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Cos’è
L’aglio è il bulbo di Allium sativum, specie perenne originaria dell’Asia oggi coltivata in tutti le regioni a clima temperato. La pianta dell’aglio è una piccola erbacea che non supera i cinquanta centimetri di altezza, producendo foglie lineari e fiori bianchi o rosati. Poiché i fiori dell’aglio sono sterili, la pianta si riproduce solo grazie ai bulbilli o agli spicchi del bulbo.
Il bulbo dell’aglio, oltre a essere una spezia largamente impiegata in cucina come aromatizzante, è un potente rimedio naturale contro svariati disturbi. L’aglio è utilizzato, in particolare, per ridurre la pressione sanguigna e i livelli di colesterolo e trigliceridi, ma vanta anche proprietà immunostimolanti, antisettiche e antiaggreganti sulle piastrine. I benefici dell’aglio dipendono soprattutto dai composti solforati tra cui l’alliicina, una molecola che si libera dopo la contusione degli spicchi. I bulbi o spicchi d’aglio contengono anche saponosidi, flavonoidi, zuccheri, sali minerali e principi attivi ad attività antibiotica, come la garlicina e l’alisina.
Proprietà e benefici
L’aglio ha diverse proprietà benefiche per la salute. Innanzitutto si tratta di un rimedio naturale efficace contro alcuni batteri, virus, parassiti e funghi e per questo utilizzato tradizionalmente contro affezioni respiratorie e gastrointestinali, parassiti intestinali, verruche, funghi della pelle e delle mucose, tra cui il piede d’atleta e la Candida albicans.
Le proprietà antibiotiche ed espettoranti dell’aglio sono da sempre sfruttate per la salute di polmoni e bronchi: quando si consuma aglio, infatti, l’essenza viene in parte espulsa attraverso l’apparato respiratorio esercitando un’azione antisettica, spasmolitica e mucolitica. Per questo, l’aglio rappresenta un rimedio naturale contro le infezioni respiratorie.
Inoltre, il consumo di aglio può favorire l’appetito e migliorare la digestione, agendo sulle secrezioni gastriche e soprattutto sul microbiota intestinale. Grazie alle sue proprietà toniche, spasmolitiche e antisettiche, l’aglio può ad esempio ridurre notevolmente il reflusso gastroesofageo associato alla presenza di Helicobacter pylori e i fenomeni di meteorismo e flatulenza causati dai processi fermentativi dell’intestino. L’aglio sarebbe poi in grado di regolarizzare l’attività della tiroide e ha interessanti proprietà immunostimolanti e antitumorali.
In fitoterapia ed erboristeria l’aglio è però impiegato soprattutto per i suoi benefici a livello di cuore e sistema cardiovascolare. L’assunzione di aglio ha infatti azione positiva sulla pressione sanguigna, riduce i livelli di colesterolo, ha una lieve attività diuretica, ha azione antiossidante e proprietà antiaggreganti e fibrinolitiche. Il consumo regolare di aglio può dunque aiutare a regolarizzare la pressione arteriosa lievemente alta, diminuire i livelli di colesterolo LDL o colesterolo cattivo e avere un effetto preventivo verso aterosclerosi, trombosi e infarto.
I benefici dell’aglio sono stati attribuiti ai composti solforati presenti nei bulbi, responsabili anche dell’odore e del gusto caratteristici dell’aglio. Il bulbo intero dell’aglio contiene una molecola nota come alliina, inodore e insapore: quando l’aglio viene tagliato o contuso, la rottura delle cellule vegetali fa sì che venga rilasciato un enzima (l’alliinasi) che trasformano l’alliina in allicina, dall’odore pungente caratteristico dell’aglio crudo. Più lo spicchio di aglio viene tagliato, più il sapore diviene forte, dunque l’aglio ridotto in poltiglia ha odore e gusto decisamente più intensi rispetto all’aglio tagliato a fette. Si tratta di un meccanismo di difesa per la pianta, che grazie all’odore e al sapore pungente riesce a preservare i bulbi dai predatori, garantendosi la sopravvivenza e la riproduzione. Quando invece l’aglio viene cotto, l’aria e la temperatura portano a ulteriori trasformazioni dei composti solforati producendo molecole dall’odore e dal sapore decisamente più delicati.
Come utilizzarlo
Per godere dei benefici dell’aglio sarebbe sufficiente consumarlo crudo, mangiandone da tre spicchi a un bulbo intero al giorno. Gli spicchi possono essere ingoiati interi o, meglio ancora, ridotti in poltiglia con lo schiaccia-aglio. Con gli spicchi d’aglio si può anche preparare un infuso, lasciando l’aglio fresco in acqua calda per dieci minuti.
Tutte queste modalità di assunzione però, per quanto efficaci, hanno lo spiacevole effetto collaterale legato al cattivo odore, ben percepibile dall’alito ma anche attraverso il sudore. Per ovviare a questo problema, in commercio esistono estratti di aglio disponibili in capsule o compresse rivestite, la cui assunzione consente di beneficiare delle virtù dell’aglio senza soffrire poi di alito pesante. In erboristeria e in farmacia è possibile reperire anche preparazioni a base di aglio a uso topico, per il trattamento di verruche e micosi della pelle e delle unghie.
Controindicazioni
L’aglio non presenta particolari effetti collaterali ma, quando consumato crudo, e in alcuni casi anche cotto, può provocare disturbi digestivi e un caratteristico odore sgradevole dell’alito. In gravidanza e durante l’allattamento sarebbe bene non assumere preparazioni a base di aglio (il consumo moderato di aglio come alimento non è invece sconsigliato). Attenzione anche alla somministrazione di estratti di aglio se si assumono farmaci e prima di un intervento chirurgico: in questi casi è bene chiedere consiglio al proprio medico. Infine, gli spicchi d’aglio strofinati sulla pelle per un tempo prolungato o troppo di frequente possono inoltre causare irritazioni cutanee e vesciche, soprattutto nei bambini.