Pio e Amedeo da Costanzo: quell’emozione che non ti aspetti

Pio e Amedeo, intervistati da Maurizio Costanzo, ripercorrono la loro vita (infanzia povera esordi e successo), e si commuovono nel ricordare mamma Rosa che non c'è più

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Redazione

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Sarà che il cinismo sembra aver poco a che fare con empatia ed emozione, sarà che la figura del comico satirico e cattivo, politicamente e socialmente scorretto, proprio non te lo immagini con le lacrime agli occhi, sarà per tutti questi motivi che l’intervista di Pio e Amedeo fatta da Maurizio Costanzo, e andata in onda mercoledì 27 ottobre 2021, è stata particolarmente bella ed emozionante.

Perché il duo più cattivo e irriverente della tv nel ripercorrere la propria storia lavorativa e umana, dall’infanzia povera nel quartiere più popolare di Foggia,  il CEP, dove hanno visto il primo campetto da calcio in erba sintetica a 16 anni, ai primi soldi guadagnati come animatori turistici (“Due lire, ma avremmo pagato noi per farlo, vitto  alloggio e turiste vittime del fascino dell’animatore”), il sogno – dei genitori – di vederli laureati, la fuga a Milano in cerca di successo e infine l’arrivo davvero, del successo, prima con le Iene, poi con Emigratis, infine con il teatro (“La classe non è acqua”) e la tv in prima serata (“Felicissima sera“) hanno svelato un lato di sé più intimo e profondo. E nel farlo, l’emozione e le lacrime hanno fatto capolino.

Soprattutto quando nel ricordare le persone più importanti della loro vita, quelle che li hanno sempre aiutati e supportati, Costanzo ha mostrato loro le immagini di mamma Dora, di Pio, e Rosa, di Amedeo. Rosa Grieco, così si chiamava, è morta giovane dopo aver combattuto da guerriera per 12 anni contro un male che alla fine non le ha dato scampo. Faro e riferimento della vita di Amedeo e anche di Pio, che la considerava una seconda mamma.

Amedeo non trattiene le lacrime e confessa: “Mamma è andata via giovane, 57 anni è troppo poco. E ogni prima telefonata era a lei, quindi adesso è difficile. Lei viveva per il mio successo, ha tenuto duro 12 anni per questo”

“C’è il dolore fortissimo dell’inizio ma la cosa più struggente è poi tutti i giorni, quando non puoi raccontarle quello che fai. La mamma per un uomo è la cosa più importante. I miei genitori si sono annullati per i figli e ci hanno inculcato il concetto di essere delle persone per bene, che è quello che cerco di trasmettere ai miei figli”.

“Il sacrificio e l’essere innamorati della vita, è invece quello che devo a mia mamma Dora”, fa eco Pio.