Liorni trionfa e si prende la sua rivincita (dopo La Vita in Diretta)

Marco Liorni può dirsi soddisfatto. Dopo l'addio a La Vita in Diretta ha trionfato con Reazione a Catena

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Redazione

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È tempo di tirare le somme per Marco Liorni. Il conduttore può dirsi più che soddisfatto: il suo Reazione a Catena ha incantato il pubblico.

Non era un compito semplice quello che Marco Liorni aveva assunto dopo l’addio a La Vita in Diretta. Guidare un programma nella fascia strategica del preserale, infatti, nasconde sempre delle insidie. Era la prima volta, poi, che il conduttore si confrontava con un game.

Mettersi in gioco e affrontare un nuovo programma dopo sette anni di conduzione poteva spaventare chiunque. Le commoventi reazioni di Liorni mentre saluta La Vita in Diretta, inoltre, le ricordiamo tutti: emozioni ed occhi lucidi hanno accompagnato il concedo dal programma. Nessuna polemica e nessuna frecciatina durante il saluto a quella che per lungo tempo era stata la sua casa:

Questo è un ciao, – aveva affermato – vuole essere un arrivederci. Credo che sia vera quella frase che dice: quando una cosa bella finisce, non bisogna essere tristi perché è finita ma felici perché c’è stata.

E con Reazione a Catena Marco Lioni si è preso la sua rivincita. Con il suo tocco elegante, infatti, il programma ha trionfato e ha tenuto il pubblico incatenato al piccolo schermo. Anche i numeri lo possono confermare. Reazione a catena ha ottenuto una media di oltre 2,7 milioni di spettatori, raggiungendo il 21.5% di share e vincendo la maggior parte delle sfide con il competitor. Uno sfidante, tra l’altro, non facile da battere: Gerry Scotti con il suo Caduta Libera.

Ma qual è stato il segreto di Marco Liorni? Senza dubbio la sua personalità, pacata ed elegante, ha colpito favorevolmente il pubblico, forse stanco di una televisione troppo urlata e piena di scandali. Il conduttore, inoltre, ha affermato:

Mi sono divertito a giocare, anche da conduttore. E ho sempre invitato i concorrenti a far viaggiare la mente: aiuta a sentirsi liberi e felici. Anch’io mi sono ‘liberato’ mettendomi alla prova con loro. Abbiamo – ha aggiunto – proposto storie di giovani ‘normali’, che non fanno notizia o magari lavorano per mantenersi all’università. Vicende semplici, pulite, positive, che permettono di uscire dalla logica dei social dove spesso a emergere sono i più aggressivi o i più esibizionisti.

Liorni, però, ci ha tenuto a sottolineare anche le difficoltà incontrate, superate grazie ad un grande lavoro di squadra:

Certo, c’era una forte pressione per gli ascolti, in una fascia strategica come il preserale, ma alla fine la mia regola resta sempre la stessa: dare il meglio in quello che si è chiamati a fare.

Un gran successo, quindi, per il quale non ci resta che fare i complimenti a Marco Liorni.