Vladimir Luxuria torna dalla D’Urso per chiarirsi con la conduttrice, ma litiga di nuovo su Twitter con Vittorio Sgarbi. La scorsa settimana durante Live – Non è la D’Urso era scoppiata un’accesa lite fra i due ospiti. Il critico d’arte aveva insultato pesantemente Luxuria, accusandola di essersi prostituita in passato.
Sulla questione erano intervenuti diversi vip, da Veronica Maya sino ad Alessandro Cecchi Paone. Quest’ultimo, ospite di Non è l’Arena di Massimo Giletti, si era chiesto perché Sgarbi continuasse a essere ospite nelle trasmissioni nonostante il suo comportamento.
Il commento non è andato giù al critico d’arte che ha attaccato Cecchi Paone su Twitter. “Non capisco perché continuino ad invitare in tv Sgarbi che dice parolacce. Lo ha detto stasera a Non è L’Arena, Cecchi Pavone – ha scritto -. Lui, comunque, non è invitato perché è osceno anche senza dire parolacce”. In allegato alle sue parole Vittorio ha postato delle foto di Chi in cui il conduttore passeggia insieme a un ragazzo.
Alessandro non ha replicato, ma a farlo per lui ci ha pensato Vladimir che ha risposto a tono al critico: “Dove sarebbe l’oscenità? – ha scritto -. Il fatto di indossare una semplice t-shirt e pantaloncini o essere sorridente accanto a un ragazzo? Mi sa che Sgarbi non sta bene, peggiora ora dopo ora… comunque chiamarlo Pavone è una battuta più da bulletto sfigato che da critico d’arte.
“Di osceno – ha risposto Sgarbi – c’è il moralismo pietoso di Paone che invoca “compostezza” mostrando libertinaggio di costumi. E di osceno ci sei tu, Vladimiro, che lamenti riservatezza per la tua vita privata dopo averla ostentata in tv e sui giornali. Patetici, entrambi”
“Niente da fare, è spacciato..” la secca replica di Vladimir. Non sembra dunque terminata la guerra fra Luxuria e Sgarbi. Nei giorni scorsi l’ex deputata e la D’Urso avevano avuto un confronto a Domenica Live, fra lacrime e accuse, che però si era concluso con la pace. La conduttrice si era scusata con l’amica per non aver compreso che aveva bisogno d’aiuto e aveva ribadito il suo forte impegno per la comunità LGBT.