È stata al suo fianco fino alla fine, con discrezione e salvaguardando quell’amore che hanno vissuto per 20 anni. La moglie di Gianluca Vialli, Cathryn White Cooper, ha parlato per la prima volta dopo la morte di suo marito, avvenuta a Londra il 6 gennaio 2023 a 58 anni. Lo ha fatto con un breve biglietto nel quale ha raccolto, ricordando il legame stretto che li ha uniti e dal quale sono nate le loro figlie.
Cathryn White Cooper, l’ultimo saluto della moglie di Vialli
Un amore sbocciato negli anni in cui Gianluca Vialli brillava nel Chelsea e che è stato coronato dalla nascita delle figlie Olivia e Sofia, di 18 e 16 anni. Cathryn White Cooper è sempre stata molto attenta a tenersi lontana dai riflettori, sviluppando con successo la sua attività da interior designer e restando discretamente al fianco di suo marito, fino ai suoi ultimi giorni di vita.
Dopo l’annuncio della scomparsa dell’amatissimo ex calciatore, allenatore e capo delegazione della Nazionale Italiana di Calcio, aveva scelto la strada del silenzio. A qualche giorno dalla sua morte, ha però deciso di scrivere un biglietto nel quale è contenuto l’ultimo saluto all’amore di tutta una vita: “Luca era uno sportivo di grande talento e rispettato da tutti, ma era anche il più affettuoso marito e padre del mondo. Siamo devastati. Grazie per tutto il vostro sincero amore e supporto”.
Queste, invece, le parole di sua sorella Libby alla Gazzetta dello Sport: “Non è il momento giusto per parlare, questo è un giorno triste. Mio figlio vive in Italia e mi ha detto che da voi c’è grande commozione per la scomparsa di Gianluca. Era una grande persona, non solo uno sportivo eccezionale, ma soprattutto un uomo con una storia da raccontare: con il suo coraggio e le sue parole, ha trasmesso un messaggio importante a tutti coloro che lottano contro il cancro”.
I funerali a Londra in forma privata
Tutto si svolgerà secondo le disposizioni di Gianluca Vialli. I funerali, in forma rigorosamente privata, avranno luogo a Londra, la città in cui si era innamorato e che non aveva voluto lasciare. Non sarà di certo una cerimonia triste ma allegra, proprio come lui aveva ordinato che fosse, per ricalcare lo spirito leggero con il quale l’ex campione aveva vissuto.
Lunedì 9 gennaio si terrà invece una Messa in suo ricordo nella sua Cremona, voluta dalla mamma 87enne – volata a Londra per l’ultimo saluto in dicembre – e dall’anziano papà di 90 anni. Alla funzione parteciperanno solo alcuni degli amici più stretti, i fratelli Nino, Marco, Maffo e Mila, e i suoi nipoti.
Si attendevano poi le parole di Roberto Mancini, che si è però stretto nel dolore e nel silenzio. Solo pochi giorni prima della sua scomparsa, lo aveva raggiunto a Londra nella clinica nella quale era ricoverato per salutarlo un’ultima volta, come ha dichiarato in un’intervista diffusa dalla Figc: “È un momento difficile, ma dobbiamo cercare di andare avanti. Speravo che accadesse qualcosa, speravo in un miracolo sinceramente. Ci siamo visti, abbiamo parlato, scherzato, lui era sempre di buon umore come al solito e questo un po’ mi risolleva. Mi ha fatto piacere vedere così in quel momento”.