Spugnette dei piatti: ogni quanto cambiarle e come igienizzarle

Sapevate che le spugnette con cui lavate i piatti possono diventare un ricettacolo di batteri? Ecco come igienizzarle e ogni quanto andrebbero cambiate

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Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Quando non è in giro o al pc, riempie di coccole i suoi amati gatti.

In qualunque cucina c’è almeno una spugnetta: fondamentale per chi ancora lava i piatti a mano, ma anche per chi invece usufruisce della comodità della lavastoviglie – quante volte vi sarà capitato di dover risciacquare un bicchiere al volo? Senza contare poi che è comodissima per pulire il tavolo o il piano da lavoro, per igienizzare il lavello e via dicendo. Insomma, si tratta di uno strumento di cui proprio non si può fare a meno, e proprio per questo è importante che sia sempre in perfette condizioni. Avete idea di quanti germi e batteri si accumulino sulla sua superficie ad ogni utilizzo? Scopriamo allora come disinfettare la spugnetta dei piatti e ogni quanto cambiarla.

Come pulire la spugnetta dei piatti

Residui di cibo e sporcizia possono contaminare la spugnetta con cui lavate i piatti e tenere pulita la cucina, quindi è importante fare in modo che sia sempre ben igienizzata. Innanzitutto, scegliete il giusto materiale: le spugne in cellulosa tendono a trattenere molto di più lo sporco, al contrario di quelle in silicone, quindi valutate di acquistare queste ultime per la vostra cucina. Ma a prescindere dal materiale in cui sono realizzate, bisogna effettuare una pulizia quotidiana delle spugnette per evitare che germi e batteri prolifichino. Come fare? Vediamo qualche trucchetto.

La prima cosa da fare consiste nel risciacquare bene la spugna sotto il getto d’acqua calda corrente, per eliminare i residui di cibo più grandi e visibili. Poi, per una pulizia più profonda, immergetela per 30 minuti in una bacinella d’acqua bollente, dove avrete sciolto un cucchiaio di sale fino o un cucchiaio di bicarbonato di sodio. Entrambi questi ingredienti naturali sono utili per rimuovere lo sporco e i cattivi odori. Se sono proprio questi ultimi a preoccuparvi, allora preparate una bacinella d’acqua bollente e aggiungete il succo di un limone o mezza tazza d’aceto di vino bianco. Lasciate a bagno la spugna per 30 minuti, e ogni cattivo odore sarà sparito.

Infine, se vi sono tracce di unto difficili da rimuovere, iniziate strofinando bene la spugna sotto l’acqua calda corrente, quindi lasciatela in ammollo in una bacinella con acqua bollente e sapone di Marsiglia per almeno un paio d’ore. Dopo ognuno di questi procedimenti, ricordate di risciacquare molto bene la spugna, di strizzarla a fondo e di lasciarla asciugare all’aperto, possibilmente sopra il gocciolatoio del lavandino (non chiudetela nell’armadietto finché non è ben asciutta, per evitare la formazione di cattivi odori dovuti all’umidità).

Un’altra tecnica, decisamente più rapida, per pulire quotidianamente la spugnetta dei piatti consiste nell’usare il forno a microonde. Dopo averla risciacquata bene sotto l’acqua calda corrente, mettetela in un contenitore pieno d’acqua (fate attenzione che il recipiente sia adatto al microonde) e inserite il tutto nel forno impostato alla massima potenza per 60 secondi – sono più che sufficienti per eliminare germi e batteri. Quindi aspettate che la spugnetta sia fredda, strizzatela bene e lasciatela asciugare all’aperto, meglio ancora se appesa.

Infine, una volta ogni tanto potete approfittare della lavastoviglie per pulire a fondo la vostra spugnetta – soprattutto se in silicone. Risciacquatela bene per rimuovere i residui più grandi, quindi mettetela semplicemente nel cestello della lavastoviglie, insieme al resto di pentole, piatti e bicchieri. Fatele fare un giro completo, possibilmente con un lavaggio ad alta temperatura e un’asciugatura con aria calda. La tirerete fuori dalla lavastoviglie praticamente nuova e pronta per essere usata ancora una volta, in totale sicurezza.

Come igienizzare la spugnetta dei piatti

Periodicamente, la spugnetta usata in cucina andrebbe igienizzata più a fondo, perché la normale pulizia non riesce a rimuovere completamente i germi e i batteri che vi si depositano quotidianamente. Una volta alla settimana, dunque, potete procedere con uno di questi rimedi infallibili per disinfettare la spugna. Armatevi di bicchiere dosatore e preparate una miscela composta al 30% di acqua distillata e al 70% di acqua ossigenata: mettete tutto in una ciotola e lasciate la spugna a bagno per almeno mezz’ora, avendo poi cura di risciacquarla molto attentamente e di lasciarla asciugare bene all’aperto.

In alternativa, preparate una miscela composta al 90% di acqua e al 10% di candeggina, versandola in una ciotola e immergendo la spugna per circa mezz’ora. Anche in questo caso potrete dire addio a germi e batteri, ma ricordate di risciacquare molto bene la spugnetta per rimuovere ogni traccia di candeggina e di lasciarla asciugare all’aperto. Se avete una vaporella, potete sfruttare la potenza del vapore a 100°C per igienizzare la spugna: direzionate l’ugello su ogni lato per almeno 30 secondi, facendo attenzione a non scottarvi.

Ogni quanto cambiare la spugnetta dei piatti

Infine, ogni quanto andrebbe cambiata la spugnetta dei piatti? Da una parte c’è la stringente necessità di garantire una corretta igiene di qualcosa che viene continuamente in contatto con le stoviglie con cui mangiate. Dall’altra, tuttavia, c’è l’esigenza di evitare sprechi inutili che non fanno bene all’ambiente (e neanche al vostro portafogli). L’ideale, dunque, sarebbe cambiare la spugna in silicone una volta al mese, tenendola costantemente pulita e igienizzandola periodicamente come abbiamo visto poco sopra.

Le spugnette in cellulosa sono più difficili da disinfettare completamente, quindi andrebbero cambiate più frequentemente, in base all’utilizzo che ne fate. Se vi serve per pulire il piano della cucina e la usate solo occasionalmente per i piatti, potete tenerla per due settimane o un mese. Al contrario, se la impiegate tutti i giorni per rimuovere i residui di cibo, dovreste valutare di cambiarla una volta alla settimana. A prescindere infine dal materiale e dal tipo di utilizzo, se la vostra spugna emana cattivo odore che non se ne va con il succo di limone o con l’aceto, è venuto il momento di gettarla senza rimpianti.