Da lei abbiamo imparato a pretendere un amore folle e irragionevole, ma puro e autentico come null’altro al mondo. Non è solo la sua arte a essere impressa nella memoria collettiva, ma anche le sue parole, quelle colme d’amore per il suo Diego.
È stata lei a insegnarci che meritiamo un amore che ci voglia spettinate e non lo ha fatto, certo, affidandosi ai racconti o ai romanzi, né tantomeno ai luoghi comuni. No, lei ci ha raccontato quell’amore che ha vissuto davvero.
Un amore imperfetto, intenso e passionale, quello di Frida Kahlo e Diego Rivera. Quello di due artisti che si sono nutriti reciprocamente nel tempo e, che ancora oggi, sono protagonisti di una storia tanto discussa quanto autentica, ma meravigliosamente eterna.
Indice
La storia d’amore tra Frida Kahlo e Diego Rivera
Non c’è una persona al mondo che non sappia di loro e che non conosca e riconosca il sentimento che ha tenuto legati Frida Kahlo e Diego Rivera in vita e dopo di questa. Folle e irragionevole, così è la loro storia d’amore. Una relazione che non ha mai nascosto al mondo le gelosie e i tradimenti che si sono susseguiti negli anni.
Non potevano stare davvero insieme, ma separarsi e vivere senza la presenza dell’altro era impossibile. Così si sono presi e arresi a quella passione, così intensa e accecante che ha cambiato per sempre la loro vita, e anche la loro arte.
Diego e Frida: così nacque l’amore
Lei era solo una giovane studentessa di 15 anni, lui un uomo di 36 considerato tra gli artisti più famosi del Paese; a unirli a quei tempi era la stessa passione per l’arte e la profonda stima di Frida nei confronti di Diego.
Ma questo non poteva bastare, così quando quel giorno la giovane prese i suoi dipinti sotto braccio per mostrarli al muralista messicano, in realtà andò a prendersi quell’uomo che le apparteneva. Nulla l’avrebbe fermata. Dopo il secondo divorzio di Rivera, i due iniziarono un’intensa ed eterna storia d’amore suggellata dal matrimonio celebrato il 21 agosto del 1929.
L’elefante e la colomba
Libera ed emancipata, Frida era amante della vita nonostante la sofferenza intrisa a causa della sua malattia congenita, la spina bifida, che i genitori e le persone intorno a lei scambiarono per poliomielite. Lui era un uomo più grande e affermato, ma invalicabile che seppe fare breccia nel cuore della Kahlo. Così nacque, alla stregua di una leggenda, la storia d’amore tra l’elefante e la colomba: due persone così diverse, nell’anima e nel corpo, ma intrinsecamente e inspiegabilmente unite l’una con l’altro.
Due anime ribelli che si sono scelte dall’inizio alla fine sfidando le convenzioni e i pregiudizi. Due persone che si sono trovate e accettate incondizionatamente e reciprocamente, fino a farsi male. Frida e Diego non potevano stare insieme senza ferirsi, ma neanche lontani perché ormai il loro incontro aveva cambiato tutto, per sempre.
Gli “incidenti” di Frida
Frida amava Diego e lui l’adorava. Dopo il loro matrimonio del 1929, il desiderio più grande della pittrice era quello di avere un figlio, un sogno spezzato a causa di un gravissimo incidente stradale che la coinvolse in prima persona.
Nei suoi diari, la Kahlo scriveva di aver avuto in realtà due grandi incidenti nel corso della sua esistenza: il primo fu quello che le portò gravi conseguenze a livello fisico, il secondo fu proprio l’incontro con Diego Rivera.
Credo che dipenda dal fatto che sono un tantino stupida perché tutte queste cose sono successe e si sono ripetute per i sette anni che abbiamo vissuto insieme e tutte le arrabbiature da cui sono passata sono servite soltanto a farmi finalmente capire che ti amo più della mia stessa pelle e che, se anche tu non mi ami nello stesso modo, comunque in qualche modo mi ami. Non è così?
Quei figli mai nati
Frida desiderava avere un figlio da Diego, ma le tre gravidanze sfociarono in altrettanti aborti. Nel 1932 mise su tela il trauma della mancata maternità dipingendo “Ospedale Henry Ford” o “Il letto volante”. Frida non diventerà mai madre a causa dei problemi alla schiena e al bacino che l’affliggeranno per tutta la vita. Si circonderà dalle sue adorate scimmiette che curerà come figlie nella sua Casa Azul, e mai lascerà il suo posto accanto a Diego.
Tienimi dentro di te, ti imploro.
Voglio essere la tua casa, tua madre, la tua amante e il tuo figlio…
Ti amerò dal panorama che vedi, dalle montagne, dagli oceani e dalle nuvole, dal più sottile dei sorrisi e a volte dalla più profonda disperazione, dal tuo sonno creativo, dal tuo piacere profondo o passeggero, dalla tua stessa ombra o dal tuo stesso sangue.
Guarderò attraverso la finestra dei tuoi occhi per vedere te.
Il divorzio e l’amore ritrovato
Dopo i tanti tradimenti reciproci, i due scelsero di lasciarsi dopo che Rivera iniziò una relazione con Cristina Kahlo, la sorella di Frida. Ma neanche questo episodio, ai limiti dell’imperdonabile, riuscì a imporre la parola fine a quella che ormai sembrava una favola corrotta.
I due, infatti, tornarono insieme e si risposarono a San Francisco nel 1940 continuando a celebrare il loro amore, quello incomprensibile e instabile, ma eterno e indissolubile, fino alla fine dei loro giorni.
Un’unione, la loro, che ha dimostrato quanto quell’incontro, e quella vita trascorsa insieme, abbia generato qualcosa di più importante e forte della loro stessa individualità e che si è ripercosso, inevitabilmente, sulla loro arte.
Quando Frida morì, nel 1955, Diego ammise: “Ho capito che la cosa più bella della mia vita è stata il mio amore per Frida”.