La bellezza in tutte le sue forme: questo è il messaggio che viene veicolato dalla nuova linea di abbigliamento curvy lanciata da Mara Venier, che torna anche a parlare del suo corpo con la consueta ironia grazie alla quale è davvero amata da tutti. La conduttrice di Domenica In, tornata al timone del programma dall’11 settembre, ha infatti spiegato di aver pensato – una volta – di ridurre le dimensioni del suo décolleté e di essersi recata da un medico. La sua scelta, però, è stata molto diversa da quella che avrebbe immaginato.
Perché Mara Venier voleva ridursi il seno
L’occasione è quella del rilascio della sua nuova linea di abiti per taglie comode. Mara Venier, come suo solito, non si è tirata indietro quando si è trattato di parlare di se stessa e delle sue forme, diventate molto generose fin dalla giovanissima età. La conduttrice veneta è infatti diventata mamma di Elisabetta Ferracini a 17 anni e, subito dopo la prima gravidanza, il suo décolleté è letteralmente lievitato.
“Sono sicura che ogni donna curvy, vedendo in passerella una modella in carne, si senta confortata – ha spiegato al settimanale Oggi – Le mie t**te? Esagerate, sempre state grandi. Poi diventando mamma presto, sono esplose. Qualche tempo fa ho consultato anche dei chirurghi estetici per ridimensionarmele, ma poi quando mi toglievo il reggiseno, la loro risposta era sempre la stessa: ‘Se le tenga’”.
Poi, ha raccontato i motivi che l’hanno spinta a prendere questa decisione: “Del resto sono belle. Stanno su, dunque perché sottoporsi a un intervento così delicato? Trovo che tutte le donne debbano sentirsi bene con il proprio corpo, questa è la vera eleganza”. Un punto di vista che può insegnarci molto e che dovrebbe riguardare tutte le donne, di qualsiasi età.
Il sospetto tumore al seno e la campagna di prevenzione
Nel 2016, Mara Venier ha attraversato un periodo difficilissimo, seguito a una visita di controllo dopo la quale avrebbe dovuto operarsi per la rimozione di un tumore mammario. Fortunatamente, dopo ulteriori accertamenti, l’équipe di Umberto Veronesi aveva stabilito che l’intervento non era affatto necessario. Un controllo casuale, il suo, che l’ha però avvicinata al mondo della ricerca di cui oggi è fervente testimonial.
“Ho conosciuto Umberto Veronesi quando lavoravo a Domenica In e capitava che ci occupassimo dei progetti dell’Airc – ha raccontato nel corso di un’intervista a Il Giornale – Una volta, prima della trasmissione in camerino, stavamo preparando velocemente l’intervista e io lo guardo, alzo la maglietta e gli dico: Professore, me la fa una visita? Mi ha scambiato per una matta, ma ricordo che ogni volta mi raccomandava di fare la mammografia. Ed è così che il medico che mi seguiva un giorno mi ha detto che dovevo farmi operare. Una situazione sospetta che andava chiarita. In lacrime chiamo Veronesi, mi vede anche il figlio Paolo e si decide di non operare, ma di fare un approfondimento dal quale è emerso che l’intervento non era necessario. È andato tutto bene, ma ho passato brutti momenti”.
Ora Mara Venier sta bene ma il suo invito è quello di fare prevenzione: la diagnosi precoce è infatti una delle armi per sconfiggere la malattia e avere un’aspettativa di vita più lunga, oltre che elevatissime percentuali di guarigione.