Sono grandi o piccole, a volte titaniche, sono coraggiose, spaventose e cariche di entusiasmo, sono le imprese che compiamo ogni giorno e che ci permettono di raggiungere traguardi, di centrare obiettivi e di realizzare sogni straordinari. Ed è sicuramente proprio un sogno così che ha appena realizzato Kirsten Neuschäfer, la prima donna della storia a vincere la Golden Globe Race, il giro del mondo in solitaria in barca a vela.
Una regata, questa, che è molto più di una competizione, è una vera e propria esperienza di vita. La navigatrice, di origini sudafricane, ha viaggiato infatti per oltre 30 miglia, restando in mare aperto e senza fare scali per 235 giorni. Una sfida, questa, resa ancora più complessa e stimolante dall’assenza totale di strumenti elettronici.
Kirsten, infatti, ha navigato i mari per oltre sette mesi, avvalendosi solo di carte nautiche, bussole e timone a vento. Ma alla fine ce l’ha fatta, portando sulla terraferma uno dei traguardi più importanti della sua vita e del mondo femminile, diventando così la prima donna ad aver vinto il Golden Globe Race. Ripercorriamo insieme la sua impresa.
Chi è Kirsten Neuschäfer
Classe 1982, capelli sempre al vento e una grande passione per il mare, ecco chi è Kirsten Neuschäfer, la velista balzata agli onori della cronaca negli ultimi giorni per aver conquistato un importante primato.
Sicuramente non una novellina dato che naviga il mare da quando era solo una bambina. Prima per gioco, con il suo gommone, e poi con la barca a vela trasformando quella passione in una professione nel 2006. Di traguardi, in questi lunghi anni di navigazione, la skipper sudafricana ne ha raggiunti tanti, ma il più importante è arrivato proprio il 27 aprile del 2023.
Alle ore 21:44 Kirsten Neuschäfer è giunta sulla terraferma aggiudicandosi la vittoria della Golden Globe Race. La velista era partita lo scorso 4 settembre da Les Sables d’Olonne, in Francia, dove poi è tornata per tagliare il traguardo. A gareggiare per la vittoria insieme a lei, anche altri 16 navigatori, tutti sprovvisti di dispositivi e apparecchiature elettroniche.
L’unico collegamento fornito ai navigatori era quello di una radio, uno strumento che permetteva di comunicare con l’organizzazione durante questi mesi, e di chiedere aiuto in caso di emergenza. L’avventura è stata sicuramente entusiasmante ma non priva di ostacoli, Kirsten stessa è diventata l’eroica protagonista di un episodio che ha scosso i partecipanti della gara.
Dopo due mesi di navigazione, infatti, uno skipper finlandese è naufragato a bordo della sua barca a vela, ed stata proprio la Neuschäfer a correre in suo soccorso. Rimasta a contendersi la vittoria con altri 3 colleghi, alla fine la sudafricana ha raggiunto il traguardo per prima, aggiudicandosi così la vittoria della competizione.
235 giorni in mare aperto: l’impresa di Kirsten Neuschäfer
Terminata l’esperienza, Kirsten Neuschäfer, è potuta tornare sulla terraferma, proprio lì dove ha riabbracciato la sua famiglia dopo mesi di lontananza, forte di un’esperienza unica e indimenticabile.
Il successo della velista si aggiunge a tutte le imprese titaniche compiute dalle donne che hanno cambiato la storia. Prima di lei anche Isabelle Autissier aveva conquistato un primato simile, quello di prima donna a partecipare a una regata mondiale in solitaria.