Cos’è
L’abbronzatura artificiale è una pratica che permette di ottenere un colorito più scuro della pelle grazie all’uso di lampade abbronzanti, cioè lampade che emettono raggi UV. Le lampade si effettuano in centri di abbronzatura o solarium, centri benessere, palestre e centri estetici che dispongono di apparecchiature diverse per dimensione e tipologia. Oltre ad essere destinate all’abbronzatura solo del viso o di tutto il corpo, esistono lampade che emettono soprattutto radiazioni UVB e altre che emettono anche radiazioni UVA, in quantità variabili.
La differenza tra raggi UVA e UVB risiede nelle loro caratteristiche e nella capacità di raggiungere gli strati più profondi della pelle:
- gli UVA sono raggi presenti l’anno, anche d’inverno, perché non vengono filtrati dalle nuvole. Si tratta di raggi ultravioletti capaci di raggiungere il derma, lo strato più profondo dell’epidermide e sono responsabili di macchie cutanee, arrossamento della pelle, prurito. I raggi UVA, pur determinando un’abbronzatura quasi nulla, causano un aumento della produzione di radicali liberi, velocizzando il processo di invecchiamento e aumentando il rischio di comparsa di tumori della pelle;
- i raggi UVB sono invece presenti in maggiore d’estate poiché d’inverno vengono filtrati dalle nuvole e dalla presenza di vento e sono responsabili di eritemi solari, scottature e abbronzatura.
Molte persone apprezzano le lampade solari perché consentono di ottenere un colorito migliore anche durante i mesi invernali; altre vi fanno ricorso poco prima dell’estate allo scopo di preparare la pelle al sole o al termine dell’estate per prolungare l’abbronzatura. Le lampade, però, fanno male? Sebbene le lampade abbronzanti progettate per ridurre al minimo i rischi legati all’abbronzatura, non bisognerebbe esagerare né con l’esposizione ai raggi solari né con le lampade abbronzanti. Inoltre, per quanto riguarda l’abbronzatura artificiale, è importante scegliere centri che garantiscano sicurezza e affidabilità e che effettuino regolarmente una manutenzione adeguata alle apparecchiature, il cui uso prolungato può portare a malfunzionamenti.
Effetti e rischi
L’abbronzatura artificiale ha effetti simili a quella naturale, con la differenza che avviene in un tempo decisamente inferiore. Abbronzarsi grazie a lampade, docce e lettini solari purtroppo non protegge la pelle da eritemi, scottature, formazione di macchie scure della pelle, e nemmeno dal rischio di sviluppare tumori della pelle.
I livelli di radiazioni delle lampade solari sono infatti del tutto simili a quelli prodotti dal sole estivo nelle ore più calde, a volte addirittura superiore. Secondo l’AIRC, Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, le lampade abbronzanti sono cancerogene e per questo ne sconsiglia l’uso. Tra i tumori della pelle che possono svilupparsi in seguito a un eccessiva esposizione al sole o all’abuso di lampade abbronzanti troviamo il melanoma, un tumore aggressivo e maligno che si sviluppa causa dei danni al DNA provocati dalle radiazioni ultraviolette ai melanociti, cellule della pelle deputate alla produzione della melanina.
I rischi dell’abbronzatura artificiale sono ovviamente legati a svariati fattori tra cui l’età, il tipo di pelle o fototipo, l’intensità dei raggi emessi, la durata delle sedute e la frequenza. Per questo motivo, gli esperti consigliano di rivolgersi a strutture serie e affidabili e di ricorrere all’esposizione al sole e alle lampade solari con moderazione, proteggendo la pelle attraverso l’applicazione di creme con un’adeguata produzione solare. Applicare creme solari quando si ricorre alle lampade però può ridurre l’abbronzatura, causare macchie o dare un falso senso di sicurezza che potrebbe portare a effettuare più sedute o sedute più lunghe, aumentando i rischi per la salute.
In alcuni casi, le lampade solari sono consigliate, nonostante i possibili rischi: ad esempio, l’abbronzatura artificiale viene sfruttata per trattare i sintomi di alcune malattie, come la psoriasi, ovviamente dietro consiglio del medico.
Se invece si ricorre alle lampade al solo scopo di abbronzarsi, per non rinunciare al colorito dato da sole e lampade abbronzanti, chi non riesce a fare a meno alla tintarella nei mesi invernali può ricorrere a creme autoabbronzanti che, se di qualità, non comportano particolari rischi. Si tratta di prodotti cosmetici che contengono pigmenti o sostanze che interagiscono con le proteine della pelle formando complessi colorati.
Controindicazioni
Tutte le persone dovrebbero esporsi al sole e alle lampade solari con moderazione e applicando una crema che offra un filtro solare adeguato al proprio fototipo. In alcuni casi, però, l’abbronzatura artificiale è controindicata, anche a piccole dosi. Non dovrebbero fare ricorso a docce, lettini e lampade i bambini, gli adolescenti e in generale le persone giovani. L’uso delle lampade abbronzanti è vietato per i minorenni, ma idealmente sarebbe meglio non fare lampade sotto i 30 anni, poiché le scottature della pelle in giovane età predispongono a un maggiore rischio a tumori cutanei.
L’abbronzatura artificiale è controindicata anche per tutte le persone che soffrono o hanno sofferto di neoplasie o che presentano nei irregolari. Non dovrebbero effettuare lampade abbronzanti nemmeno le donne in gravidanza e le persone con la pelle molto chiara e soggetta a eritemi e scottature per le quali la legge ne vieta il ricorso. Attenzione poi a effettuare lampade se si seguono terapie farmacologiche o dopo aver applicato sulla pelle cosmetici, poiché in alcuni casi si può verificare una sensibilizzazione al sole, responsabile di scottature importanti e macchie scure.
Fonti: