Chiara Ferragni difende Fedez dopo la lite con la Rai

Dopo la lite con la Rai e il monologo al Concertone, Chiara Ferragni difende Fedez su Instagram

Chiara Ferragni difende Fedez dopo la lite con la Rai. Il monologo del rapper sul palco del Primo Maggio e lo scontro con l’azienda di viale Mazzini, accusata di aver chiesto all’artista di non fare il nome di alcuni politici, continua a far discutere.

Il cantante ha pubblicato il video integrale della telefonata ricevuta dalla Rai e registrata, mentre i dirigenti hanno risposto con diverse note alle accuse. Per sostenere Fedez sono scesi in campo numerosi artisti, mentre la moglie Chiara si è schierata al suo fianco. L’influencer ha pubblicato diverse Stories su Instagram in cui ha mostrato tutto il suo sostegno nei confronti del marito.

“Non potrei essere più fiera di così di quello che ha fatto Fede stasera – ha scritto, pubblicando il video dell’intervento del cantante durante il Concertone -. Avere il coraggio di andare contro tutti per dire ciò che si pensa non è cosa da poco. Sono super fiera”. In seguito, parafrasando il titolo di una famosa canzone di Fedez, ha aggiunto: “Bella storia sei tu e le palle che hai nel dire sempre quello che pensi”.

Nel frattempo la polemica non si spegne. “Non voglio sembrare uno che vuole sfruttare questa situazione per apparire – ha dichiarato Fedez a La Stampa -. Quello che volevo dire l’ho detto. Se la Rai vuole fare chiarezza, bene. Altrimenti quello che è accaduto è sotto gli occhi di tutti. Meno male che ho registrato la telefonata e non pensavo di dover arrivare fino a questo punto, ma evidentemente non c’è limite alla vergogna. Ora, nel momento in cui con un comunicato ufficiale mi si dà del bugiardo, sono costretto a pubblicare la telefonata”.

Riguardo alla telefonata ha spiegato che è stata: “Una delle più spiacevoli che ho avuto in vita mia. Adesso la Rai mi accusa di aver montato ad arte il video, ma io metto a disposizione la versione integrale e a quanto pare, visto che la stanno facendo girare anche loro, mi stavano registrando”.

“Sono devastato – ha concluso -, non solo è vero che mi hanno chiesto di non fare i nomi dei politici leghisti ma sono sicuro che sia successo anche ad altri. Sarebbe interessante indagare dietro le quinte dei concertoni passati. In queste ore mi stanno scrivendo tanti colleghi anche molto famosi che mi dicono come situazioni simili siano capitate anche a loro”.