Buongiorno mamma, la fiction con Raoul Bova, cambia giorno ed evita Montalbano. I palinsesti di Rai e Mediaset cambiano in fretta e dopo la sospensione di Ulisse, trasmissione di Alberto Angela, la serie tv con Bova si sposta.
Nelle ultime settimane Buongiorno Mamma, la fiction tratta da una storia vera e molto toccante, si era scontrata con Ulisse. Dopo il confronto, che aveva portato a un calo di ascolti per il programma di divulgazione, la trasmissione di Alberto Angela era stata sospesa, scatenando le proteste dei fan. Tramite i canali social Stefano Coletta, direttore di Rai1, ha rassicurato i telespettatori riguardo il futuro dello show: “Alcuna sospensione del programma! – ha spiegato – Solo un piccolo ritardo nella preparazione causa emergenza Covid. Ulisse non si tocca e torna presto!”.
Al suo posto verranno trasmessi alcuni episodi del Commissario Montalbano. La fiction è senza dubbio una punta di diamante della Rai, capace di ottenere share da record anche con le repliche. Proprio per questo Mediaset avrebbe deciso di spostare la messa in onda della fiction al martedì. Per le prossime settimane dunque le puntate verranno trasmesse in un giorno differente da quello che era stato prefissato. Il nuovo appuntamento è previsto per l’11 maggio, mentre la sesta e ultima puntata dovrebbe arrivare il 25 maggio.
Buongiorno mamma racconta, fra presente e passato, un grande amore, ma soprattutto la forza di un padre, disposto a tutto per proteggere la sua famiglia. Al centro della serie ci sono Guido (Raoul Bova) e Anna (Maria Chiara Giannetta), ma soprattutto i loro quattro figli. La serie è composta da dodici episodi ed è diretta da Giulio Manfredonia, con la sceneggiatura di Lea Tafuri, Mario Ruggeri ed Elena Bucaccio. Quest’ultima ha confessato di essersi ispirata alla storia di Angela Moroni, una mamma rimasta in coma per 29 anni e vegliata per tutto questo tempo dal marito e dai figli.
“Ci sono storie che sono tue ancora prima di scriverle – ha confessato -. La storia di Anna e della sua famiglia è una di quelle. Mia figlia era nata da poco quando, aprendo il giornale, ho letto un trafiletto che parlava della moglie di Nazzareno e di quello che le era successo. Qualche ora dopo ero nell’ufficio di Luca Bernabei e piangendo gli raccontavo le emozioni che quelle poche righe mi avevano dato. La settimana seguente avevo iniziato a scrivere “Buongiorno, mamma!”.