Mesi interi trascorsi in casa per via delle misure di isolamento e distanziamento sociale disposte dal Governo per far fronte all’emergenza Coronavirus. Pochissima o nulla attività fisica. Stress e preoccupazioni. Interventi rimandati. Per i 4 milioni di italiani che soffrono di artrosi son dolori. “Infatti, una scarsa attività fisica, l’abitudine di dormire poco o male, lo stress, il fumo, una certa propensione alla depressione sono tutti fattori che si associano al mantenimento dei dolori articolari”, spiega il dott. Marco Lanzetta, uno dei chirurghi della mano e microchirurghi più conosciuti al mondo, Direttore Scientifico Internazionale dell’Istituto Italiano Chirurgia della Mano, Centro Nazionale Artrosi.
L’importanza dell’alimentazione
Chi da anni segue un’alimentazione anti infiammatoria è pronto a giurarci: la qualità di vita è notevolmente migliorata; i dolori sono sotto controllo. E non è un caso. Perché “Quello che mangiamo ha un notevole effetto sulla salute delle nostre articolazioni e, di conseguenza, sullo sviluppo dell’artrosi”, spiega il dott. Lanzetta, che a questo argomento ha dedicato un libro dal titolo “La dieta anti artrosi” (Demetra), in cui spiega come influisce l’alimentazione sulla patologia, quali sono i cibi da eliminare e quelli da privilegiare, fornendo anche menu settimanali dettagliati e deliziose ricette fotografiche.
Prima regola: peso sotto controllo
“Una dieta ipercalorica o ricca di grassi porta inevitabilmente al sovrappeso e quindi ad aumentare il carico sulle articolazioni, in primo luogo a livello delle anche, delle ginocchia e dei piedi”, dichiara l’esperto. “È evidente che a lungo andare queste articolazioni cominciano a manifestare uno stato di “fatica”, in seguito alla compressione subita, e l’usura delle superfici si fa evidente. Ma il cibo ha anche un effetto diretto: esistono alimenti che accelerano la comparsa dell’artrosi e altri che invece la rallentano”.
I cibi da eliminare
- La carne. “Da eliminare completamente, tutta, di ogni tipo, compresi i salumi e le carni bianche”, consiglia il medico. “Ricca di acido arachidonico, fornisce, attraverso questo acido grasso della categoria degli omega-6, un prezioso sostegno alla produzione sostanze pro-infiammatorie. Le carni sono inoltre ricche di grassi saturi e colesterolo, che chi soffre di artrosi dovrebbe limitare al massimo”.
- Lo zucchero. “Quello introdotto con la dieta alza i tassi di insulina, promuovendo un circolo vizioso che ha un impatto assai negativo sulla salute delle nostre articolazioni. Anche gli edulcoranti artificiali vanno evitati, per tutta una serie di altri problemi. Per dolcificare – suggerisce il dott. Lanzetta – esistono valide e più sane alternative allo zucchero, come lo sciroppo di agave, lo sciroppo d’acero, la stevia, il malto di riso o l’inulina”.
- Sale. “Provoca ritenzione idrica e, di conseguenza, anche le articolazioni si gonfiano, soprattutto al mattino e soprattutto nelle mani, quando l’azione linfodrenante del movimento delle dita si interrompe durante il sonno. Consumare meno sale – continua l’esperto – aiuta inoltre a non disperdere il calcio dalle ossa e quindi a difendersi da osteoporosi e dal rischio di fratture spontanee”.
- Latte e latticini. “Sono alimenti ricchi di grassi animali (anche qui elevate quantità di acido arachidonico) e colesterolo, e rientrano quindi in quella tipologia di cibi da evitare. Il divieto poi diventa assoluto per i soggetti intolleranti al lattosio, oltre che per coloro che soffrono di artrosi”.
- Solanacee. “Fanno parte di questa famiglia il pomodoro, le patate, le melanzane, i peperoni”, spiega Marco Lanzetta. “Una discreta casistica dimostra come il consumo di questi alimenti sia in relazione con l’aggravarsi della sintomatolgia artrosica articolare, soprattutto in soggetti predisposti. Anche se il pomodoro è un componente essenziale della nostra dieta mediterranea, se l’artrosi è parecchio invalidante allora bisogna proprio farne a meno, insieme a tutti gli altri ortaggi di questa famiglia”.
- Uova. “Il tuorlo è particolarmente ricco di colesterolo, quindi è meglio utilizzare solo l’albume, naturalmente ricavato da uova di galline allevate all’aperto e nutrite solo con mangime ottenuto da agricoltura biologica, senza aggiunta di ormoni, antibiotici o altri farmaci”.
- Farine raffinate. “Sono ricche di carboidrati raffinati, i quali portano a un rapido innalzamento del livello di zucchero nel sangue subito dopo la loro ingestione, e quindi al rilascio di insulina, promuovendo la produzione di radicali liberi che sono la causa dello stress ossidativo, una condizione da evitare”.
- Superalcolici. “Da eliminare completamente – suggerisce il medico – soprattutto nei pazienti artrosici e sovrappeso, perché in loro l’alcol ingerito si trasforma in zucchero e spesso si deposita nel tessuto adiposo, contribuendo all’accumulo di grasso”.
- Gli agrumi. “Questi frutti vanno eliminati da chi soffre di artrosi perché sono troppo acidi e portano a una esacerbazione dei sintomi dolorosi”.
- Cibi confezionati. “Una vera minaccia per la nostra salute, soprattutto se consumati da persone con patologie infiammatorie. Avete l’artrosi? Comprate prodotti freschi e biologici e cucinateli voi stessi: è sempre la scelta migliore”.
I migliori alimenti anti artrosi
Al contrario, molti altri alimenti di origine vegetale possono davvero aiutare a tenere sotto controllo l’infiammazione e a ridurre la sintomatologia. Sul podio dei 10 cibi anti artrosi che il dott. Lanzetta descrive nel dettaglio nel suo libro c’è l’avena. “Sotto forma di farina, fiocchi, crusca, una dieta antinfiammatoria non può prescinderne – spiega l’esperto. Per la prima colazione è la cosa ideale”. Poi via libera e cereali integrali e legumi, tanta buona frutta e verdura di stagione, preferibilmente biologica, pesce azzurro ricco di omega-3, soia e spezie.
La dieta anti artrosi
Nel libro del dott. Marco Lanzetta, la Dieta Anti Artrosi prevede due fasi ben distinte: Una prima fase (che dura 1 settimana) che possiamo definire di pulizia, disintossicazione, wash-out delle tossine e degli scarti e intasamenti cellulari che si sono cronicizzati fino a quel momento, e una seconda fase di regime completo, per la cura vera e propria dell’artrosi/artrite”, spiega il medico. Ecco, di seguito, i menu di una settimana tipo. Importanti, però, sono anche gli integratori alimentari. “Ciò è particolarmente importante all’inizio della dieta anti artrosi – conclude il dott. Lanzetta – per un’azione combinata di disintossicazione e depurazione dell’organismo. Gli integratori permettono, inoltre, di apportare grandi quantità di sostanze antiossidanti, in modo da “catturare” il maggior numero di molecole di radicali liberi, soprattutto quelli a contenuto di ossigeno, come l’anione superossido e il perossido di idrogeno”.
I menu della settimana
LUNEDÌ
COLAZIONE: 1 muesli
SPUNTINO MATTINA: 1 frutto
PRANZO: Insalata di cous cous integrale con seitan
SPUNTINO POMERIGGIO: 1 frutto
CENA: Stufato di cavolo nero e ceci
MARTEDÌ
COLAZIONE: Crema di avena
SPUNTINO MATTINA: 1 frutto
PRANZO: Spaghetti di grano saraceno con sesamo e chia
SPUNTINO POMERIGGIO: 1 frutto
CENA: Zuppa di miso, funghi e cavolo
MERCOLEDÌ
COLAZIONE: Mattone di avena
SPUNTINO MATTINA: 1 frutto
PRANZO: Omelette bianca di crescione e tarassaco
SPUNTINO POMERIGGIO: 1 frutto
CENA: Kebab di verdure: pane integrale
GIOVEDÌ
COLAZIONE: Frullato di frutta
SPUNTINO MATTINA: 1 frutto
PRANZO: Risotto integrale al radicchio e pere
SPUNTINO POMERIGGIO: 1 frutto
CENA: Zuppa di lenticchie e batate
VENERDÌ
COLAZIONE: Crema di avena
SPUNTINO MATTINA: 1 frutto
PRANZO: Pinzimonio di verdure di stagione
SPUNTINO POMERIGGIO: 1 frutto
CENA: Spiedini di seitan con verdure e ananas
SABATO
COLAZIONE: Farinata di ceci
SPUNTINO MATTINA: 1 frutto
PRANZO: Insalata verde di vegetali misti
SPUNTINO POMERIGGIO: 1 frutto
CENA: Zuppa di fave, carote e seitan affumicato
DOMENICA
COLAZIONE: 1 muesli
SPUNTINO MATTINA: 1 frutto
PRANZO: Fusilli integrali al pesto di cavolo nero con fave e spinaci
SPUNTINO POMERIGGIO: 1 frutto
CENA: Tajine di verdure