Rouba Saadeh è l’ex moglie di Michele Morrone e la madre dei suoi due figli, Marcus e Brando. Stilista e modella, ha rubato il cuore dell’attore con cui ha vissuto un’intensa storia d’amore. Originaria del Libano, sin da giovanissima ha coltivato la passione per la moda. Si è trasferita a Milano per iniziare una carriera nel settore fashion e nel 2013 ha fondato la sua azienda, Le paradis des fous.
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Chi è Rouba Saadeh, l’ex moglie di Michele Morrone
Un amore che si è consumato in fretta, il loro, ma che ha lasciato il segno: Rouba Saadeh, all’epoca della relazione con l’attore Michele Morrone, richiestissimo a Hollywood, è stata spesso definita come la “moglie segreta”. La sua è una vita lontana dai riflettori, in effetti: fascino orientale, amante del design e della moda. Originaria del Libano, ha fatto proprio della sua passione per il fashion una professione. Nata il 15 aprile 1987, lavora presso il prestigioso brand Elie Saab. Ha studiato al Collegio Nostra Signora di Jamhour a Baabda e si è laureata in Graphic Design, oltre ad avere un Master in Economia Aziendale. Parla fluentemente arabo, inglese, francese e italiano.
Il trasferimento in Italia ha portato fortuna a Rouba che non solo è diventata una stilista affermata, ma ha anche trovato l’amore. Nel 2011 ha infatti conosciuto Michele Morrone che ha sposato tre anni dopo con una cerimonia privata e molto romantica. Dopo la nascita di due figli, Marcus e Brando, e un amore travolgente, nel 2018 Rouba Saadeh e Michele Morrone si sono separati ufficialmente. La stilista vive in Libano con i figli e i rapporti con l’attore, nonostante la separazione, sono ottimi.
Nel 2013, ha fondato l’azienda Le paradis des fous, di cui è CEO: un concept store che mette al centro di tutto proprio la moda e le creazioni dei designer di tutto il mondo, ove si dà grande attenzione ai talenti per promuovere nuovi stilisti. Nonostante la fama, non ha mai voluto sfruttare la cronaca rosa a suo favore, preferendo puntare sul lavoro.
La storia d’amore con Michele Morrone: la nascita dei figli e il divorzio
Ripercorrere le tappe dell’amore tra Michele Morrone e Rouba Saadeh non è facile: la stilista libanese è riservatissima e, sebbene presente sui social, non condivide molto della propria vita privata. Dopo la separazione è tornata a vivere a Beirut, in Libano. A proposito del suo trasferimento, nel 2019, da Eleonora Daniele a Storie Italiane, l’attore ha rivelato di non aver visto i suoi figli per 7 mesi. “La cosa che mi fa più male è che a differenza di Marcus, che ho vissuto molto di più perché è tre anni più grande, Brando non capisce ciò che dico perché parla arabo e francese, sta iniziando a parlare ora”. La coppia ha vissuto quel che si dice un vero colpo di fulmine, tanto da aver avuto i figli da giovani. “Marcus a 23 anni e Brando a 27”.
Il primo incontro tra Michele Morrone e Rouba Saadeh è avvenuto in Piazza Duomo a Milano: il fidanzamento, le nozze nel 2014 con rito civile, la nascita dei figli. Poi, il divorzio. Nonostante tutto, ha raccontato degli ottimi rapporti con la Saadeh. “Non ci sono avvocati di mezzo. Separarci è stata una scelta contemplata da tempo, è finita perché mi rendo conto di aver bruciato delle tappe”. Sulla fine del matrimonio, Morrone ha confermato la rottura dopo essere stato sorpreso con Elena D’Amario, solamente nel 2019, un anno dopo l’effettivo addio. Non è stato in ogni caso un momento facile per l’attore: dopo la separazione nel 2018, ha iniziato a bere tutti i giorni. “Fino a quasi finire in coma etilico”.
In occasione di un’intervista a Verissimo, l’attore di 365 giorni ha parlato della sua vita privata. “Sono un papà che non è un amico, come lo è stato mio padre con me, perché a me ha insegnato molto. Ho avuto un’educazione severa ma giusta e ora da genitore mi rendo conto che tante mancanze sono state fatte per il mio bene”. Morrone è rimasto orfano di padre quando aveva solo 12 anni. “Il giorno del mio 18esimo compleanno guardarmi intorno e non vederlo è stato davvero difficile”, ha detto. Con i bambini, c’è un bel rapporto, nonostante la lontananza. “Se io domani mi sveglio e voglio andare a Beirut a prendere i figli posso farlo. I bambini non c’entrano nulla, vanno tutelati sempre e comunque”.