509 giorni nelle viscere della terra, da sola. La storia di Beatriz Flamini

È rimasta 509 giorni in una grotta situata a 70 metri di profondità completamente da sola. La straordinaria impresa dell'alpinista e speleologa Beatriz Flamini

Foto di Sabina Petrazzuolo

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

509 giorni e 70 metri di profondità, sono questi i numeri che caratterizzano l’impresa straordinaria compiuta da Beatriz Flamini, alpinista e speleologa di origini spagnole. La donna è entrata in una grotta situata a Motril, in provincia di Granada, il 21 novembre del 2021, dove è restata completamente da sola per più di 500 giorni.

Lo ha fatto per scelta, per occuparsi della ricerca scientifica, ma anche e soprattutto per vivere quella che è stata l’esperienza più incredibile e “insuperabile”, così come lei l’ha definita, della sua stessa esistenza.

Dopo aver vissuto per più di un anno a 70 metri di profondità, senza alcun contatto umano, Beatriz Flamini ha rivisto la luce del sole il 14 aprile del 2023. Ad attenderla, in superficie, c’erano colleghi, amici e familiari. Ripercorriamo insieme la sua esperienza attraverso le prime parole della speleologa.

509 giorni in una grotta in solitaria

È un invito che gli esperti fanno da sempre, quello di abbracciare e accogliere la solitudine in ogni sua forma. Che non è qualcosa da temere, o da allontanare, ma un momento di grande introspezione e di consapevolezza che ci permette di guardarci dentro, di ascoltarci e di conoscerci. E dopo 509 giorni, ne siamo certi, Beatriz Flamini avrà sicuramente molto da insegnare a tutti noi.

49 anni, alpinista e speleologa, Beatriz ha scelto consapevolmente di vivere quella che è l’esperienza che, con tutta probabilità, segnerà un importante punto di cambiamento della sua intera esistenza. Lo ha fatto per la sua ricerca scientifica, quella della relazione con il suo corpo, ma anche per vivere un’avventura straordinaria che ha già iniziato a raccontare scatenando l’entusiasmo e la curiosità di tutti.

La donna è scesa in una grotta, situata a 70 metri di profondità nella zona di Motril in provincia di Granada, il 21 novembre del 2021, guardando per l’ultima volta il mondo e ritrovandolo completamente diverso. La guerra in Ucraina, la morte della Regina Elisabetta e la fine delle restrizioni da Covid: Beatriz non sapeva niente di quello che stava succedendo qui fuori.

Ha comunicato con il mondo esterno attraverso un computer, tramite messaggi e video, e solo per aggiornamenti o eventuali necessità. Consapevolmente ha scelto di non interagire con gli altri, né con i colleghi né con i parenti, per vivere in maniera totalizzante quell’esperienza.

Una volta dentro le viscere delle terra, Beatriz si è nutrita grazie ad alimenti che gli venivano recapitati attraverso un cunicolo preparato mesi prima dall’inizio dell’avventura. Lo stesso passaggio è stato utilizzato anche per farle arrivare periodicamente indumenti puliti. Ma cos’ha fatto la donna in questi lunghi mesi? Lo ha raccontato lei stessa al quotidiano spagnolo El País una volta che ha lasciato quella che ormai era diventata la sua casa.

L’esperienza di Beatriz Flamini

Ha lavorato a maglia, Beatriz, e ha scritto e disegnato durante la sua permanenza nella grotta. Ha letto anche tanto, circa 60 libri di ogni genere. E poi ha parlato, lo ha fatto con se stessa, scoprendo di essere molto orgogliosa della donna che ha conosciuto in questi mesi di totale solitudine.

Certo, l’avventura non è stata priva di ostacoli, e nel corso di questi mesi Beatriz ha incontrato diverse difficoltà, come quando uno sciame di moscerini è entrato nella cavità, o come quando il rumore del router al quale era collegato il computer diventava insopportabile. Ma alla fine ce l’ha fatta, Beatriz, e ha portato a termine quella che ha descritto come “Un’esperienza insuperabile” che presto sarà raccontata in un documentario.