, resilienza e crescita personale.
Negli anni successivi, Nesli continua a sperimentare e pubblicare musica. Nel 2017 esce Kill Karma – La mente è un’arma, un album che segna un ritorno a sonorità più rock, ma sempre con testi profondamente personali. Segue l’album Vengo in pace del 2019, che conferma il suo approccio musicale ibrido, che unisce pop, rock e cantautorato.
Stile musicale e influenze
Lo stile musicale di Nesli è cambiato drasticamente nel corso della sua carriera. Se nei primi anni era saldamente ancorato al rap, con influenze che provenivano dall’hip hop americano, negli ultimi dieci anni il suo sound si è evoluto verso un cantautorato più melodico, con elementi di pop e rock.
Ciò che ha sempre caratterizzato la sua musica, indipendentemente dal genere, è la profondità dei testi. Nesli ha sempre trattato temi personali e universali, come l’amore, la solitudine, il dolore e la ricerca di significato nella vita. La sua capacità di tradurre emozioni complesse in parole semplici e accessibili gli ha permesso di creare una connessione autentica con il suo pubblico.
Dal punto di vista delle influenze, Nesli ha spesso citato artisti come Nas, Tupac e altri rapper americani come ispirazione per la sua carriera iniziale, ma con il passare del tempo, ha dichiarato di essere stato influenzato anche da cantautori italiani come Lucio Battisti e Fabrizio De André, per la loro abilità nel raccontare storie attraverso la musica.
La relazione con Fabri Fibra
Il rapporto tra Nesli e suo fratello Fabri Fibra è stato tutt’altro che semplice. Sebbene abbiano collaborato agli inizi della loro carriera, il rapporto tra i due è stato caratterizzato da tensioni e distacchi. Fibra ha spesso criticato apertamente il cambiamento stilistico di Nesli, definendolo un tradimento nei confronti delle radici rap. Questo ha portato a una frattura tra i due, che si è riflessa anche nella loro vita privata, rendendo il loro rapporto una delle questioni più discusse nel panorama musicale italiano.
Cosa fa oggi Nesli
Oggi Nesli continua a essere attivo nel mondo della musica. Sebbene il suo profilo mediatico sia leggermente diminuito rispetto agli anni d’oro della sua carriera, è rimasto un artista prolifico, sia in studio che in concerto. La sua musica continua a evolversi, esplorando nuovi orizzonti sonori e tematici.
Negli ultimi anni, Nesli ha anche ampliato i suoi orizzonti artistici, partecipando a progetti collaterali e avvicinandosi al mondo della scrittura. La sua vena creativa non si limita più solo alla musica, ma si estende a vari campi, dimostrando una continua ricerca di nuove forme di espressione.