Uomini e Donne, Ida Platano: “Non voglio più nascondermi, ho una patologia cronica”

L'ex tronista di Maria De Filippi ha parlato per la prima volta della malattia che l'affligge da ragazzina: "Ho sofferto molto"

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Antonella Latilla

Giornalista, esperta di tv e lifestyle

Giornalista curiosa e determinata. Scrittura, lettura e cronaca rosa sono il suo pane quotidiano. Collabora principalmente con portali di gossip e tv.

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Ida Platano a cuore aperto. Dopo anni sotto i riflettori, tra Uomini e Donne e Temptation Island, ora l’ex tronista ha deciso di parlare per la prima volta della sua patologia cronica. Una malattia, il lipedema, che ha scoperto da ragazzina e di cui ha sofferto molto. Ma ora che è diventata più grande e più matura ha deciso di non nascondersi, cercando di essere un supporto a chi vive situazioni simili.

Uomini e Donne, la malattia di Ida Platano

La confessione di Ida Platano sulla malattia, che ha lasciato tutti senza parole, è arrivata dopo l’ennesima critica di un hater. “Mamma mia esageri con la palestra e hai messo ancora più in evidenza le gambe che perdonami sono orrende”, ha scritto un odiatore del web.

La 44enne ne ha così approfittato per raccontare quello che ha tenuto nascosto fino ad oggi: un dolore, fisico e mentale, che l’ha spinta a coprirsi per molto, troppo, tempo.

“Sono qui per raccontarvi di una mia insicurezza, voi dite perché lo stai facendo solo adesso? Perché mi sento pronta ora. Ho sempre avuto difficoltà a mostrare le mie gambe”, ha esordito l’ex tronista di Uomini e Donne nel suo ultimo sfogo.

“Già da ragazzina le guardavo allo specchio e non mi piacevano, ho iniziato il mio lavoro a 13 anni, andavo a casa e mi facevano malissimo, anche solo a toccarle, soprattutto nella parte inferiore, dove avevo piccoli lividi, crampi. Facevo fatica a mostrarle e ogni volta che andavo in giro cercavo di coprirle per paura che qualcuno le vedesse e dicesse che strane e quindi mi facevo un sacco di problemi e paranoie”.

“Arrivata all’età di 44 anni sono arrivata al punto di mostrarle. Ho una patologia cronica che si chiama lipedema, non ne so parlare con un certo spessore, però so che bisogna tenerlo sotto controllo con l’alimentazione e bisogna avere il rispetto di non fare diventare questa tipologia più forte. Io ho fatto tanto, se non di tutto”, ha aggiunto.

E poi: “Quando ero ragazzina neanche si sapeva questa cosa, forse saperlo un po’ prima mi avrebbe aiutato a venire allo scoperto. Non mi voglio più coprire, nascondermi. Tutti noi abbiamo dei difetti fisici, sono bella nell’anima e questo non mi può fermare dal mostrarmi e piacermi”

Ha concluso dicendo: “Mi emoziono perché solo io so quello che ho sofferto. Non sono la mia patologia, sono Ida e voglio spronare qualcuno di voi a sentirvi sempre sicuri di voi nonostante qualcosa del vostro corpo non vi piaccia”.

Una confessione che ha ricevuto il sostegno di molti follower. “È una vera e propria patologia, parlandone stai aiutando chi non ha la stessa forza di mostrarsi per paura di ricevere cattiverie. Brava Ida”, ha scritto una fan.

Qualcun altro ha aggiunto: “Grazie Ida per questo tuo messaggio. Sei speciale. Grazie per la tua sincerità. Cammina a testa alta e orgogliosa di te stessa. Sei veramente bellissima!!!!!! Io non mi sono nemmeno accorta del problema delle tue gambe. Mi dispiace tanto per la tua patologia ma TU non sei la patologia. Tu sei splendida come sei”.

Cos’è il lipedema, cause e rimedi

Il lipedema è una malattia progressiva, cronica e invalidante caratterizzata da un accumulo abnorme di grasso sottocutaneo nelle gambe. La malattia colpisce quasi esclusivamente il sesso femminile, generalmente durante la pubertà, la gravidanza o la menopausa.

Le cause esatte del lipedema non sono ancora note, ma si pensa che possa avere un’origine genetica, oltre che ormonale. La diagnosi si basa su anamnesi ed esame obiettivo e la cura mira fondamentalmente a tenere sotto controllo i sintomi e migliorare la qualità di vita.

Comprende infatti una dieta equilibrata, fisioterapia, un lieve esercizio fisico, linfodrenaggio manuale, terapia compressiva e nei casi più gravi liposuzione e chirurgia bariatrica.