Claudio Villa, cantante: biografia e curiosità

Uno dei massimi rappresentanti del bel canto che, non a caso, era soprannominato il Reuccio. Eppure, Claudio Villa era molto di più. Conosciamolo meglio

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Martina Dessì

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Content editor di tv, musica e spettacolo. Appassionata di televisione da sempre, designer di gioielli a tempo perso: ama i particolari, le storie e tutto quello che brilla.

Pubblicato: 16 Dicembre 2016 01:15Aggiornato: 29 Ottobre 2024 13:55

Un artista unico, che ha lasciato un segno indelebile nella musica italiana. Claudio Villa, pseudonimo di Claudio Pica, è stato uno dei cantanti più celebri e apprezzati del suo tempo, ancora oggi icona ed esempio per moltissimi giovani che si avvicinano al mondo del canto.

Nato a Roma il 1º gennaio 1926, Villa è stato una delle voci più rappresentative del bel canto italiano, conosciuto anche come “il Reuccio” per via della sua grande popolarità e del suo stile vocale inconfondibile. Ha attraversato oltre quattro decenni di carriera, durante i quali ha tracciato un percorso unico e particolarissimo nella storia della musica leggera italiana.

La giovinezza e i primi passi nella musica

Claudio Pica nasce nel quartiere di Trastevere, a Roma, da una famiglia modesta. Fin da giovanissimo mostra una spiccata passione per la musica, ispirandosi ai grandi cantanti dell’epoca, come Beniamino Gigli e Carlo Buti. La sua voce potente e melodiosa, già evidente nei primi anni, lo porta presto a esibirsi nelle piazze e nei locali della sua città. È proprio un impresario a notare il giovane talento e a lanciarlo nel mondo della musica. Sceglie come nome d’arte Claudio Villa, in omaggio al suo grande idolo, il tenore Tito Schipa, che usava il cognome d’arte “Villa”.

Inizia a cantare negli anni ’40, periodo in cui l’Italia stava attraversando i difficili anni della Seconda Guerra Mondiale. La sua musica, con la sua eleganza e la sua melodia, portava sollievo e conforto a un pubblico che cercava di dimenticare le tragedie del conflitto. In breve tempo, Villa diviene uno dei cantanti più richiesti, tanto che alla fine degli anni ’40 firma un contratto con la casa discografica Cetra, che gli permette di consolidare la sua carriera.

Il successo e la consacrazione negli anni ’50 e ’60

Gli anni ’50 segnano la definitiva consacrazione di Claudio Villa come uno dei principali interpreti della musica leggera italiana. Nel 1955 partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo, un evento che sarebbe stato determinante per il suo percorso artistico. In quell’anno, Villa interpreta la canzone Il torrente, classificandosi secondo. La sua voce calda, potente e armoniosa conquista immediatamente il pubblico e la critica.

Il Festival di Sanremo diviene il suo palcoscenico principale: Villa partecipa alla kermesse musicale ben 13 volte nel corso della sua carriera, vincendo quattro edizioni. La prima vittoria arriva nel 1955, con la canzone Buongiorno tristezza, che segna l’inizio di una lunga serie di successi. A Sanremo, Villa vince anche nel 1957 con Corde della mia chitarra, nel 1962 con Addio, addio (in coppia con Domenico Modugno) e nel 1967 con Non pensare a me (in coppia con Iva Zanicchi).

Negli anni ’60, mentre molti artisti della sua generazione cominciavano a essere messi in ombra dall’avvento di nuovi stili musicali, come il rock e il beat, Villa riesce a mantenere una popolarità costante, grazie alla sua voce duttile e al suo stile che sapeva unire la tradizione melodica italiana con un tocco di modernità. È proprio in questo periodo che viene soprannominato “il Reuccio”, un titolo che porta con orgoglio per tutta la vita.

Lo stile musicale di Claudio Villa

Claudio Villa è sempre stato associato alla canzone melodica italiana, un genere che ha saputo interpretare con maestria e grande emozione. La sua voce, caratterizzata da un’estensione vocale ampia e da un timbro caldo e vibrante, si prestava perfettamente a questo tipo di musica. Le sue esecuzioni erano spesso teatrali, ricche di pathos e di espressività, e si basavano su una perfetta padronanza tecnica.

Villa era in grado di raggiungere note molto alte senza perdere la qualità del suono, il che lo rendeva unico tra i suoi contemporanei. La sua formazione era influenzata dai tenori operistici, e questo si rifletteva nella sua maniera di cantare. Sebbene la sua produzione musicale fosse per lo più dedicata a canzoni popolari e melodiche, Villa non disdegnava occasionalmente di cimentarsi anche in arie d’opera e in canzoni napoletane, un repertorio che amava particolarmente.

Il suo stile vocale era visto da molti come tradizionale, soprattutto quando comparato ai nuovi generi che emergevano negli anni ’60 e ’70. Tuttavia, Villa era rimasto fedele al suo approccio e non aveva mai cercato di adattarsi alle mode del momento. Questo gli valse la critica di essere poco innovativo, ma anche la fedeltà di un vasto pubblico che apprezzava la sua coerenza artistica.

Le partecipazioni al Festival di Sanremo

La relazione tra Claudio Villa e il Festival di Sanremo è stata una delle più rappresentative della storia della musica italiana. Come detto, Villa ha partecipato a ben 13 edizioni del Festival, vincendo quattro volte. Oltre alle vittorie già indicate, è stato anche protagonista di altre performance memorabili. Ad esempio, nel 1966, partecipa con Una casa in cima al mondo, una canzone che, pur non vincendo, diviene uno dei suoi maggiori successi.

Le sue partecipazioni a Sanremo non sono state sempre senza polemiche. In particolare, nel 1968, Claudio Villa era stato protagonista di una discussa esclusione dalle finali, cosa che aveva fatto molto scalpore, dato il suo status artistico di grande rilievo. La sua esclusione era stata vista come un segnale di cambiamento nel gusto musicale del pubblico, che si stava spostando verso stili più moderni. Nonostante ciò, Villa continua a partecipare al Festival anche negli anni successivi, confermando la sua capacità di adattarsi ai tempi senza rinunciare alla sua identità artistica.

La vita privata e i figli

Claudio Villa ha avuto una vita privata complessa e movimentata. Sposato due volte, ha avuto relazioni sentimentali che spesso sono finite sotto i riflettori della stampa scandalistica. Il suo primo matrimonio era stato con Miranda Bonansea, una celebre attrice di cinema e teatro, ma la loro unione non era durata a lungo. Da questo matrimonio nasce Mauro, il primo figlio dell’artista di Granada.

Villa ha avuto cinque figli. Claudio Junior e Manuela sono nati dalla relazione con la cantante e attrice Noemi Garofalo. Manuela Villa, in particolare, è diventata una figura nota del mondo dello spettacolo, seguendo le orme paterne e intraprendendo una carriera come cantante e personaggio televisivo. Il rapporto tra Claudio Villa e i suoi figli è stato spesso burrascoso e segnato da contenziosi legali. Manuela e Claudio Junior hanno dovuto infatti affrontare una lunga battaglia per ottenere il riconoscimento legale della paternità da parte di Villa, battaglia che si concluse solo dopo la sua morte, quando il tribunale ha confermato ufficialmente il legame di parentela.

Gli altri due figli, Andrea e Aurora, sono nati dal secondo matrimonio di Villa con Patrizia Baldi, una donna molto più giovane di lui, con cui si era sposato nel 1975. Anche questo matrimonio era stato oggetto di grande interesse mediatico, sia per la differenza di età tra i due, sia per la grande popolarità di Villa.

La morte e il luogo di sepoltura

Claudio Villa è morto il 7 febbraio 1987, all’età di 61 anni, per un arresto cardiaco. La sua scomparsa è avvenuta a Padova, dove era stato ricoverato in ospedale per un intervento chirurgico al cuore, che purtroppo non era andato a buon fine. La notizia della sua morte scosse profondamente il mondo della musica italiana e il pubblico che lo aveva seguito e amato per tanti anni. La sua scomparsa era avvenuta proprio durante il Festival di Sanremo del 1987, un evento che Villa aveva contribuito a rendere famoso, e la notizia era data in diretta durante la trasmissione televisiva da Pippo Baudo, con il saluto commosso di Gianni Morandi che quell’anno era in gara e che si era comunque esibito malgrado il dolore che stava provando.

Claudio Villa è sepolto nel cimitero di San Sebastiano di Rocca di Papa, una località dei Castelli Romani, non lontano da Roma. La sua tomba è ancora oggi meta di pellegrinaggio da parte di fan e ammiratori, che vogliono rendere omaggio a una delle voci più importanti della storia della musica italiana.

L’eredità di Claudio Villa

L’eredità artistica di Claudio Villa è ancora molto forte. Le sue canzoni sono diventate dei classici della musica italiana e continuano a essere apprezzate da diverse generazioni. Villa ha inciso oltre 3000 brani e venduto milioni di dischi in tutto il mondo. Il suo contributo alla musica italiana è stato tale che, nonostante il passare degli anni, il suo nome rimane sinonimo di qualità vocale e dedizione all’arte del canto.