Con alle spalle la brillante carriera attoriale di trent’anni, Valeria Golino ha saputo ritagliarsi passo dopo passo un angolo nel cuore degli italiani. Dal 2013, invece, se lo è preso tutto calandosi nei panni di regista: l’esordio è arrivato con il film Miele, presentato nello stesso anno al Festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard, premiato prima con il Nastro d’argento e poi con un Globo ed un Ciak d’oro. Nel 2018, poi, è arrivato Euforia e nel 2024 l’acclamatissima serie tv L’arte della gioia, liberamente tratta dal celebre romanzo maledetto di Goliarda Sapienza, uscita prima al cinema divisa in due parti e poi su Sky.
Non stupisce affatto, ora, come ai prossimi David di Donatello 2025 l’opera sia candidata con ben quattordici nomination, dopo le tre vittorie conseguite nel ruolo di attrice nel 2014 con Il capitale umano, nel 2006 con La guerra di Mario e nel 2020 con 5 è il numero perfetto.
Quanto è alta Valeria Golino?
Criniera color del miele, sguardo denso di malinconia e 1 metro e 70 centimetri di altezza, Valeria Golino è nata a Napoli il 22 ottobre 1965, sotto il segno zodiacale della Bilancia ed è senza dubbio tra le donne a tenere alta la bandiera del cinema italiano.
La sua carriera nel mondo dello spettacolo ha avuto inizio come modella ad Atene, debuttando in seguito nel cinema nel 1983, all’età di soli 18 anni, quando Lina Wertmüller la vuole ad ogni costo nel film Scherzo del destino in agguato dietro l’angolo come un brigante di strada e, poi, anche in Sotto.. sotto.. strapazzato da anomala passione.
Il primo ruolo da protagonista? Quello in Piccoli fuochi, nel 1985. La prima vittoria, invece, quella dell’anno successivo con la Coppa Volpi per Storia d’amore.
Ecco, successivamente, il trasferimento a Los Angeles tra il 1988 e il 2000 con l’entrata nel cast di alcune note pellicole americane: Rain Man – L’uomo della pioggia, Lupo solitario, Hot Shots e Hot Shots 2.

Tornata in Italia, vince nel 2002 il Nastro d’argento per Respiro e nel 2006 David di Donatello e Globo d’oro per La guerra di Mario, il resto è storia.
Valeria Golino, tutti i segreti del suo stile ricercato
Parliamo di un’artista a tutto tondo, che ha conquistato prima Hollywood e poi l’Italia: dinamica, poliedrica, rigorosa ma dall’indole imprevedibile, Valeria Golino si contraddistingue da sempre per uno stile femminile e ricercato.

Nel guardaroba dell’attrice e regista partenopea non mancano abiti principeschi, ariosi e fluttuanti, ma nemmeno accenti da diva e completi seriosi di gusto classico, composti da gonna e maglia o pantaloni ampi, gilet e camicia. Un senso dello stile, il suo, facilmente spiegabile dall’esordio nel mondo della moda, ancor prima di essere scoperta dalla regista italiana ed approcciare così al cinema.

Molto amata sia dal pubblico che dalla critica, la star si è distinta negli anni calcando gli innumerevoli tappeti rossi in look sofisticati e mai banali, caratterizzati dalla accattivante miscela tra femminile e maschile, dove semplicità e originalità danno vita al perfetto equilibrio tra glamour e sobrietà a consentirle di non passare mai inosservata. Il suo è un fare da autentica diva, seppur non convenzionale, schiva e discreta com’è con il suo eterno fascino ribelle.