Commosso e provato, Massimo Lopez dice addio al fratello Giorgio, regista e doppiatore, a cui era legatissimo. L’attore ha voluto salutare il 74enne, rendendo omaggio alla sua grande carriera di artista, ma anche al loro rapporto profondo e forte. In un video pubblicato su Instagram, Lopez ha raccontato il dolore della perdita, ribadendo che non dimenticherà mai il fratello, fra i primi a credere in lui e spingerlo a tentare una carriera nel mondo dello spettacolo.
Classe 1947, Giorgio Lopez era originario di Napoli e nella sua carriera aveva dato voce a grandi divi del cinema come Danny De Vito e Dustin Hoffman. Con il fratello Massimo il rapporto era sempre stato speciale e unico, tanto che Giorgio in passato era stato direttore di doppiaggio di numerosi lavori di Lopez con Anna Marchesini e Tullio Solenghi. “Fatti assegnare un film o una serie da doppiare, vorrei essere diretto da te! L’abbiamo fatto solo 2 volte ed è stato un trionfo di creatività”, aveva scritto Massimo a Giorgio qualche tempo fa, rimarcando il sentimento di stima e di affetto nei confronti del fratello.
Laureato in Lettere all’Università degli Studi di Roma La Sapienza, Giorgio Lopez si era in seguito diplomato all’Accademia nazionale d’arte drammatica “Silvio D’Amico”. Grande doppiatore, aveva poi iniziato a doppiare Dustin Hoffmann insieme a Ferruccio Amendola in Sleepers e Sesso & potere. Nella sua carriera aveva prestato la sua voce anche a John Hurt, Ian Holm, Bob Hoskins, Pat Morita (nella serie Karate Kid) e Groucho Marx. Nel 2015 aveva ricevuto il Premio alla Carriera al Festival delle voci d’attore, inoltre aveva recitato in un episodio della serie tv Don Matteo nel ruolo di un medico legale.
“Mio fratello Giorgio questa mattina all’alba se n’è andato – ha spiegato Lopez, visibilmente commosso, in u video apparso su Instagram -. È andato via un grande artista, una grande mente, un filosofo, un saggio. Ma lui non si è spento, il suo spirito è forte, rimane e rimarrà per sempre, mi ha insegnato tantissimo, mi ha dato il coraggio di fare questo mestiere e quindi ce l’ho sempre con me qui nel cuore. Ciao Giorgio, ti voglio bene”.