Raffaella Carrà: al corteo fiori, lacrime ed emozioni. Non ti dimenticheremo mai

Il corteo per Raffaella Carrà si è svolto tra lacrime, fiori ed emozioni della gente comune, di chi l'amava e conosceva

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Redazione

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Tra fiori, lacrime ed emozioni, si è tenuto il corteo di Raffaella Carrà nei luoghi simbolo della sua carriera. La notizia della scomparsa dell’icona per eccellenza della TV italiana ha toccato tutti noi in modo diverso. Come avrebbe potuto non essere altrimenti, dal momento in cui è stata un modello per generazioni: le nostre nonne l’hanno amata per la lotta alla libertà. Le nostre mamme ne hanno seguito i passi. E noi non abbiamo potuto fare a meno di innamorarci delle sue canzoni memorabili, della sua danza, del suo sorriso. Di quella trasparenza e autenticità che ben poche possono permettersi.

Raffaella Carrà non è solo entrata nelle case degli italiani, non si è limitata a essere cantante, showgirl, attrice, ballerina, conduttrice televisiva. Sono i suoi lavori, ma a noi è rimasto molto di più. L’impressione collettiva è quella di aver perso una persona che tutti conoscevano in un modo o nell’altro. Chi per le sue canzoni, o per i suoi famosi passi di danza. Altri, invece, la ammiravano per essere stata la prima icona gay in Italia. O semplicemente per la sua personalità spontanea e capace di mettere allegria, anche nelle tempeste.

La Capitale ha omaggiato con il corteo non una donna di spettacolo, ma il ricordo di infanzia di tutte noi. Osservando il corteo, abbiamo avuto modo di assistere a un lungo addio. La gente comune lasciava i suoi omaggi alla Carrà. Qualcuno piangeva, forse stringendo a sé nella memoria quei ricordi trascorsi di fronte alla TV, imitando i suoi balletti. Tanti i fiori devoluti a lei, in sua memoria, perché la Carrà era questo e molto di più: amava i colori, la vita, le sue passioni. Coinvolgere il pubblico, condividere le storie comuni, essere d’aiuto.

Il corteo è iniziato dalla sua casa romana in via Nemea 21 ed è terminato nel Campidoglio, nella camera ardente: il funerale è previsto per venerdì. Tra le tappe percorse, impossibile non citare l’Auditorium Rai del Foro Italico: proprio qui si svolse Carramba! dal 1995 al 2008. Un programma televisivo rimasto nel cuore di tanti, impossibile da dimenticare. Non a caso, è stato la prima tappa del corteo. Tra gli altri luoghi simbolo della sua carriera, gli studi in Via Teuleda 66, dove Raffaella debuttò con Lelio Luttazzi nel 1961: all’epoca, nella trasmissione Tempo di danza, fece faville. Tutti si innamorarono di lei, di quell’energia stoica, di quella donna in grado di far sognare,

Naturalmente, il corteo è si fermato anche di fronte alla sede della Rai in Viale Mazzini. Proprio la Rai voleva fortemente un ritorno in TV di Raffaella, in particolare a Sanremo 2022, dopo il successo ottenuto al Festival come ospite da Luciana Littizzetto e Fabio Fazio. Cosa ci rimane, adesso? Fortunatamente, il ricordo: ed è così che possiamo rendere omaggio ancora una volta a Raffaella. Non dobbiamo dimenticarla, perché alla fine non possiamo: i miti non muoiono mai.