Non si arresta la bufera scatenata dalla foto di Chanel Totti apparsa sulla copertina di Gente e a parlare è anche Aurora Ramazzotti. Lo scatto aveva fatto infuriare Ilary Blasi e il marito Francesco, causando anche la reazione della direttrice della rivista. Sulla questione è intervenuta la figlia di Eros che qualche anno fa, come la secondogenita di Totti, finì sui giornali, ancora minorenne, in bikini, paragonata a sua madre, Michelle Hunziker.
Come è noto la vicenda è nata qualche giorno fa quando sulla copertina del settimanale Gente è apparsa una foto di Chanel in vacanza con la famiglia al mare. Lo scatto in bikini della 13enne non è piaciuto alla Blasi e a Totti che su Instagram hanno rilasciato un comunicato congiunto. “Ringrazio il direttore Monica Mosca – hanno scritto – per la sensibilità dimostrata mettendo in copertina il lato B di mia figlia minorenne senza curarsi del problema sempre più evidente della sessualizzazione e della mercificazione del corpo delle adolescenti”.
Immediata la replica di Monica Mosca che all’Ansa ha spiegato: “Sono molto dispiaciuta e amareggiata per le reazioni generate dalla pubblicazione sulla copertina di Gente numero 34 della foto di Francesco Totti e della figlia Chanel, scattate in spiaggia. Come direttore ho sempre inteso valorizzare le donne e più in generale sostenere i valori della famiglia: era l’intento anche di questa pubblicazione, in cui si è voluto semplicemente ritrarre la famiglia Totti in un momento di normalità. In alcun modo, ovviamente, abbiamo mai inteso uscire da questo obiettivo”.
A commentare la vicenda anche Aurora Ramazzotti che nelle Stories di Instagram ha ricordato di aver vissuto un’esperienza simile a quella di Chanel. A sollevare la vicenda era stata Selvaggia Lucarelli che aveva commentato: “Estate 2011, Aurora Ramazzotti aveva 15 anni. Nessuno fiatò. E la lista sarebbe lunga”.
“Non erano tempi social, per questo ‘nessuno fiatò’ – ha risposto la figlia di Michelle Hunziker su Instagram -. Non credo che solo perché nessuno si è ribellato all’epoca debba normalizzarsi oggi una cosa che è sbagliata. Questa cosa (come tante altre analoghe) ha inciso indelebilmente sulla mia crescita e non auguro a nessuno di passare quello che ho passato io. Ne sto pagando i conti ancora adesso”.
“Benché concordi con il fatto che oggi ci si indigni troppo per tutto, penso ci siano alcune cose per cui BISOGNA indignarsi – si legge ancora -. I ragazzini (e non solo) sono già traviati da ideali inesistenti che gravano sul loto benessere mentale. Questo potrebbe essere un piccolo passo verso un cambiamento che merita di avvenire da molto tempo”.