La cometa cornuta a Pasqua: dove e quando vederla

Quest'anno, la festività pasquale viene arricchita da un evento astronomico straordinario: il ritorno della cometa "cornuta" 12P/Pons-Brooks

Foto di Ilaria di Pasqua

Ilaria di Pasqua

Lifestyle Editor

Nata a Carpi, si laurea in Fashion Culture and Management. La sua avventura nella moda comincia come Producer, ma nel 2020, con coraggio, diventa Web Editor, fonde stile e scrittura con amore.

Quest’anno, la Pasqua ci riserva un regalo celestiale di inestimabile bellezza: la cometa “cornuta” 12P/Pons-Brooks, che torna a far capolino nei nostri cieli dopo un lungo viaggio di 70 anni nello spazio infinito. L’evento astronomico, atteso con trepidazione dagli appassionati di astronomia e dai sognatori di tutto il mondo, promette di regalare momenti di pura meraviglia, visibili a occhio nudo tra fine marzo e inizio aprile.

Dopo 70 anni ritorna la cometa “cornuta”

La cometa 12P/Pons-Brooks non è una cometa qualunque. Scoperta nell’ormai lontano 1812 dall’astronomo Jean-Louis Pons e successivamente riscoperta nel 1883 da William Robert Brooks, questa visitatrice dello spazio è composta da un nucleo di ghiaccio, polveri e materiale roccioso, largo ben 30 chilometri.

Un particolare affascinante di questa cometa sono gli ‘outburst’, esplosioni di splendore che accrescono la sua luminosità e le conferiscono quella caratteristica forma “cornuta” da cui deriva il suo soprannome. Gli outburst non sono fenomeni nuovi per 12P/Pons-Brooks, avendo illuminato i cieli già nel 1883, nel 1954, e secondo alcune documentazioni, anche in osservazioni cinesi e italiane risalenti rispettivamente al 1385 e al 1457.

La cometa appartenente alla famiglia delle comete periodiche, il suo ritorno è previsto ogni 71 anni, rendendo ogni sua apparizione un evento atteso con ansia dagli astronomi professionisti e amatoriali. L’opportunità di ammirare la cometa “cornuta” non dovrebbe essere persa, soprattutto considerando che il suo prossimo passaggio vicino alla Terra è previsto solo nel 2095.

Il passaggio di una cometa
Fonte: IStock
Il passaggio di una cometa

Perché si chiama cometa “cornuta” e dove vederla

La cometa 12P/Pons-Brooks, nel suo viaggio attraverso il cosmo, ha incantato gli osservatori terrestri non solo per la sua attesa ritorno dopo decenni, ma anche per il suo aspetto unico che le ha valso l’affascinante soprannome di “cometa cornuta” o, più misteriosamente, “cometa del Diavolo”.

Questa denominazione nasce dalla sua particolare morfologia: a seguito di fenomeni esplosivi conosciuti come outburst, di cui abbiamo parlato prima,  che hanno sensibilmente aumentato la sua luminosità, la cometa ha sviluppato delle caratteristiche code che ricordano delle corna, conferendole un aspetto straordinario.

Un esempio eclatante è stato l’evento di luglio 2023, quando la cometa ha assunto una forma che ha ricordato quella del Millennium Falcon, l’iconica astronave della saga di Star Wars pilotata da Han Solo e Chewbacca.

Ma dove e quando possiamo osservare questa meraviglia celeste? Durante questi giorni festivi, la “cometa cornuta” ci offre l’opportunità unica di testimoniare la sua bellezza. Il momento ideale per osservarla è subito dopo il tramonto, quando il cielo inizia ad oscurarsi ma non è ancora completamente buio.

Per individuare la cometa, dobbiamo dirigere lo sguardo verso Ovest, verso quella porzione di cielo dove il Sole scompare oltre l’orizzonte. È cruciale aspettare che il Sole tramonti completamente per evitare qualsiasi rischio di danni alla vista.

La cometa non si posizionerà molto alta sull’orizzonte, e secondo le previsioni, il momento migliore per osservarla sarà quando tramonta attorno alle 21:00 (ora di Roma).

Tuttavia, l’orario esatto può variare in base alla posizione geografica dello spettatore, quindi è consigliabile utilizzare strumenti come il planetario virtuale di TheSkyLive. Questo strumento online permette agli appassionati di astronomia di inserire i propri parametri geografici e temporali per localizzare con precisione la cometa nel cielo notturno.