Argento colloidale: cos’è, proprietà e come si usa

L’argento colloidale è un prodotto disinfettante usato per prevenire e trattare infezioni, ma attenzione a non abusarne

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Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Pubblicato: 31 Agosto 2016 22:39Aggiornato: 7 Giugno 2022 14:28

Cos’è

L’argento colloidale è un prodotto composto da particelle di argento di dimensioni molto piccole sospese in acqua. Si tratta di un liquido trasparente incolore, insapore e privo di odore, in cui l’argento si trova in forma colloidale a concentrazioni che possono variare da 10 a 50 parti di milione (ppm). Prima della scoperta e della diffusione degli antibiotici, l’argento colloidale era ampiamente adoperato sia internamente sia esternamente per curare infezioni di vario tipo. Caduto in disuso dopo l’avvento dei farmaci moderni, negli ultimi anni l’argento colloidale è tornato alla ribalta come rimedio naturale alternativo ai farmaci contro infezioni batteriche, virali e fungine.

In commercio, l’argento colloidale si trova facilmente in erboristeria e in farmacia, dove viene venduto come argento colloidale o argento colloidale ionico. Lo si può acquistare in versione spray o in bottiglie dotate di contagocce da usare esternamente su pelle e mucose o da assumere per via orale, in base al problema da trattare. L’argento colloidale può anche essere inserito in sciroppi, creme a uso topico, collutori, colliri e altri prodotti per la cura della persona. Percepito da molti come un rimedio innocuo e meno pericoloso di farmaci e antibiotici, in realtà sulla sicurezza dell’argento colloidale la discussione è aperta e non si tratta di un prodotto privo di rischi e controindicazioni.

Proprietà e come si usa

L’argento colloidale ha proprietà antimicrobica e disinfettante e viene dunque utilizzato per velocizzare la guarigione di ferite e per trattare svariate infezioni provocate da batteri, virus o funghi. L’impiego dell’argento colloidale è molto diffuso ad esempio in caso di ferite aperte che faticano a rimarginarsi e che potrebbero infettarsi e in caso di infezioni o infiammazioni che colpiscono occhi, orecchie, gengive, gola, mucosa vaginale; ad esempio, l’argento colloidale si utilizza per combattere herpes labiale, congiuntivite, afte e stomatiti, candida vaginale. L’argento colloidale, per le sue proprietà antibatteriche, viene consigliato anche in caso di acne e follicolite, per disinfettare la pelle e favorire la cicatrizzazione di foruncoli e cisti.

Per uso esterno, l’argento colloidale si utilizza così com’è: l’argento colloidale spray è più comodo da usare su ferite della pelle o infiammazioni della gola, mentre l’argento colloidale in gocce è adatto ad esempio per orecchie, occhi e narici o da usare per lavaggi della pelle, risciacqui della bocca, gargarismi, puro o diluito in acqua. Dopo l’applicazione, in genere l’argento colloidale va lasciato agire, dunque non si risciacqua.

Esternamente, l’argento colloidale viene utilizzato anche sui bambini e sugli animali domestici, come un normale disinfettante. L’uso dell’argento colloidale, anche in questi casi, è utile per trattare infezioni alle orecchie e agli occhi, funghi della pelle, dermatiti, ferite cutanee e gengiviti.

L’argento colloidale viene utilizzato anche per trattare sintomi influenzali come mal di gola e raffreddore, affezioni a carico delle vie respiratorie e infezioni urinarie o genitali, come la cistite o la candida: in questi casi, l’argento colloidale viene somministrato generalmente per via interna. Internamente l’argento colloidale si assume in gocce al dosaggio indicato sulla confezione; di norma, la dose da utilizzare varia in base alla concentrazione del prodotto, l’entità del disturbo e il peso della persona che assume il rimedio.

Effetti collaterali

L’argento colloidale, come abbiamo visto, è composto da particelle di argento in soluzione colloidale in acqua. Se utilizzato esternamente in modo sporadico, o assunto per brevi periodi e in piccole quantità, l’impiego di argento colloidale non sembra causare particolari effetti collaterali. Se però viene assunto regolarmente o ad alte dosi, soprattutto per via interna, il suo utilizzo potrebbe portare a un accumulo di argento in diversi tessuti e organi del corpo.

Nei casi più gravi, un eccesso di argento all’interno dell’organismo può causare una condizione nota come argiria, caratterizzata da una colorazione grigia della pelle irreversibile, data proprio dai livelli elevati di argento. Oltre alla pelle, l’accumulo di argento può interessare anche altri organi come reni, fegato, polmoni, e comprometterne la funzionalità. Si tratta ovviamente di una situazione estrema ma, se si decide di ricorrere a questo rimedio, meglio comunque chiedere consiglio al proprio medico e, in ogni caso, non abusarne e prestare molta attenzione soprattutto quando lo si usa su bambini e animali.

Controindicazioni

L’uso dell’argento colloidale è controindicato in caso di allergie e sensibilità a uno o più componenti del prodotto. L’uso di argento colloidale è fortemente sconsigliato anche in gravidanza e in allattamento sia per uso interno sia per uso esterno. Se si seguono terapie farmacologiche è importante informare il medico, il farmacista o l’erborista di fiducia prima di ricorrere all’argento colloidale, per escludere eventuali interazioni.