Addio a Renata Scotto: il successo grazie a quella sostituzione di Maria Callas

Si è spenta all'età di 89 anni Renata Scotto, voce italiana della lirica celebre in tutto il mondo

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Claudia D'Alessandro

Giornalista, esperta di Spettacolo e Content Editor

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Si è spenta all’età di 89 anni nella sua casa di New York Renata Scotto, soprano tra i più importanti del Novecento. Aveva debuttato a 19 anni al teatro Gabriello Chiabrera, come Violetta nella Traviata. Qualche anno dopo aveva raggiunto fama internazionale sostituendo Maria Callas a Edimburgo ne La Sonnambula di Bellini e aveva poi girato i teatri più prestigiosi del mondo, dal Metropolitan di New York alla Royal Opera House di Londra.

Renata Scotto, gli esordi e la carriera

Il mondo della lirica perde una delle sue voci più belle: è morta Renata Scotto, indimenticabile soprano savonese, tra i più importanti del Novecento.

Nata nel 1934, dopo aver studiato canto a Milano con Emilio Ghirardini, debuttò giovanissima nel 1952 al Teatro Chiabrera di Savona nel ruolo di Violetta nella Traviata, l’anno seguente esordì alla Scala con La Wally. Quel palco fu il suo trampolino di lancio per un futuro di grandi riconoscimenti: fu Cio Cio San in Madama Butterfly e ancora Violetta al Teatro Nuovo di Milano. Poi la sua prima alla Scala di Milano accanto a Renata Tebaldi e Mario Del Monaco.

Renata Scotto si perfezionò con Mercedes Llopart e da lì cominciò la sua lunga carriera, costellata da grandi successi: ottenne fama internazionale sostituendo Maria Callas a Edimburgo ne La Sonnambula di Bellini, e da allora ha calcato le scene dei più prestigiosi teatri mondiali come La Scala di Milano, il Metropolitan di New York e la Royal Opera House di Londra.

Nella sua lunga carriera artistica, il soprano si occupò anche di regia: la prima fu Madama Butterfly al Metropolitan Opera nel 1986, lavoro che è stato portato anche all’Arena di Verona, all’Opera di Miami e a Genova. Ha diretto poi La Traviata nel 1995 a New York. Con la ripresa in diretta tv dell’opera si aggiudicò il prestigioso Emmy Award come miglior evento televisivo dal vivo.

Nel 2020 ha riportato il suo talento nella sua città natale dove ha fatto la regista de La Traviata sempre al Chiabrera. “È un istinto che mi porta a cantare e a ritornare nella mia città”, aveva detto in occasione della presentazione. Era diventata accademica di Santa Cecilia e aveva fondato l’Accademia Operistica Renata Scotto. Dal 2011 era vedova del violinista Lorenzo Anselmi.

Il ricordo di amici e colleghi

“Ho il cuore a pezzi” ha scritto sui social Placido Domingo, ricordandola come “una dei più grandi cantanti lirici di tutti i tempi, una insegnante dedicata ai giovani cantanti e per me, personalmente, una dei partner più assidui sul palco con più di cento rappresentazioni insieme, ma soprattutto una carissima amica”.

“Ha legato il suo nome e la sua arte, alla musica lirica in tutto il mondo e ha illuminato con la sua voce anche il nostro palcoscenico fiorentino in moltissime occasioni”, le ha reso omaggio il teatro del Maggio. “Una musicista cui il Teatro alla Scala, insieme a tutto il mondo dell’opera, è legato da un immenso debito di gratitudine“.

Ad annunciarne la morte è stato il sindaco di Savona, Marco Russo, attraverso i canali social: “È morta una cantante unica, una grande musicista, una grande artista, una grande donna. Una grande savonese. Colta, raffinata, generosa, semplice. Lei, che ha toccato il vertice dell’arte mondiale, aveva la semplicità dei grandi, e ogni volta che la si incontrava, sembrava lei ad essere felice di parlare con l’altro”.