GF Vip, Nardi nella bufera per volgarità e frasi sessiste: “Squalificatelo”

Filippo Nardi, ultimo entrato nella Casa del GF Vip è al centro della polemica per la sua volgarità continuamente ostentata e alcune frasi sessiste contro Maria Teresa Ruta. Il web chiede la squalifica

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Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Filippo Nardi, classe 1969, aristocratico divenuto celebre come concorrente del GF 2 nel 2001 e per la sua sfuriata nel confessionale al suono di: “Dove sono le mie sigarette”, poi riciclato come inviato alle Iene e dj di successo, è uno degli ultimi entrati nella Casa del GF Vip. E fedele al detto: “Il lupo perde il pelo ma non il vizio” (la produzione doveva aspettarselo, anzi forse lo ha calcolato bene) ci è ricascato.

Questa volta a finire nel mirino non è stata la sua esuberanza fisica e verbale, quanto la volgarità continuamente esibita nei confronti delle donne della casa. Allusioni sessuali, provocazioni e in particolare alcune frasi sessiste nei confronti di Maria Teresa Ruta.  Dal “Mi fa proprio vomitare”  al “Se fosse l’ultima donna sulla faccia della terra, solo una sveltina…”, fino alla vergognosa allusione alla pratica del “tea bagging” (per chi volesse approfondire, basta cercare in rete) nei suoi confronti.

Frasi e comportamenti che non sono passati inosservati al popolo del web, che in queste ore sta chiedendo la sua squalifica, sostenendo che altri concorrenti sono stati eliminati per molto meno.

La condanna è pressoché unanime, e al coro si aggiungono anche voci di addetti al settore, come Gabriele Parpiglia che scrive: “Ho ascoltato le parole di #filipponardi dedicate a #MariaTeresaRuta poche parole , anzi una sola : squalifica!”.

D’altronde, se è vero che Signorini tanta attenzione pone al linguaggio, al rispetto e all’educazione, ci chiediamo come possa restare indifferente a questo. E soprattutto quali criteri adotti la produzione per selezionare i nuovi concorrenti, al di fuori dei titoli su carta. Visto che la nobiltà di lignaggio non va sempre di pari passo con quella d’animo. Nardi ci insegna.