A casa di Cristiano Malgioglio: in stile classico, ma eccentrica

Alla scoperta della casa di Cristiano Malgioglio: classica eppure eccentrica, con dettagli che la rendono unica e inimitabile, proprio come il cantante

Foto di Valentina Vanzini

Valentina Vanzini

Content Editor e Lifestyle Specialist

Cacciatrice di storie, esperta di lifestyle e curiosa per natura. Scrivo con e per le donne. Autrice del bestseller Mia suocera è un mostro.

Classica e con tocchi di eccentricità, la casa di Cristiano Malgioglio, rispecchia in pieno il carattere del paroliere. Il cantautore e personaggio televisivo, abita in un favoloso appartamento in una zona esclusiva di Milano.

Classe 1945, ha scritto e interpretato alcune fra le canzoni più belle della musica italiana, collaborando con Mina, Iva Zanicchi, Ornella Vanoni, Loretta Goggi e tanti altri artisti per realizzare grandi successi.

La stanza preferita di Cristiano Malgioglio è senza dubbio il living, dove trovano spazio grandi poltrone e divani imbottiti in pelle scura, su cui il cantante trascorre le sue giornate, scrivendo nuovi brani e scattando qualche selfie da condividere con i suoi fan su Instagram. L’arredamento è moderno, ma con pezzi di design e dettagli unici che rendono gli interni della casa personalizzati.

Troviamo piccoli archi in cartongesso, qualche mobile vintage, ma soprattutto tante piante, che decorano gli ambienti e conferiscono un tocco di colore. La cucina, dove Malgioglio si diverte a preparare i suoi piatti preferiti, è caratterizzata da mobili total white e piastrelle color salmone. Non manca qualche dettaglio pop che richiama le grandi passioni del cantante, fra cui Marilyn Monroe.

Cristiano Malgioglio convive nel grande appartamento con la gatta Pupa, al suo fianco da tanti anni. Il gatto, legatissimo al cantante, si diverte a nascondersi e giocare fra le stanze della grande casa. Moquette, dettagli kitsch e mobili moderni rendono ancora più unico l’appartamento. Non mancano poi gli armadi, in cui l’artista custodisce i pezzi più importanti dei suoi look: dai vestiti interi ai guanti, sino agli iconici occhiali.

L’appartamento di Malgioglio è stato anche il set per la sua trasmissione tv “Mi casa es tu casa”, in cui il cantautore ha intervistato numerosi ospiti, raccontando aneddoti e particolarità della sua vita.

Un programma ispirata a uno show di successo – “A raccontare comincia tu” – condotto da Raffaella Carrà, grande amica di Malgioglio.

“Poco prima della sua scomparsa mi telefonò – ha svelato -. Non la sentivo da tempo, e come tutti non sapevo niente della sua malattia. Fu molto affettuosa, mi disse: “Cristiano, resta come sei. Quando arrivi tu la tv cambia colore”. Io rimasi molto colpito da quel complimento, e per diversi giorni continuai a domandarmi il perché. Poi arrivò la tragica notizia della sua scomparsa, e allora capii: quella telefonata era stata il suo regalo d’addio”.

La casa di Cristiano Malgioglio, d’altronde, custodisce i ricordi di una vita e racconta, un cimelio dopo l’altro, la lunghissima carriera del paroliere, arrivato al successo grazie al suo anticonformismo e alla sua originalità.

“Il mio modo di scrivere era diverso da tutti: la sensualità e la fisicità erano raccontate in modo molto esplicito, come non aveva ancora fatto nessuno – ha svelato -. Quando uscì L’importante è finire, nel 1975, lo scandalo fu enorme. La canzone arrivò prima in classifica, e allaHit Parade radiofonica dicevano il titolo ma non la facevano sentire perché era considerata quasi a luci rosse. Tre anni dopo, altro scandalo con Ancora ancora ancora: nel video Mina, sensuale come solo lei sa essere, si leccava le labbra. Mi piace anche ricordare che nel 1974 ho cantato la prima canzone italiana con la parola “gay” nel titolo: The Gay Guys, assieme a Dori Ghezzi”.