Cristina D’Avena: “Ecco quanto ho guadagnato. Berlusconi? Mi teneva d’occhio”

L'artista bolognese si confessa e parla dei suoi esordi su Canale5. E torna sul suo rapporto con Silvio Berlusconi

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Martina Dessì

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È la voce dei cartoni animati ma è stata anche uno dei volti più amati degli anni ’90. Cristina D’Avena non ha rimpianti e torna su quegli esordi di carriera che l’hanno resa l’artista che è oggi. Merito del suo grandissimo talento ma anche della lungimiranza di Silvio Berlusconi, che l’ha fortemente voluta per la sua etichetta Five Records. Da quel momento, il suo successo è stato in ascesa ed è continuato, fino agli album di duetti con i grandi della musica che sono stati apprezzati da tutti.

Cristina D’Avena, quanto ha guadagnato con le sigle dei cartoni animati

Sentita da Corriere della Sera, Cristina D’Avena ha tracciato un bilancio della sua carriera ma anche della sua vita, della quale si dice pienamente soddisfatta. Sui suoi guadagni, non ha avuto molto da dire, se non che i dischi venduti sono stati un’ottima fonte di reddito: “Non ho scritto io i testi, dunque nessun incasso per i diritti d’autore. Ma ho venduto 7 milioni di dischi e funziono ancora. Quando presi la patente mi regalai una Bmw cabrio, la mia prima macchina. Ricordo mio padre sconvolto: “Ma quanto hai speso?”. L’ho conservata, ogni tanto la accarezzo”.

E sull’arrivo a Milano, ha raccontato: “L’alba di Canale 5. Cercavano una voce per la sigla di Pinocchio, era il 1981, e ai provini scelsero me. Mi spinsero i frati dell’Antoniano, già cantavo nel Piccolo coro. Firmai un contratto e per oltre 20 anni abitai al Jolly residence di Milano 2, tuttora il mio posto del cuore. Ma all’inizio ero controllata a vista, pedinata”. L’uomo che l’ha sorvegliata per diverso tempo era stato da nominato da suo padre, particolarmente apprensivo: “Giuseppe, inviato da mio padre che non voleva stare in pensiero. Giuseppe gli riferiva tutto: incontri, uscite, umori. Un uomo incorruttibile. Tra le poche concessioni, qualche cena a San Babila con colleghi e attori di teatro. Seguiva una passeggiata in via Monte Napoleone, poi a letto”.

Il rapporto con Silvio Berlusconi

È stato il fondatore di Mediaset a volerla al suo fianco, fin dagli esordi della sua tv commerciale. Con lui aveva un rapporto particolare, un’attenzione che riservava a tutti quelli a cui teneva particolarmente. Silvio Berlusconi è scomparso a Milano il 12 giugno 2023: “Era il mio riferimento, sempre presente se avevo un problema. Mi invitava spesso ad Arcore con il mio staff, anche per un giorno intero, per coinvolgermi nello sviluppo della tv per ragazzi: ‘Sorridi sempre, Cristina, e testa alta’. E poi chiacchiere, risate, fiori al mio compleanno. Amava i suoi dipendenti: veniva a farci visita negli studi”. È stata una delle tante a partecipare ai suoi funerali di Stato, che si sono tenuti in Duomo – a Milano – il 14 giugno, giorno di lutto nazionale.

Cristina D’Avena non è solita guardarsi indietro, ma sui figli – che non ha avuto – si è soffermata con un ragionamento che fa riflettere: “Ho lavorato tanto senza guardare l’ora, ecco, l’orologio biologico che non fa sconti. Quando mi sono resa conto che era tardi, d’aver perso tempo, sì: mi è dispiaciuto. Fossi madre sarei più felice. Non so se sarà un rimpianto, di certo non è un pensiero che mi assilla, un’ossessione. Perché mi sento una donna realizzata, inserita, apprezzata”.