Dopo più di un mese di assenza dai social, Charlene di Monaco è tornata su Instagram con degli scatti che colpiscono dritto al cuore e che mostrano un lato inedito della Principessa.
Nessun ritratto di famiglia, nessuna foto dei gemellini Jacques e Gabriella: questa volta l’ex nuotatrice ha voluto porre l’attenzione su un’attività della sua Fondazione che le sta molto a cuore: la difesa dei rinoceronti dal bracconaggio.
Charlene infatti ha condiviso sul suo profilo ufficiale degli scatti che la vedono impegnata in Africa con i soldati che ogni giorno combattono per la difesa di questa razza, ormai a rischio di estinzione. “Grazie per non dimenticarci” sono le parole che accompagnano uno scatto di Christian Sperka, fotografo specializzato in soggetti animali e naturali, in cui la Principessa accarezza un rinoceronte ferito.
A stupire ancora una volta è il look della Principessa, che dopo il caschetto e il taglio rasato e asimmetrico, ha deciso di sfoggiare un’altra pettinatura, ancora più corta rispetto al rasato sfoderato durante le scorse festività natalizie.
La moglie di Alberto ha deciso di seguire mode e tendenze e mostrare un look punk sorprendente e anticonvenzionale, un bowl cut con una rasatura su entrambi i lati, riga in mezzo e capelli cortissimi. In una recente intervista a Point de Vue, la Principessa aveva svelato di aver desiderato per molto tempo questo taglio corto: “Mi piace lo stile, tutto qui – aveva spiegato -. Certo, probabilmente sono io, tra tutti i Reali, quella che ha provato le acconciature più diverse, ma continuerò. È una mia scelta”.
Il taglio corto del resto le dona particolarmente, tanto che ha deciso di tornare a sfoggiarlo proprio in occasione della campagna in Africa. La Principessa ha abbandonato per l’occasione i tacchi e gli abiti luccicanti, per indossare una tuta militare, una mimetica, e degli stivali.
Non è la prima volta che la moglie di Alberto sostiene delle cause importanti, che la toccano in prima persona: proprio di recente, grazie alla sua Fondation Princesse Charlene, ha dato vita ad un interessante progetto che ha permesso a tanti bambini di imparare a nuotare, contrastando così il fenomeno della morte per annegamento.