Live, Agostina Belli: “Mia madre fu uccisa, riaprite le indagini”

Ospite di "Live - Non è la D'Urso", Agostina Belli racconta: "Mia madre fu uccisa, riaprite le indagini"

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Agostina Belli racconta a Live – Non è la D’Urso il dramma della morte di sua madre e fa un appello per chiedere che siano riaperte le indagini riguardo l’omicidio. L’attrice, amatissima negli anni Settanta e Ottanta, ha svelato il suo passato difficile, segnato dalla scomparsa della mamma, uccisa brutalmente da un uomo che non è stato ma identificato.

Per anni Agostina ha lottato per scoprire la verità e oggi chiede giustizia. La Belli ha spiegato che, dopo il divorzio dei genitori, era andata a vivere con il padre perché era convinta avesse più bisogno di lei. Sua madre aveva preso in gestione una piccola pensione in cui in seguito era stata trovata senza vita. Dopo aver iniziato a lavorare nel mondo dello spettacolo, con i primi soldi guadagnati, Agostina Belli aveva cercato in tutti i modi di indagare sulla morte della donna.

“Io ho iniziato a guadagnare un po’ di soldi e ho preso un detective privato e sono andata avanti due, tre anni – ha spiegato a Barbara D’Urso -. Ho iniziato a ricevere delle minacce. Mi uccisero il cane, era un cane addestrato era diventato bravissimo e me lo sono trovato avvelenato. La macchina me l’hanno rubata, dopo un po’ la segreteria telefonica con le voci camuffate e la voce mi diceva: “Smettila di fare indagini, interviste. Smettila o farai la fine di tua madre”. Andai alla polizia, loro mi protessero per alcune settimane. La polizia mi ha consigliato di smetterla, mi hanno però dato il porto d’armi. Io ho smesso di fare queste indagini, fin quando non ho letto l’articolo sul Corriere”.

Di recente infatti, dopo anni di silenzio, l’attrice ha visto la foto di sua madre in un articolo del Corriere della Sera in cui si parlava di un serial killer di Milano che negli anni Settanta aveva ucciso diverse donne. “Non immaginavo mai di vedere la fotografia di mia madre, sul Corriere della Sera, uccise presumibilmente dallo stesso killer – ha confessato a Live – Non è la D’Urso -. Non avevo idea ci fosse una ricerca, il sospetto non era solo quello che avevamo noi in famiglia, pensavamo fossero persone che conoscevamo. La polizia a noi aveva detto quando andavamo a chiedere informazioni, loro mi dicevano questo è un delitto passionale perché chi uccide colpendo una donna così tante volte è spinto dalla passione. Io e mio padre abbiamo cercato sempre informazioni”.

La diva ha quindi chiesto di riaprire le indagini nella speranza di capire cosa sia davvero accaduto a sua madre. “Io sono qui per chiedere la riapertura delle indagini – ha concluso -. Sette donne che hanno una famiglia, hanno dei fratelli dei mariti che aspettano da cinquant’anni notizie, questi cold case”.