Menta, come coltivarla: le tecniche infallibili

Perfetta per insaporire ogni piatto o preparare bevande dissetanti, la menta è molto facile da coltivare (anche in vaso): ecco qualche trucchetto

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Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Quando non è in giro o al pc, riempie di coccole i suoi amati gatti.

Considerata già dall’alba dei tempi una portentosa pianta medicinale, la menta è oggi particolarmente usata in cucina per insaporire le pietanze o per preparare dissetanti bevande dal gusto tipicamente estivo. Coltivarla non è particolarmente difficile, a patto di avere un posto riparato dove far crescere la piantina in tranquillità. Non avendo esigenze specifiche, è molto adatta anche a chi si trova alle prime armi con il giardinaggio. Scopriamo come piantare e coltivare la menta, sia in giardino che in vaso.

Menta, le caratteristiche della pianta

La menta (Mentha) è un genere di pianta appartenente alla famiglia delle Lamiacee, che include ad esempio numerose erbe aromatiche come il timo, la salvia, il rosmarino, l’origano e la melissa. Originaria di Europa, Asia e Africa, è una pianta che cresce spontanea anche in luoghi dove le condizioni climatiche sono meno favorevoli, ovvero all’ombra e in presenza di temperature abbastanza rigide. In Italia è ampiamente diffusa, e alcune sue varietà crescono principalmente lungo l’arco alpino, a riprova della loro resistenza.

Tra le numerose varietà di menta esistenti, conosciamo soprattutto la menta piperita, la menta d’acqua, la menta selvatica e il mentastro, tutte presenti nel territorio italiano. Queste piante vengono coltivate soprattutto per l’uso in cucina o per la preparazione di rimedi naturali e di oli essenziali, molto utili per risolvere piccoli disturbi di stagione come tosse, raffreddore e mal di gola. In ambito alimentare, la menta si impiega in molteplici ricette di carne e di pesce, nella realizzazione di primi piatti, in salse, gelati e ghiaccioli, nella preparazione di bevande alcoliche e analcoliche di tutti i tipi.

La pianta della menta ha un portamento erbaceo o arbustivo e può raggiungere, a seconda della varietà, un’altezza compresa tra i 30 e i 120 cm. Il fusto è ricoperto da una fitta peluria molto sottile e le sue foglie hanno forma lanceolata o ellittica, con i bordi seghettati e la superficie leggermente pelosa, di colore verde brillante. I fiori sono generalmente piccoli e di forma globulare o a spiga, di un colore rosa tendente al lilla. Il loro profumo è molto intenso e pungente, una delle caratteristiche principali di questa pianta, per cui viene usata sia in ambito officinale che alimentare.

Come piantare la menta

Abbiamo detto che la menta non necessita di molte cure: se avete deciso di piantarla, come prima cosa dovrete scegliere la varietà alla quale volete dedicarvi. Le principali, che abbiamo visto prima, sono idonee sia alla coltivazione in giardino che in vaso, dal momento che non crescono molto in altezza. Iniziate preparando il terreno: quello ideale è ben drenante e molto fertile, ricco di humus e di sostanze organiche. Se decidete di piantare in vaso, usate uno strato di argilla per consentire il corretto deflusso dell’acqua ed evitare pericolosi ristagni idrici.

Anche l’esposizione è importante: la menta non sopporta molto bene il pieno sole, soprattutto nelle regioni più calde, mentre invece cresce rigogliosa in penombra o all’ombra completa. Potete dunque sfruttare spazi vicino a muretti e recinzioni che, altrimenti, andrebbero sprecati perché non adatti ad altre coltivazioni. La pianta della menta, inoltre, dovrebbe essere protetta dalle forti correnti d’aria. Per quanto riguarda il clima, sopravvive tranquillamente agli inverni piuttosto rigidi, sopportando temperature che scendono fino ai -15°C.

Una volta preparato il terreno, potete procedere con la semina: interrate i semi di menta e copriteli bene, quindi innaffiate generosamente. Questa operazione andrebbe compiuta in tarda primavera o in estate, generalmente tra i mesi di aprile e luglio, per non rischiare qualche gelata tardiva. Se volete procedere prima, utilizzate qualche tecnica di germinazione veloce e poi piantate i germogli in semenzaio, così da proteggerli dal freddo: in questo caso potete iniziare già a marzo. Un altro metodo di riproduzione della menta è quella che avviene per talea. Dovrete dunque procurarvi un fusto già fiorito e interrare la parte inferiore, attendendo che metta radici.

Come coltivare la menta

Ora non ci resta che scoprire qualche trucchetto per far crescere la vostra pianta di menta. Partiamo dall’irrigazione: sebbene questa specie non abbia un particolare fabbisogno idrico, il terreno non dovrebbe mai restare completamente asciutto. L’ideale sarebbe tastare il terriccio e procedere con l’annaffiatura quando inizia a seccarsi. Nei periodi di caldo intenso, le irrigazioni dovrebbero essere più frequenti: sono soprattutto le piantine giovani a soffrire la siccità, quindi il primo anno vanno bagnate spesso. Evitate di far cadere l’acqua sulle foglie, innaffiando piuttosto il terreno.

La concimazione non è strettamente necessaria, ma consigliata soprattutto in caso di coltivazione in vaso, dove il terreno perde più velocemente le sue sostanze nutritive. Durante il periodo dello sviluppo, potete utilizzare un fertilizzante liquido naturale per erbe aromatiche (la scelta migliore, visto che la menta viene impiegata per scopi alimentari) da diluire nell’acqua dell’irrigazione ogni 15 giorni, diradando poi questo periodo di tempo con l’arrivo dell’autunno. In questo modo, la vostra pianta crescerà più rigogliosa.

Inoltre, il terreno attorno alla pianta va tenuto rigorosamente pulito dalle erbe infestanti. La sarchiatura è molto utile, perché consente di eliminare la sporcizia e di ossigenare al meglio il terreno. Periodicamente, controllate inoltre che l’arbusto non presenti rami secchi o malati, procedendo eventualmente a tagliarli. Per quanto riguarda la potatura, potete limitarvi semplicemente alla pulizia della pianta e a qualche taglio più deciso con l’arrivo dell’estate, per stimolare la crescita di nuovi germogli.

Con l’arrivo dell’inverno, invece, è consigliabile una potatura totale (soprattutto nelle regioni più fredde). Per proteggere le radici dalle temperature più rigide, pacciamate il terreno con uno strato di foglie o di paglia – al tempo stesso, questa procedura vi consentirà di tenere sotto controllo le eventuali erbe infestanti. Se la menta è coltivata in vaso, potete spostare quest’ultimo in una serra fredda o comunque in un luogo ben protetto dal vento e dalle gelate, ricordando che comunque la pianta è in grado di sopravvivere sino a -15°C.

Sapevate che la menta ha un odore così pungente da tenere lontani molti parassiti? Viene per questo motivo usata spesso in consociazione con altre colture come i pomodori, perché li protegge indirettamente da diverse malattie. Fate solamente attenzione a lasciare il giusto spazio e a tenere sotto controllo la sua crescita: la menta è infatti una specie infestante, in grado di ricoprire velocemente il terreno e di prendere il sopravvento sulle altre piante.