LUK3, nome d’arte di Luca Pasquariello, è un giovanissimo cantautore campano da milioni di streaming, che si è fatto notare ad Amici 24.
Il suo primo EP ha un titolo significativo, Diciotto (DMB/TRIGGGER, distribuzione ADA/WARNER), tanti quanti sono i suoi anni. Infatti, questo album che contiene sei brani, tra cui l’inedito Canzoncine, oltre a esplorare le emozioni della Generazione Z, è il modo di LUK3 di raccontarsi senza filtri, un viaggio emotivo in cui ogni brano rappresenta una parte di sé che prende vita.
E LUK3, a 18 anni, sa già cosa vuole dalla vita e ad Amici il consiglio più importante glielo ha dato Maria De Filippi, dicendogli: “Fai quello che senti”. Noi lo abbiamo sentito mentre era in studio a lavorare a nuovi brani ed ecco quello che LUK3 ci ha raccontato di sé e del suo lavoro.
Cosa rappresenta per te Diciotto?
Diciotto è proprio il mio modo di vedere e raccontare le cose. Spero che tanti ragazzi si ritrovino nelle mie parole, nelle mie fragilità e nei momenti di spensieratezza. E magari chi è più grande, possa viverli con un po’ di nostalgia. C’è anche una traccia inedita, scritta durante il programma, quando ho compiuto diciott’anni. Un racconto a cui tengo molto.
Il tema della spensieratezza ritorna anche in Bianca Prada. Come è nato questo brano?
È nato subito dopo Amici. Sentivo il bisogno di tornare in studio, che per me non è un lavoro, è come andare a ballare. Bianca Prada è una fotografia di un momento. L’ho scritta per divertirmi, ma anche per trasmettere leggerezza a chi ascolta.
Eppure, hai detto che a diciott’anni sai già cosa vuoi dalla vita.
È la prima cosa che ho scritto uscendo da Amici: Ho solo diciott’anni, ma già so cosa voglio fare per tutta la vita. Non significa che tutto sia facile, anzi. Ho tante paure, ma ho trovato una passione che riempie i vuoti. Voglio stare in studio, sui palchi. Questo è ciò che voglio fare.
Hai un artista di riferimento?
Justin Bieber. Lo dico sempre. Mi affascina il suo modo di scrivere, cantare, stare sul palco. Mi ispira tanto.
Sei pronto per il tour? Cosa ti aspetti?
Non vedo l’ora di guardare le persone negli occhi. Sui social sono numeri, commenti… dal vivo sarà tutta un’altra emozione. Comincio da casa, a Marcianise, il 30. Non vedo l’ora.
Qual è l’insegnamento più grande che ti ha lasciato Amici?
Quando ho cambiato pezzo in corsa, Maria mi ha detto: “Devi fare quello che senti”. Quella frase mi ha colpito. La musica è istinto, non numeri.
Rifaresti l’esperienza?
Sì, assolutamente. Anche se l’ho vissuta a 17 anni, è arrivata al momento giusto. Mi ha dato tanto e il riscontro del pubblico è stato bellissimo.
Hai centinaia di migliaia di follower sui social. Come vivi questa popolarità?
In realtà, per me è solo l’inizio, sarò al 5%. Fa strano, sì. Ma il mio obiettivo non sono i follower: è lasciare un segno con la musica.

Il tuo sogno nel cassetto?
Oltre ai sogni di tutti — palazzetti pieni, dischi di diamante — il mio augurio più grande è non perdere mai il rapporto che ho oggi con la musica. Se tra 10 anni avrò zero follower ma lo stesso entusiasmo, sarò felice.
Stai lavorando a nuovi pezzi?
Sì, sempre. Sono in studio anche adesso. Scrivo senza piani, per il piacere di farlo.
Una curiosità personale: ad Amici hai trovato anche l’amore con Alessia Pecchia?
Sì, è stata la ciliegina sulla torta. Trovare una persona con cui condividere tutto è stato bellissimo. Stiamo bene e viviamo la nostra vita insieme, anche fuori dal programma.
Hai stretto altre amicizie nel talent?
Assolutamente. Con Jacopo Console c’è un rapporto fortissimo. Anche con Dedè e gli altri ci rivediamo spesso. È stata un’esperienza di crescita sia personale che professionale.