La rivoluzione della Carrà: la docuserie Raffa svela come conquistò la Spagna Post-Franco

Raffaella Carrà in Spagna segnò un'era di cambiamento e speranza. La diva italiana portò un'ondata di modernità e allegria in un paese in piena transizione

Foto di Ilaria di Pasqua

Ilaria di Pasqua

Lifestyle Editor

Nata a Carpi, si laurea in Fashion Culture and Management. La sua avventura nella moda comincia come Producer, ma nel 2020, con coraggio, diventa Web Editor, fonde stile e scrittura con amore.

Il 27 dicembre, Disney+ lancia Raffa, una docuserie in tre puntate che promette di essere un omaggio brillante e profondo a una delle figure più emblematiche dello spettacolo italiano. Diretta da Daniele Luchetti, questa serie è un mosaico di testimonianze, immagini e narrazioni che ci immergono nella vita pubblica e privata di Raffaella Carrà, tra palcoscenici luminosi e momenti intimi di riflessione.

Raffa: la doppia vita di una stella

La docuserie Raffa non si limita a celebrare la carriera straordinaria di Raffaella Carrà; si addentra anche nella sua vita personale, delineando il dualismo tra la scintillante “Carrà” e la riservata “Pelloni”. Sin dalla sua infanzia a Bellaria, Raffaella ha dimostrato una determinazione e una devozione al lavoro che l’hanno portata a diventare un simbolo di tenacia e glamour. Attraverso un viaggio che parte dai primi passi nei vicoli di Romagna fino ai fasti internazionali, la docuserie ci mostra come Raffaella sia riuscita a mantenere una linea netta tra la sua vita privata e il personaggio pubblico, una divisione che ha solo alimentato il suo fascino e mistero.

“Raffa” non è solo una docuserie; è un viaggio emozionante e coinvolgente nella vita di una donna che ha segnato la storia dello spettacolo non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Con una ricca selezione di materiali e testimonianze, la serie promette di essere un ritratto intimo e completo, un’esperienza imperdibile per tutti coloro che desiderano conoscere più da vicino la donna dietro al mito. Raffaella Carrà non è stata solo una showgirl, una cantante o una conduttrice; è stata un simbolo di energia, libertà e talento che continua a brillare.

Raffaella Carrà
Fonte: Getty Images
Raffaella Carrà

Il suo arrivo in Spagna: una nuova icona per un paese in transizione

La scomparsa di Raffaella Carrà non ha lasciato un vuoto solo nel cuore degli italiani, ma anche in quello degli spagnoli, tra cui è diventata una figura di culto, ammirata e celebrata per il suo spirito vivace e la sua arte poliedrica. La Carrà, con il suo carisma e le sue performance, ha attraversato i confini nazionali, diventando un simbolo di libertà e spensieratezza nella Spagna post-Franco. Ecco infatti che, quando Raffaella Carrà sbarcò in Spagna nel 1976, il Paese stava vivendo un periodo di grandi cambiamenti. La morte di Francisco Franco l’anno precedente aveva lasciato spazio a un processo di transizione verso la democrazia. In questo contesto di rinnovamento e ricerca di nuovi ideali, Carrà rappresentò un’onda di freschezza e modernità. Con la sua energia e il suo stile unico, portò un senso di libertà e allegria che risuonava profondamente con il desiderio di novità della popolazione spagnola.

Raffaella Carrà
Fonte: IPA
Raffaella Carrà

La prima performance di Esta Noche Fiesta in Spagna

Il documentario Raffa svela numerosi aspetti della vita e carriera di Raffaella Carrà, tra cui una scena significativa e rappresentativa del suo impatto in Spagna. Si tratta del momento in cui, durante un programma televisivo spagnolo, Raffaella esegue per la prima volta la canzone Esta Noche Fiesta. Qui la Carrà si presenta con una tutina glitterata con particolari cut out disegnata e realizzata dal suo fidatissimo Luca Sabatelli.

Come già annunciato, la società spagnola, ancora impregnata di conservatorismo e resistente al cambiamento, si trovava di fronte a nuove forme di espressione e libertà. La performance di Raffaella Carrà, una donna italiana che cantava in spagnolo alla televisione nazionale, fu un momento di svolta, un simbolo di apertura e modernità, ma anche motivo di controversia. Durante questa performance dunque, il pubblico spagnolo si trovava di fronte a una scena inusuale: una donna estera che non solo partecipava attivamente al panorama culturale del paese ma lo faceva nella loro lingua, sfidando le convenzioni sociali e culturali dell’epoca. Mentre molti furono entusiasti e ispirati dalla sua performance, ci fu chi non riuscì a accettare questo cambiamento. In Raffa si descrive un particolare incidente: una persona tra il pubblico, testimone dello spettacolo, iniziò ad inveire contro Raffaella, accusandola di “appropriazione culturale”. Questo episodio evidenzia le tensioni e le resistenze presenti in una società che stava cercando di definire la propria identità in un periodo di profonde trasformazioni.

Raffaella Carrà
Fonte: IPA
Raffaella Carrà

Una carriera spagnola costellata di successi

Il primo programma che Carrà condusse in Spagna fu La Hora de Raffaella, che andava in onda subito dopo le partite di calcio. Il successo fu immediato e travolgente. La sua capacità di intrattenere e coinvolgere il pubblico, unita a una presenza scenica senza pari, la resero un volto amato e costantemente presente nelle case degli spagnoli. Non si trattò di un caso isolato: la sua carriera in Spagna continuò a crescere, raggiungendo altri Paesi ispanofoni e trasformando i suoi successi italiani in veri e propri inni anche all’estero. Le sue canzoni, come Hay que venir al sur – la versione spagnola di Tanti Auguri – divennero colonna sonora di un’intera generazione, simbolo di un’epoca che abbracciava la vita con una rinnovata voglia di leggerezza e gioia.

Anche dopo la sua morte, la figura di Raffaella Carrà continua a essere celebrata in Spagna, con trasmissioni, articoli e omaggi che ne ricordano l’arte, lo spirito e l’impatto culturale. Tanto che, un anno fa, a 12 mesi di distanza dalla scomparsa della cantante, nel cuore di Madrid è stata inaugurata Plaza Raffaella Carrà, una piazza dedicata a Raffaella Carrà. È stata una donna che, con la sua musica e la sua presenza, ha regalato felicità e ispirazione, diventando un punto di riferimento non solo per il mondo dello spettacolo ma anche per la società in generale. Raffaella Carrà non è stata solo una showgirl, cantante, ballerina o conduttrice; è stata un simbolo di emancipazione e leggerezza, un faro di libertà in un periodo di grande trasformazione. La sua eredità continua a vivere, ricordandoci il potere dell’arte di unire le persone, superare le barriere e ispirare cambiamenti. Con il suo sorriso e la sua energia, Raffaella Carrà rimane una stella che brilla luminosa nel panorama culturale italiano ed europeo.