A 20 anni dalla morte, Londra celebra Lady Diana con una mostra dedicata ai suoi abiti più belli, Diana: Her Fashion Story. L’esposizione sarà inaugurata il prossimo 24 febbraio nelle sale di quella che fu la sua ultima dimora, Kensington Palace.
La mostra è la prima delle tante iniziative organizzate nel 2017 in ricordo della principessa del popolo, oggi sepolta ad Althorp Estate, nella tenuta della famiglia Spencer nel Northamptonshire. A volerla sono stati i figli William e Harry desiderosi di celebrare la madre in tutti gli aspetti che l’hanno resa famosa, dall’impegno sociale alla moda.
Nelle sale del Palazzo saranno esposti alcuni degli abiti iconici di Lady Diana, in tutto 26 outfit completi, oltre a tanti altri oggetti. Tra questi è presente il vestito che Lady D indosso a 19 anni, blu a pois bianchi confezionato da Regamus, che poi diede per vestire la sua bambola di cera di Madame Tussauds. Poi la blusa rosa pallido che indossò per il ritratto del suo fidanzamento. E ancora il completo di tartan che sfoggio durante il suo viaggio in Italia e lo splendido abito da sera in velluto nero con il quale ballò alla Casa Bianca con John Travolta nel 1985. Il vestito, firmato da Victor Edelstein, fu indossato anche in occasione del suo ultimo ritratto. Fu la stessa Lady Diana a metterlo all’asta due mesi prima di morire. Lo acquistò per 100mila sterline una donna di affari americana. Nel 2013 l’abito fu comprato da un collezionista inglese per la cifra record di 250mila sterline.
Si potranno ammirare anche gli outfit degli anni ’90, firmati da Catherine Walker, la sua stilista preferita, che andavano esauriti appena li indossava (proprio come oggi i completi sfoggiati da Kate Middleton). Non mancheranno anche gli abiti di Christian Dior, quello stile sottoveste indossato nel 1996 per una serata al Metropolitan Museum of Art di New York, o quello rosso fuoco sfoggiato nel 1997 a una serata di gala per le vittime delle mine terrestri, presso il Museum of Women in the Arts, a Washington.
Saranno esposti anche i bozzetti dei vestiti di Lady D ai quali spesso lei stessa contribuiva. Ogni capo rappresenta una fase della vita della principessa e rispecchia lo stato d’animo di quel momento.
Eleri Lynn, curatrice della mostra, ha spiegato:
Diana era consapevole dell’effetto che le sue scelte sartoriali potevano avere a livello diplomatico e del modo in cui la sua immagine poteva essere interpretata, oltre all’importanza che potevano rappresentare per il futuro degli stilisti da lei scelti e dell’industria della moda britannica. Per questo poneva estrema cura nella preparazione di ogni capo.