Correre combatte o peggiora la cellulite?

Correre peggiora o migliora lo stato dell’infiammazione del tessuto connettivale che prende il nome di cellulite? Vediamolo insieme

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Elisa Cappelli

Esperta di fitness

Laureata in Filosofia e Master in Giornalismo Internazionale LUISS. Trainer certificata CONI e FIF (Mat base e avanzato). Studia Anatomy in Motion (Gary Ward) e Qi gong.

Pubblicato: 9 Giugno 2022 12:00

Quando la cellulite rischia di peggiorare

Sappiamo tutti/e che correre ha i suoi grandi benefici per quel che riguarda l’allenamento globale del sistema cardiovascolare, circolatorio e respiratorio, oltre a tonificare tutto il corpo e bruciare grassi in modo efficace. Va detto che dal punto di vista dell’impatto a terra le articolazioni vengono sollecitate e non poco e lo stesso possiamo dire per i tessuti, che possono soffrire dello scarico verso il basso. Se inoltre l’appoggio podalico non viene effettuato bene, alcuni muscoli dell’arto inferiore potrebbero non lavorare mai in modo funzionale e altri potrebbero essere sollecitati oltremodo.

Correre rappresenta un’attività fisica che contribuisce a spingere ripetutamente il sangue contro le pareti dei vasi sanguigni che si gonfiano e questo non rende particolarmente fluido il tessuto, anzi. La parte del connettivale apicale (derma) che riceve nutrimento trofico dai livelli sottostanti potrebbe soffrirne e non poco. Questa condizione rischia di peggiorare in modo significativo la cellulite. Con la corsa aumenta la produzione di acido lattico e radicali liberi, che vanno a creare ostacoli rispetto alla circolazione e finiscono per peggiorare anche l’infiammazione dei tessuti. La corsa – se effettuata senza progresso graduale – peggiora lo stato della condizione del ristagno dei liquidi e va ad aggravare il fenomeno della cosiddetta pelle a buccia d’arancia. L’ideale sarebbe alternare la corsa con la camminata o anzi preferire davvero uno stile di camminata a passo spedito che consenta di bruciare calorie, non impattare troppo sulle articolazioni e andare a smuovere senza troppo danno tutti i tessuti.

Questo tipo di lavoro fisico andrebbe costantemente monitorato sia a livello dell’impegno cardiaco per fare in modo che la nostra preziosa pompa sanguigna non vada in sovraffaticamento, sia a livello dell’idratazione. Affannarsi e affaticarsi senza reintegrare i liquidi rischia di mandare in ulteriore sofferenza i tessuti. L’ideale è bere due litri di acqua al giorno, dilazionandoli lungo tutta la giornata, ma tenendo conto però del fatto che con un’ora di corsa si può arrivare a perdere anche più di un litro di liquidi; questo non significa che dobbiamo condensare l’apporto di liquidi tutti subito dopo la corsa, ma dobbiamo considerare che nel momento successivo rimane facile andare in debito e in disidratazione. Si dovrebbe sempre bere ogni tanto durante il giorno in modo da evitare un incremento repentino della volemia con una conseguente diuresi aumentata dall’eccesso. Ci si dovrebbe quindi idratare almeno ogni 30 minuti e non in modo eccessivo.

5 consigli per combatterla

Inutile dire che il regime alimentare gioca un ruolo fondamentale per evitare che lo stato infiammatorio peggiori, ma ci sono anche altre accortezze che si possono seguire per andare a ridurre di molto il problema cutaneo:

Piano con i dolciumi

Attenzione ai dolciumi e ai prodotti ricchi di lievito. Cercate di circoscrivere il consumo degli alimenti ad alto indice glicemico, come i dolci. Potete creare un momento magico di tanto in tanto e godervelo senza eccessivi sensi di colpa, ma in generale dovreste cercare di ridurre al minimo l’abitudine al consumo di cibi pieni di zucchero, specie abolire la scelta di consumarli a fine pasto, onde evitare di rischiare di compromettere l’intera digestione e innalzare vertiginosamente i valori glicemici.

Esercizi in acqua

Fare movimento in acqua rappresenta un’arma micidiale per l’infiammazione e vi permette di tenere tonici tutti i muscoli degli arti inferiori e del centro addominale. Sguazzate, eseguite esercizi, muovete le gambe velocemente, con piccoli saltelli, frequenti sforbiciate e calci indietro portando l’anca in estensione.

Passione sotto le lenzuola

Quando fate l’amore mobilizzate tutta la vostra cintura lombo-pelvica e date forza ai muscoli che la stabilizzano. Il sesso smuove i tessuti, cambia l’umore e vi permette di avere anche un buon contatto con il vostro lato sensuale, seducente. Si riattiva la circolazione, cresce l’autostima (non che dobbiate legare la vostra autostima alla prestazione sessuale). Potrebbe salirvi la fame, quindi basta scegliere con consapevolezza cosa si vuole consumare subito dopo.

Osserva le tossine e le emozioni

Non tutto quello che ci intossica proviene dal cibo, spesso anche dai pensieri che scegliamo di nutrire e quindi possiamo stare molto attenti/e alle emozioni che scegliamo di nutrire, quelle ci possono muovere in modo efficace o bloccare completamente. Non sentirsi mai a proprio agio, non sentirsi sereni/e con se stessi crea un problema collegato al territorio e al modo in cui si vive il proprio corpo. Provate a respirare, a sentire che in ogni momento siete padrone/i del vostro tempio, la pelle, gli organi e le emozioni che ci abitano.

Onora le gambe

A volte perdiamo il controllo della parte del corpo che conosciamo di meno e quindi potrebbe essere una buona idea iniziare a curare in modo diverso le gambe, con gel specifici, anche rinfrescanti. Potete fare un bello spazzolamento o scrub sotto la doccia e un ottimo massaggio che promuova la circolazione, oppure, meglio ancora, domandare di farvelo fare e godervi le coccole.